Fa troppo caldo per il ghiaccio - 23 novembre ore 9.00 - 10.00, per scuole e università, con Renato Colucci, ricercatore ISP
L'attuale fase climatica di riscaldamento, evidente su gran parte della superficie terrestre e con temperature che mediamente, a livello globale, si sono già alzate di poco più di 1°C, vede le zone montane e polari quelle più vulnerabili e sensibili all'aumento della temperatura. Sono queste le aree dove si trovano i ghiacciai che, di conseguenza, si stanno ritirando a ritmo sempre più accelerato. Quali sono le conseguenze di un mondo con sempre meno ghiaccio?
Celebrating Antarctica: climate change, biodiversity, and science
L’evento (WEBINAR) si colloca nell’ambito delle attività di sensibilizzazione e promozione della PreCOP e COP 26
Orario Italiano: 1 Dicembre 8:00-9:30 Registrazione
Afferisce come Ricercatore all'Istituto di Scienze Polari dal novembre 2020. Ha conseguito un Master in Geologia (2009) e un PhD in Scienze Ambientali (2013) durante il quale ha affinato le sue competenze presso lo University Center in Svalbard (UNIS). Lavora al CNR dal 2001 dopo aver lavorato nello staff tecnico dell'Istituto Talassografico di Trieste (2001-2004) e presso l'Istituto di Scienze Marine (2004-2020) nel Gruppo di Ricerca Clima e Paleoclima. Dal 2015 è anche Professore a contratto di Glaciologia presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università degli Studi di Trieste.
La sua ricerca è incentrata sulle interazioni tra la criosfera (ghiacciai, permafrost, grotte di ghiaccio) e il clima, dalla fine dell'ultimo massimo glaciale all'Olocene. Gli argomenti chiave della sua attività di ricerca sono la geomorfologia glaciale e periglaciale, la glaciologia, il monitoraggio meteorologico / climatico con particolare attenzione alle aree alpine di alta quota, la geologia del quaternario, i depositi di ghiaccio nelle grotte. Ha preso parte a diverse spedizioni scientifiche in Antartide (2015 e 2016) con il British Antarctic Survey, in Pakistan-Karakorum (2013) e nelle Ande cilene (2012). Nel 2014-2017 è stato membro del Consiglio Direttivo della European Meteorological Society.
Responsabilità attuali:
- Rappresentante italiano della International Permafrost Association (IPA)
- Editor della rivista internazionale Springer, Journal of Mountain Science
- Guest Editor di uno Special Issue della rivista MDPI – Atmosphere dal titolo Interactions between the Cryosphere and Climate (Change)
- Topical Editor della rivista Advance in Science and Research
- Presidente della Società Meteorologica Alpino-Adriatica
Scopus - Author ID: 7003357799 0000-0001-8344-5723 Google Scholar
A special issue of Atmosphere (ISSN 2073-4433). This special issue belongs to the section "Climatology".
This Special Issue invites contributions addressing all aspects of cold regions meteorology and the cryosphere interacting with the past, present and future climate system from both modeling and observations. Submissions from multiple approaches, i.e., past records, glaciers, ice caps, sea ice, permafrost, meteorological and geophysical observations, numerical modeling and downscaling methods aiming to advance the current knowledge of the feedbacks between the cryosphere and the climate system are encouraged. Interdisciplinary studies, as well as detailed process surveys, are highly welcome.
Deadline for manuscript submissions: 5 February 2021.
Special Issue Editors: Renato R. Colucci (CNR-ISP)
Ha conseguito il Titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali nel 2013 presso l’Università degli Studi di Messina, e ha svolto sei anni di attività di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento CHIBIOFARAM dell’Università di Messina.
Dal 2019 è ricercatrice presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn, Dipartimento di Biotecnologie Marine. I suoi interessi di ricerca rientrano nell’ambito dell’ecologia microbica, focalizzati sulla biodiversità microbica, bioprospecting per la ricerca di prodotti naturali marini da applicare nel settore biomedico e ambientale (in habitat temperati e polari). Particolare interesse è rivolto all’associazione di batteri a organismi filtratori e allo studio della produzione di molecole bioattive.
Ha perfezionato le sue competenze durante svariati soggiorni in Istituti stranieri, come il Karlsruhe Institute of Biotechnology (Germania), e il Centro de Ciências do Mar Universidade do Algarve (Portogallo).
