Alghe rosse sul ghiacciaio del Presena

Alghe rosse sul ghiacciaio del Presena7 Luglio 2020

Il fenomeno delle alghe rosse sulla neve è noto da tempo. Alghe nivali come la Chlamydomonas nivalis colorano di rosso la neve durante la primavera e l'estate sia alle medie latitudini che ai poli. Esiste relativamente poca letteratura scientifica riguardo questo fenomeno, il quale ha il diretto effetto di accelerare la fusione delle neve e del ghiaccio.

Quest'anno, la colorazione rossa è stata "avvistata" in varie zone delle Alpi Europee. In particolare, la neve al ghiacciaio del Presena (Trentino-AltoAdige) ha assunto una decisa colorazione rossa che ha destato l'attenzione degli escursionisti e degli operatori degli impianti di risalita. La presenza di queste alghe sulla neve provoca una diminuzione di albedo (o riflettività) della neve stessa, e induce un maggiore assorbimento di radiazione ed una fusione accelerata. Il fenomeno è stato di recente studiato sia in Artico che in Antartide, e rappresenta una fonte di incertezza nei modelli di dinamica glaciale e nivale. In futuro, questo fenomeno potrebbe rivelarsi più intenso a causa dei cambiamenti climatici. Infatti, scarse precipitazioni nevose durante l’inverno e alte temperature priverili/estive creano il perfetto ambiente per lo sviluppo di queste alghe.


 
Alghe rosse sul ghiacciaio del Presena -  Foto ©FrancescaFerrariOltre alle alghe nivali, possono svilupparsi sul ghiaccio anche alghe di tipo glaciale. Queste alghe sono infatti capaci di vivere direttamente sulla superficie del ghiaccio durante i mesi di fusione estiva. Alghe di questo tipo accelerano la fusione del ghiaccio nella zona sud occidentale della Groeanlandia e modificano le proprietà ottiche del ghiaccio nelle Alpi Svizzere. La loro presenza su altri ghiacciai delle Alpi Europee non è stata ancora dimostrata, ed è possibile che ondate di calore estive alle quali siamo stati recentemente abituati possano favorire la presenza di queste alghe sui ghiacciai Alpini, con conseguenze negative per i bilanci di massa.
 
In futuro, si cercherà di studiare la distribuzione spaziale e temporale di queste alghe utilizzando satelliti per l'osservazione della Terra. In particolare, grazie alle immagini iperspettrali raccolte dalla missione satellitare PRISMA (lanciata nel 2019 dall'Agenzia Spaziale Italiana) sarà possibile fare stime più accurate riguardo l'impatto di queste alghe sulla criosfera sia Alpina che Polare.


Biagio Di Mauro (CNR-ISP) - Foto: ©FrancescaFerrari
 
An Italian glacier is turning pink. And that's not good news (CNN)

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