Venerdì, 21 Febbraio 2020 13:02

Vardè Massimiliano

Vardè Massimiliano Nato a Vibo Valentia. Attualmente Ricercatore (tempo indeterminato) presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR sede di Venezia da giugno 2019.
   - Laurea in Chimica,
   - Master di II livello presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica
   - Scuola di Dottorato in Ingegneria Chimica, Ambientale e della Sicurezza (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), e Scuola di Dottorato in Scienze Chimiche presso l’Università di Ferrara dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca.

Ha insegnato Chimica Generale e Inorganica, e Chimica Organica presso l’Università di Roma “La Sapienza” come Professore a contratto (2008-2019).

Precedentemente ha svolto attività di ricerca presso:
   - Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (CNR-IDPA) sede di Venezia,
   - Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA) sede di Montelibretti (Roma), e successivamente sede di Rende (Cosenza),
   - Istituto di Igiene “G. Sanarelli”/Dipartimento di Sanità Pubblica (Università di Roma “La Sapienza”).

Ha collaborato con differenti gruppi di ricerca in Italia e all'estero, sviluppando e ottimizzando strategie di campionamento attivo e passivo in atmosfera e metodi chimico-analitici per la determinazione di macro-elementi e microinquinanti organici e inorganici (Diossine, Furani, Policlorobifenili, Idrocarburi policiclici aromatici, Composti organici volatili e metalli pesanti). Ha utilizzato metodi cromatografici su matrici come emissioni industriali, aria ambiente, particolato atmosferico, deposizioni atmosferiche e acque (di mare e naturali).
I suoi interessi si sono focalizzati sulla quantificazione a bassi livelli di concentrazione dei contaminanti, studiando il loro trasporto, la dinamica, il destino e gli impatti ambientali, in aree urbane, rurali e remote. Negli ultimi anni si è concentrato sulla determinazione del mercurio a livelli di ultra-traccia usando tecniche di fluorescenza atomica, in atmosfera, nelle deposizioni atmosferiche, e nelle acque. Nell’ambito del progetto Global Mercury Observation System (GMOS) coordinato dal CNR-IIA, è stato responsabile delle misure del mercurio nelle deposizioni atmosferiche.

Al CNR-ISP, è membro del gruppo di lavoro per la gestione della logistica e delle attività di ricerca presso l'osservatorio di alta quota di Col Margherita (MRG) nelle Alpi orientali (Dolomiti Bellunesi), stazione all'interno del progetto iGosp (Integrated Global Observing Systems for Persistent Pollutants, del programma europeo ERA-PLANET (2017-2020). Ha preso parte a numerose campagne di misure in Italia e all’estero, ad una campagna oceanografica (Med-Oceanor) nel Mar Mediterraneo a bordo della nave oceanografica Urania come Capo-Missione e alle attività di ricerca (progetto iCUPE - Integrative and Comprehensive Understanding on Polar Environments) presso la Stazione Artica “Dirigibile Italia” del CNR come “Acting Station Leader” e “Field Scientist” a Ny Ålesund, isole Svalbard (Norvegia) (4 spedizioni, 2018-2022).
Per il triennio 2022-2025, è stato eletto come RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) e come RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) per gli Istituti di Ricerca CNR del territorio di Venezia.

Pubblicazioni    Google Scholar    Research gate

Venerdì, 21 Febbraio 2020 10:07

Lodi Rachele

Lodi Rachele Laurea magistrale con lode in Geologia Applicata e Ambientale presso l'Università di Torino nel 2010, con una tesi dal titolo Distribuzione, origine e conseguenze del contenuto di fluoruro nelle acque sotterranee in un'area del settore centrale del Rift etiopico.
Si è specializzata nella raccolta, analisi e diffusione di dati nei paesi in via di sviluppo e nella mappatura e modellizzazione geologica e idrogeologica attraverso la gestione dei dati GIS. L'esperienza di lavoro in ambiente alpino ha permesso l'approfondimento in tematiche pedologiche e geochimiche. Asegnista di ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR (ISP-CNR) con sede a Venezia; ha lavorato al progetto Nunataryuk (Horizon 2020), coordinato dall'Alfred Wegener Institute, con lo scopo di valutare le conseguenze del disgelo del permafrost artico e di studiare come questo contribuisca al cambiamento climatico.
Posizione attuale: dottoranda di ricerca presso Università Ca' Foscari Venezia, dottorato in Scienze Polari; titolo del progetto presentato: Modelling the fate of POPs distribution in permafrost: combine large scale to local perspective.