Ha partecipato a diverse campagne oceanografiche in Mar Mediterraneo e alla 34° Spedizione Antartica presso la Stazione di Ricerca Mario Zucchelli. Possiede competenze nella redazione di disegni sperimentali, formulazione di obiettivi di ricerca e profilazione di piani di raccolta ed analisi dati, interpretazione e presentazione di risultati statistici, analisi biostatistiche. Ha frequentato corsi specialistici su analisi metagenomica microbica, coltura e metodi molecolari di nuova generazione, cromatografia liquida e metodi di spettrometria di massa. Ad oggi è coinvolta in progetti di ricerca su temi polari (microbiologia artica e antartica).
Carmen Rizzo è Topic Editorial Board Member della rivista open-access Environments, ed è autrice e co-autrice di più di 30 pubblicazioni su riviste peer-reviewed (h-index 10, 284 citazioni).
Scopus - Author ID: 55619021900
Attualmente l’attività scientifica è focalizzata su tre principali tematiche:
- Impatti climatici su sistemi naturali ed umani.
- Contaminazione chimica a livello planetario.
- Speciazione di metalli pesanti in matrici ambientali provenienti da aree a differente antropizzazione.
Autore di 170 pubblicazioni scientifiche su qualificate riviste internazionali ad alto valore di impact factor, ha avviato significative collaborazioni con organismi scientifici internazionali.
Incarichi ed attività svolte:
- Professore Ordinario di Chimica Analitica dell’Università Ca’ Foscari Venezia
- Membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità
- Coordinatore Nazionale Settore Contaminazione Chimica-Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA)
- Membro del Consiglio Scientifico del Ministero dell’Ambiente
- Pro Rettore Vicario dell’Università Ca’ Foscari Venezia
- Membro della Commissione Scientifica Nazionale del PNRA
- Direttore del Centro di Studio Chimica e Tecnologia per l’Ambiente – CNR
- Direttore dell’Istituto Dinamica dei Processi Ambientali – CNR
- Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia
- Commissario Straordinario del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA)
ACTRIS IMP launches the first call for proposals to access its facilities. ACTRIS IMP offers limited opportunities for free-of-charge transnational access to specific services at 11 ACTRIS facilities comprising Topical Centres (TCs), the Data Centre (DC), National Facilities (NFs), or combined ACTRIS Facilities (NF-TC), located in 10 different countries.
MORE INFO Publication date: November 5, 2020 - Proposal deadline: January 5, 2021
Access period: March – December 2021
ACTRIS IMP launches the first call for proposals to access its facilities. ACTRIS IMP offers limited opportunities for free-of-charge transnational access to specific services at 11 ACTRIS facilities comprising Topical Centres (TCs), the Data Centre (DC), National Facilities (NFs), or combined ACTRIS Facilities (NF-TC), located in 10 different countries.
MORE INFO Publication date: November 5, 2020 - Proposal deadline: January 5, 2021
Access period: March – December 2021
Ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica all'Università di Heidelberg nel 2011. Ha lavorato nella ricerca su carote di ghiaccio e glaciologia presso varie istituzioni in Germania, USA e Austria prima di ricevere una Marie Skłodowska-Curie fellowship all'Università Ca’Foscari di Venezia (www.unive.it/gold-ice).
Ha partecipato a numerose spedizioni su ghiacciai remoti delle Alpi europee, del Kilimangiaro, della Groenlandia e dell'Antartide. Recentemente si è concentrato sulla ricerca su carote di ghiaccio con ablazione laser (LA-ICP-MS).
Sede |
Messina |
Laboratorio/ Strumento |
Laboratorio BiogeM |
Servizi erogati |
Tassi di attività enzimatica extracellulare microbica |
Descrizione |
Trattamento del campione (acqua/sedimento) con substrati fluorogenici specifici derivati da metilcumarina o metilumbelliferone per la successiva misura dell'intensità di fluorescenza emessa dopo incubazione Analisi degli enzimi: Leucin Aminopeptidasi (LAP) Alfa-Glucosidasi (a-GLU) Beta-Glucosidasi (b-GLU) Fosfatasi alcalina (AP) |
Attrezzature utilizzate |
Vortex (per omogenizzare il sedimento) Fluorimetro Glomax Multi Jr provvisto di filtri di lunghezza d'onda 365 nm e 440-455 nm (eccitazione ed emissione, rispettivamente), in alternativa Fluorimetro Jenway modello 6280 con lampada allo xenon con filtri (exc/em) 380-440 nm e 365- 445 nm per LAP e GLU/AP rispettivamente, oppure Spettrofluorimetro Cary Varian UV/VIS modello 50 |
Responsabile/ Contatto |
Dr. Gabriella Caruso Tel: + 39 0906015423 E-mail: gabriella.caruso AT cnr.it |
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide