1 Settembre 2021

In this review manuscript, the rationale and available evidence for linking the halogens bromine and iodine found in polar snow and ice to sea-ice extent is described. Overall, there is a growing body of evidence supporting the application of bromine to sea-ice reconstructions, and the use of iodine to reconstruct marine biological activity mediated in part by sea-ice extent. Aspects regarding halogen transport and retention in polar snow and ice, currently poorly understood, are fully considered to identify knowledge gaps existing in the current understanding of spatial and temporal variability of halogen distributions in the polar regions. Future steps for establishing reliable and constructive sea-ice reconstructions based on bromine and iodine as observed in snow and ice cores are also discussed.

In questa review, viene descritta la logica e le evidenze disponibili per collegare gli alogeni, bromo e iodio, trovati nella neve e nelle carote di ghiaccio polari, all'estensione del ghiaccio marino. Nel complesso, vi è un numero crescente di prove a sostegno dell'applicazione del bromo alle ricostruzioni del ghiaccio marino nel passato e dell'uso dello iodio per ricostruire l'attività biologica marina mediata in parte dall'estensione del ghiaccio marino stesso. Gli aspetti riguardanti il trasporto e la ritenzione degli alogeni nella neve e nelle carote di ghiaccio, attualmente poco conosciuti, sono presi in considerazione per identificare i gap scientifici esistenti nel comprendere la loro variabilità spaziale e temporale nelle regioni polari. Sono inoltre discussi i passi futuri per stabilire ricostruzioni di ghiaccio marino affidabili e costruttive basate su bromo e iodio, come osservato nelle carote di neve e ghiaccio.
DOI:10.1016/j.quascirev.2021.107133 - (Andrea Spolaor CNR-ISP)

27 Agosto 2021

A new manuscript published in Atmospheric Chemistry and Physics (ACP) present the daily and seasonal variability in black carbon (BC) in surface snow inferred from two specific experiments based on the hourly and daily time resolution sampling during the Arctic spring in Svalbard. The data sets give the opportunity to evaluate the associations between the observed surface snow BC mass concentration and a set of predictors corresponding to the considered meteorological and snow physico-chemical parameters.

Un nuovo manoscritto pubblicato su Atmospheric Chemistry and Physics (ACP) presenta la variabilità giornaliera e stagionale del black carbon (BC) nella neve superficiale dedotta da due esperimenti specifici basati sul campionamento a risoluzione oraria e giornaliera durante la primavera artica alle Svalbard. I set di dati danno l'opportunità di valutare le associazioni tra la concentrazione di massa BC della neve superficiale osservata e un insieme di predittori corrispondenti ai parametri meteorologici e fisico-chimici della neve considerati.
DOI:10.5194/acp-21-12479-2021 - (Andrea Spolaor CNR-ISP)

Il presidente del CNR, prof.ssa Maria Chiara Carrozza, ha voluto incontrare il personale dell’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) e dell’Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR). L’incontro è avvenuto il 17 settembre 2021 presso la sede di ISMAR. Causa COVID la partecipazione in presenza è stata consentita ad un numero limitato di persone. Tutti hanno però avuto la possibilità di seguire la giornata di visita e la presentazione delle attività di ricerca dei due istituti collegandosi da remoto.

The President of the CNR, Prof. Maria Chiara Carrozza, visiting the CNR institutes based in Venice The President met the staff of the Institute of Polar Science (CNR-ISP) and the Institute of Marine Science (CNR-ISMAR). The meeting took place on 17 September 2021 at the ISMAR headquarters. Due to COVID, attendance in person was limited. However, everyone was able to follow the day's visit and the presentation of the research activities of the two institutes by remote connection. 

(Galleria fotografica - Credits CNR-ISMAR)

Roma - Città dell'Altra Economia - Dove nessuno è mai giunto prima ma gli scienziati si!
La ricerca in ambienti remoti e ostili all'uomo da sempre affascina e attira la nostra attenzione. Questi ambienti, considerati puri poiché lontani da fonti di inquinamento (luminoso, acustico e di altro tipo), possono fornirci informazioni importanti in ambito scientifico. Le ricercatrici e i ricercatori della sede romana del CNR-ISP hanno mostrato alcune delle più affascinanti attività che si svolgono in queste zone remote della Terra. Durante l'evento è stato predisposto un collegamento con i ricercatori presso la Base di Ricerca del CNR-ISP Dirigibile Italia a Ny-Ålesund (Isole Svalbard - Artico). Nello stand dedicato al CNR era presente anche la mostra Artide-Antartide messa a disposizione dal DTA e dall’ENEA UTA.

All'evento hanno collaborato Rosamaria Salvatori, Nicoletta Ademollo, Sabina di Franco, Emiliana Valentini, Paolo Plini (CNR-ISP), Angelo Domesi ed Alessandro Cirioni (Area della Ricerca ROMA1) e di Giulio Esposito (CNR-IIA). In collegamento da Ny-Alesund erano presenti Angelopietro Viola, Marco Casula (CNR-ISP), Federico Scoto, Gianluca Pappacogli (CNR-ISAC), Sara Giansiracusa (Ca'Foscari), Daniele Cavazza, Ombretta Pinazza (INFN).

Bologna Oceano e cambiamenti climatici
Laboratorio didattico. L’attività antropica sta cambiando profondamente il clima della Terra, con conseguenze disastrose per gli ecosistemi terrestri e marini. Il rilascio di enormi quantità di anidride carbonica in atmosfera a causa soprattutto dell’utilizzo di combustibili fossili ha portato i livelli di CO_2 in atmosfera a concentrazioni superiori a 400 ppm, valori mai raggiunti negli ultimi 3 milioni di anni, come testimoniato dagli archivi naturali del clima (carote di ghiaccio, sedimenti marini, coralli). Questi archivi naturali ci aiutano a ricostruire le variazioni del passato geologico e comprendere meglio il cambiamento climatico attuale. Le ricercatrici e i ricercatori hanno raccontato i segreti di questi archivi del clima, le metodologie di studio e i risultati ottenuti nel corso degli anni.

All'evento hanno collaborato Lucilla Capotondi, Alessandro Remia, Stefania Romano, Valerio Funari, Giorgio Castellan, Matthias Lopez Correa (CNR-ISMAR) e Paolo Montagna (CNR-ISP).

(Gallerie fotografiche)

Dal 22 al 24 settembre si è tenuto a Roma, presso la Sede del CNR, il Primo workshop dell'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP).

Alla prima giornata del convegno, presieduto dal Direttore dell’Istituto Carlo Barbante, hanno partecipato il Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale con Delega alla Aree Polari, Benedetto Della Vedova, il Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, il Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del CNR, Fabio Trincardi, il Presidente della Commissione Scientifica Nazionale Antartica, Silvano Onofri, e l’inviato speciale per l’Artico, Ministero Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Carmine Robustelli.

Sono intervenuti inoltre, in collegamento remoto, Antje Boetius, direttore Alfred Wegener Institute, Germania, Jane Francis, direttore British Antarctic Survey, Gran Bretagna, Yan Ropert-Coudert, vice-direttore Istituto Polare Emile Victor, Francia e Ole Arve Misund, direttore Istituto Polare Norvegese, Norvegia.

Nei giorni 23 e 24 settembre il convegno è proseguito con la presentazione delle attività di ricerca che si svolgono nell’ambito delle aree tematiche dell’ istituto e delle attività svolte dai gruppi di lavoro a supporto dell’Istituto.

PROGRAMMA     -     Locandina     -    PRESENTAZIONI


DOI:10.53132/CNR-ISP.2021.ABS.VAR.VAR.6 - ATTI (Italiano)
DOI:10.53132/CNR-ISP.2021.ABS.VAR.VAR.7 - ABSTRACTS (English)

Mercoledì, 15 Settembre 2021 08:53

ISP Newsletter N.1 Settembre/September 2021

ISP-NEWSLETTER


• ISP-Newsletter n.1  Settembre/September 2021 - (Ita - Eng)