Venerdì, 21 Febbraio 2020 09:47

Dreossi Giuliano

Dreossi Giuliano Laureato in Scienze Ambientali (laurea triennale: Università degli Studi di Milano-Bicocca, laurea specialistica: Università degli Studi di Trieste). Dottorato in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.
Posizione attuale: ricercatore a tempo determinato presso Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP) con sede a Venezia. Precedentemente assegnista di ricerca e collaboratore occasione presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste, assegnista presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari Venezia, assegnista presso IDPA-CNR (in seguito ISP-CNR) e borsista presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari Venezia su progetto InterReg Italia-Slovenia ACQUAVITIS.
Principal Investigator del progetto PNRA 2018 WHETSTONE sulle precipitazioni giornaliere raccolte a Dome C, Antartide.
Collaboratore della prof.ssa Barbara Stenni da oltre un decennio e più di recente anche del dott. Mauro Masiol, si occupa di geochimica isotopica delle molecole d’acqua, applicata a carote di ghiaccio polari e Alpine per ricostruzioni paleclimatiche, alle precipitazioni raccolte in Antartide, alle precipitazioni locali della regione Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e di altre zone, alle acque superficiali e profonde, alle acque di mare e alle acque di estrazione di piante e suoli.
Utilizza tecniche di spettrometria di massa IRMS (Isotope Ratio Mass Spectrometry) accoppiate a unità di equilibrazione HDO e GasBench e di Spettroscopia ad Assorbimento Laser accoppiata ad autocampionatore e vaporizzatore e a Induction Module per la determinazione della composizione isotopica dell’ossigeno e dell’idrogeno.
Ha partecipato al processamento della carota di ghiaccio alpina dell’Ortles (core #1) e della carota Antartica SolarIce presso la cella frigo dell’Università Ca’ Foscari/CNR Venezia e presso il laboratorio freddo EuroCold dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Scopus - Author ID: 57191615614

Venerdì, 21 Febbraio 2020 09:36

De Blasi Fabrizio

De Blasi Fabrizio Laurea magistrale in Scienze Forestali e Ambientali (Università degli Studi di Padova), dottorato di ricerca in Territorio, Ambiente, Risorse e Salute (Università degli Studi di Padova).
Posizione attuale: Ricercatore presso l'Istituto di Scienze Polari del CNR, Venezia.
Dal 2010 svolge attività di ricerca nel campo delle scienze forestali e ambientali con particolare attenzione all’influenza dei cambiamenti climatici sugli ambienti montani d’alta quota dominati da processi nivo-glaciali. A seguito della laurea magistrale, si è concentrato sul settore geomorfologico, idrologico e glaciologico presso il dipartimento TESAF dell’Università di Padova. Ha analizzato le interazioni tra le variazioni climatiche dell’ultimo secolo (es modifiche del regime termo-pluviometrico) e i cambiamenti della criosfera alpina (es variazioni in volume, variazioni stagionali della copertura nevosa ecc.) nonché le conseguenze del riscaldamento globale sul regime idrologico e l’evoluzione delle masse glaciali nelle ultime migliaia di anni.
Negli ultimi anni ha collaborato a progetti di ricerca internazionali quali Ortles project (un progetto di ricerca paleoclimatico) e POLLiCE (analisi del polline presente su carote di ghiaccio alpine).
Attualmente svolge attività scientifica nell’analisi del clima negli ultimi 2000 anni attraverso lo studio delle carote di ghiaccio alpine e appenniniche. Dal 2017 fa parte del team italiano di Ice Memory (IM). IM è un progetto di ricerca internazionale che mira alla salvaguardia delle informazioni climatiche stoccate nei ghiacciai montani di tutto il mondo. Allo stesso tempo, collabora al progetto Osservatorio Atmosferico Col Margherita (MRG) con l'obiettivo di misurare la composizione atmosferica sopra i 2500 m nella regione dolomitica.

Scopus - Author ID: 56674114400

Venerdì, 21 Febbraio 2020 09:23

Dallo Federico

Dallo Federico Ha conseguito la laurea magistrale in chimica (LM-54) nel 2013 presso l'Università degli Studi di Ferrara, svolgendo attività di ricerca nel campo della chimica teorica e computazionale sotto la supervisione del Prof. Celestino Angeli. Nel 2017 ha ricevuto il titolo di Ph.D in Scienze Ambientali all'Università Ca' Foscari di Venezia, presentando uno studio sulla diffusione di composti organici volatili nel manto nevoso sotto la supervisione del Prof. Carlo Barbante. Dal 2017 al 2020 è stato assegnista di Ricerca al CNR-IDPA/CNR-ISP, lavorando all'osservatorio meteo-climatico del Col Margherita e sviluppando tecnologie low-cost per il monitoraggio ambientale in aree remote alpine e polari. Dal 2021 è Marie Sklodowska-Curie postdoctoral fellow e ha condotto attività di ricerca nel campo del wireless sensor networks in collaborazione con l'Università della California, Berkeley (PIONEER - MSCA-IF-2018). Dall'aprile 2023 è ricercatore TD al CNR-ISP di Venezia, dove prosegue la ricerca e sviluppo di tecnologie per costruire reti di sensori per il monitoraggio ambientale in aree remote alpine e polari in collaborazione con UC Berkeley, NILU e AWI (MISO - HORIZON-CL6-2022-GOVERNANCE-01-07).

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 13:40

Montagna Paolo

Montagna Paolo Dirigente di Ricerca presso CNR-ISP con sede a Bologna.
Laurea in Geologia (1999) e Dottorato in Scienze della Terra (2005) presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Australian National University.
L’attività di ricerca si concentra principalmente sullo sviluppo e l'applicazione di proxy geochimici per ricostruzioni paleoclimatiche e mira ad affrontare alcuni degli aspetti fondamentali dei meccanismi di biomineralizzazione degli organismi calcificatori (coralli di ambiente profondo, molluschi, alghe calcaree). In particolare, si occupa dell’analisi ed interpretazione degli elementi in traccia e degli isotopi stabili (11B/10B) e radiogenici (143Nd/144Nd, 87Sr/86Sr, 230Th/U) nei carbonati biogenici.
Ha lavorato per lunghi periodi presso diversi istituti stranieri (Australian Institute of Marine Sciences, Australian National University, Lamont-Doherty Earth Observatory, Laboratoire des Sciences du Climat et de l'Environnement, Università Parigi-Sud e University of Western Australia). Ha partecipato a 20 spedizioni oceanografiche nel Mar Mediterraneo, nell'Oceano Atlantico ed Indiano e nel Mare di Ross (in alcune come capo o co-capo missione) e ha svolto attività di campagna (SCUBA diving) nel Mediterraneo, nel Mar dei Caraibi e Mar Rosso, nell’Oceano Indiano e Pacifico. Autore o co-autore di oltre 90 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali ISI, 4 capitoli di libro, oltre 120 abstract e 20 seminari ad invito. Ha lavorato come revisore per NSF-USA, ERC-Advanced Grants, ANR-Francia, CNRS/INSU-Francia, NSERC-Canada, FONDECYT-Cile, DFG-Germania, ISF-Israele, Czech Science Foundation, EUROFLEET Plus, Swiss National Science Foundation Eccellenza Professional Fellowship, SCOR WG ​​e per 25 riviste scientifiche ISI.

ORCID http://orcid.org/0000-0001-5598-2214    Google Scholar

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 13:26

Miserocchi Stefano

Miserocchi Stefano Laurea in Sc. Geologiche nel 1987 a Bologna. Ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine del CNR dal 1994 al 2019, si è occupato di ricerche biogeochimiche e sedimentologiche in ambiente marino e costiero. In organico al CNR-ISP con sede a Bologna.
I suoi interessi di ricerca sono attualmente: (a) flussi verticali di particelle e trasporto laterale di materiali dalla piattaforma continentale a bacini profondi nell'Artico e nel Mar Mediterraneo; (b) Metodi di logging non distruttivi di carote di sedimento inclusa la scansione XRF.
Ha partecipato a progetti EU e artici (Snow, Arca, Defrost). PI e/o WP Leader di progetti finanziati da ONR-USA e progetti nazionali.
Ha partecipato a oltre 75 campagne oceanografiche (in 20 campagne come capomissione) tra il 1990 e il 2019 per un totale di 525 giorni di esperienza a bordo.
Autore e coautore di oltre 158 pubblicazioni (+ 120 abstract) inclusi data-report e rapporti tecnici, di cui 62 pubblicazioni su Scopus, 1513 citazioni, indice H = 23.