In questo numero: Luisa Patrolecco (il Punto), Angelo Pietro Viola (In primo piano), Massimiliano Vardè, Marco Casula (Qui Dirigibile Italia), Angelina Lo Giudice (Ricerca in evidenza), Tommaso Tesi (Il Commento), Massimiliano Vardè (Cronache polari), (Curiosità polari)
In this issue: Luisa Patrolecco (Make the point), Angelo Pietro Viola (Top Stories), Massimiliano Vardè, Marco Casula (Here Dirigibile Italia), Angelina Lo Giudice (Research Highlights), Tommaso Tesi (The comment), Massimiliano Vardè (Polar chronicles and ...), (Do you know...)
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Primo appuntamento online il 16 Settembre 2021 h18.30 APECS ITALY 2015-2021

La presentazione sarà focalizzata nel presentare la struttura e le attività svolte da APECS Italy nel periodo dal 2015 al 2021 e le criticità che sono emerse nel gestire un’associazione basata sul volontariato.

Relatore Andrea Spolaor (CNR-ISP)

Giovedì, 09 Settembre 2021 10:25

Arctic Field Grant (AFG)

The call for AFG2022 opens October 7th 2021. The application deadline is 17th of November 2021 at 13.00 CET. 

All applications will go through the electronic application module from the Research Council of Norway. Please read the HowTo, FAQs and terms & conditions carefully before starting the application process as missing information may lead to the rejection of your application. All relevant document can be found on this page.

1 Settembre 2021

In this review manuscript, the rationale and available evidence for linking the halogens bromine and iodine found in polar snow and ice to sea-ice extent is described. Overall, there is a growing body of evidence supporting the application of bromine to sea-ice reconstructions, and the use of iodine to reconstruct marine biological activity mediated in part by sea-ice extent. Aspects regarding halogen transport and retention in polar snow and ice, currently poorly understood, are fully considered to identify knowledge gaps existing in the current understanding of spatial and temporal variability of halogen distributions in the polar regions. Future steps for establishing reliable and constructive sea-ice reconstructions based on bromine and iodine as observed in snow and ice cores are also discussed.

In questa review, viene descritta la logica e le evidenze disponibili per collegare gli alogeni, bromo e iodio, trovati nella neve e nelle carote di ghiaccio polari, all'estensione del ghiaccio marino. Nel complesso, vi è un numero crescente di prove a sostegno dell'applicazione del bromo alle ricostruzioni del ghiaccio marino nel passato e dell'uso dello iodio per ricostruire l'attività biologica marina mediata in parte dall'estensione del ghiaccio marino stesso. Gli aspetti riguardanti il trasporto e la ritenzione degli alogeni nella neve e nelle carote di ghiaccio, attualmente poco conosciuti, sono presi in considerazione per identificare i gap scientifici esistenti nel comprendere la loro variabilità spaziale e temporale nelle regioni polari. Sono inoltre discussi i passi futuri per stabilire ricostruzioni di ghiaccio marino affidabili e costruttive basate su bromo e iodio, come osservato nelle carote di neve e ghiaccio.
DOI:10.1016/j.quascirev.2021.107133 - (Andrea Spolaor CNR-ISP)

27 Agosto 2021

A new manuscript published in Atmospheric Chemistry and Physics (ACP) present the daily and seasonal variability in black carbon (BC) in surface snow inferred from two specific experiments based on the hourly and daily time resolution sampling during the Arctic spring in Svalbard. The data sets give the opportunity to evaluate the associations between the observed surface snow BC mass concentration and a set of predictors corresponding to the considered meteorological and snow physico-chemical parameters.

Un nuovo manoscritto pubblicato su Atmospheric Chemistry and Physics (ACP) presenta la variabilità giornaliera e stagionale del black carbon (BC) nella neve superficiale dedotta da due esperimenti specifici basati sul campionamento a risoluzione oraria e giornaliera durante la primavera artica alle Svalbard. I set di dati danno l'opportunità di valutare le associazioni tra la concentrazione di massa BC della neve superficiale osservata e un insieme di predittori corrispondenti ai parametri meteorologici e fisico-chimici della neve considerati.
DOI:10.5194/acp-21-12479-2021 - (Andrea Spolaor CNR-ISP)

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