Scopus - Author ID: 6602827994    Google Scholar

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 13:10

Mazzola Mauro

Mazzola Mauro Si occupa principalmente di due tematiche di ricerca: la caratterizzazione fisica ed ottica del particolato atmosferico, altrimenti detto aerosol, e della stima del bilancio energetico alla superficie. Per quanto riguarda la prima tematica, si avvale di tecniche quali la fotometria solare e lunare per la stima dello spessore ottico degli aerosol in atmosfera, la misura in-situ dei coefficienti di diffusione e di assorbimento e della distribuzione dimensionale tramite strumentazione ottica online e la misura. Questo ultimo tipo di misura viene effettuata anche su profili ottenuti tramite pallone frenato. Per quanto riguarda il bilancio energetico, utilizza un approccio integrato tra misure e codici di calcolo per la parte radiativa, mentre i bilanci di calore e di massa vengono stimati da misure dirette tipo eddy covariance. Tali attività si svolgono principalmente presso le infrastrutture CNR a Ny-Ålesund (Svalbard) e presso la base Coreana Jang Bogo in Antartide, paese con in quale è attiva da anni una stretta collaborazione.
Autore di circa 100 pubblicazioni tra articoli su rivista e contributi in libri scientifici.

Scopus - Author ID: 24367405100    ORCID http://orcid.org/0000-0002-8394-2292    Google Scholar

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 11:39

Lupi Angelo

Lupi Angelo Le attività principali di Angelo Lupi sono state indirizzate nello studio delle proprietà ottiche dell'atmosfera, delle interazioni tra la radiazione ultravioletta, visibile e infrarossa con i componenti atmosferici; i suoi interessi di ricerca pertanto si sono rivolti:
a) all'impatto che gli aerosol, i gas in traccia e le nuvole esercitano sul bilancio delle radiazioni del sistema Terra-atmosfera, concentrandosi in particolare sulla valutazione degli effetti radiativi diretti prodotti dall'aerosol,
b) sulla valutazione del bilancio di radiazione nelle aree polari,
c) sul ruolo che hanno gli aerosol e le nubi in queste regioni particolarmente sensibili.
L'attività scientifica è stata divisa tra la ricerca sperimentale (principalmente fotometria solare, valutazioni del bilancio di radiazione in superficie, sia per il flusso solare sia per il flusso atmosferico/terrestre nell’infrarosso, e le proprietà ottiche e fisiche degli aerosol) e la modellizzazione utilizzando i codici di trasporto radiativi per la valutazione dei flussi radiativi nell'atmosfera.
Negli ultimi anni ha partecipato a molteplici campagne polari antartiche, acquisendo esperienza nella strumentazione e nell'analisi dei dati. È coautore di oltre 50 articoli su riviste internazionali. 

Scopus - Author ID: 7005284903    ORCID http://orcid.org/0000-0002-5009-9876

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 10:48

Langone Leonardo

Langone Leonardo Dirigente di Ricerca presso CNR-ISP.  
È interessato alla determinazione della velocità dei processi acquatici che coinvolgono le particelle sedimentarie utilizzando traccianti radioattivi e trappole automatiche di sedimento. La dinamica delle particelle è poi applicata a diversi campi di indagine legati allo studio degli effetti del cambiamento climatico e dell’impatto antropico sull’ambiente marino e polare, quali ad esempio:
(a) i cicli biogeochimici del carbonio organico e della silice biogenica nell'Oceano Antartico, nello Stretto di Fram e nel Mar Mediterraneo per verificare se l’efficienza della pompa biologica stia diminuendo;
(b) ricostruzioni paleoceanografiche tardo Quaternarie che utilizzano componenti biogeniche e radionuclidi per lo studio della variabilità climatica naturale e indotta dalle attività umane;
(c) stime del tasso di crescita della CO2 atmosferica nelle regioni oceaniche remote e polari per validare con misure dirette i dati da satellite;
(d) il trasporto di particelle mediante cascading di acque dense dalla piattaforma continentale verso gli ecosistemi marini profondi, e come questo stia cambiando per effetto di una minore produzione di acqua densa e maggiore stratificazione della colonna d’acqua;
(e) la ricostruzione storica dell'inquinamento dei sedimenti di ambienti lacustri e costieri sia in aree altamente antropizzate che in aree polari remote.
Ha partecipato a progetti nazionali e della Commissione Europea. È stato PI di progetti finanziati da industria e ONR. PI o WP leader di progetti in Antartide e Artide. È il punto di contatto CNR per EU-ARICE e INTERACT III. Ha 30 anni di esperienza in campagne oceanografiche con 90 imbarchi (18 come capo missione) in Mediterraneo, Atlantico, Oceano Meridionale e Oceano Artico.
Coordinatore scientifico delle attività marine durante 2 spedizioni italiane in Antartide.
È autore/co-autore di ca. 100 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali ISI, 60 articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali o internazionali non ISI, 7 capitoli di libri, 30 rapporti tecnici o report di campagna. Il numero delle citazioni ricevute ammonta a ca.2500, con un h-factor di 27 (fonte Scopus).

Scopus - Author ID: 6603776561    Research Gate    Google Scholar

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