Title: Accurate measurement of solar and infrared radiation fluxes on Antarctic Plateau at Concordia station (BSRN site)
Acronym: OSS-06
Principal Investigator ISP: Angelo Lupi
Leading Institution: Institute of Polar Sciences (CNR-ISP)
Funding: Ministero Università e Ricerca - Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (MUR-PNRA)
Period of activity: 2016 - 2023
L’attività di ricerca polare ed in aree remote è supportata, oltre che da stazioni permanenti, anche da una serie di Osservatori, cioè da infrastrutture permanenti o semi-permanenti atte a consentire misure prolungate nel tempo e spesso automatizzate.
Fanno capo, a vario titolo, all’Istituto di Scienze Polari otto Osservatori: 6 in regioni polari, di cui 4 in ARTICO (Climate Change Tower, Gruvedabet e 2 Mooring: Kongfjorden e Storfjorden) e 2 in ANTARTIDE (Stazione BSRN e 1 Mooring: Mare di Ross), e 2 in regioni non polari, di cui 1 in regione di ALTA QUOTA (Col Margherita) e 1 in mare ADRIATICO (Ancoraggio Strumentato Permanente in Adriatico).
Rapporti annuali siti osservativi
Osservatorio meteo-climatico di alta quota del Col Margherita (MRG)
Stazione Regionale GAW-WMO
L'osservatorio di alta quota del Col Margherita (MRG) si trova nel versante meridionale delle alpi orientali (46.37 N, 11.79 E), ad un’altitudine di 2543 metri sul livello del medio mare. Il sito si trova all'interno delle Dolomiti, patrimonio UNESCO, ed è considerato strategico in quanto, nonostante l'altitudine non particolarmente elevata, è rappresentativo della condizione sinottica del versante sud-orientale della Alpi dove non sono presenti analoghe infrastrutture. Le principali caratteristiche del sito sono la rappresentatività delle condizioni sinottiche della libera troposfera a 700 hPa, la scarsa influenza delle barriere orografiche dell’area circostante e l’assenza di sorgenti locali di inquinamento.
Strumentazione attualmente installata presso l’osservatorio:
- stazione meteorologica completa: temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, pressione atmosferica, radiazione solare incidente e riflessa, sensori per la misura della precipitazione atmosferica e dell’altezza del manto nevoso.
- Analizzatore di mercurio.
- Deposimetro per l’analisi del mercurio nelle precipitazioni.
- Deposimetri bulk per l’analisi di composti organici, inorganici e isotopi stabili.
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Storia
L'osservatorio atmosferico del Col Margherita è stato costruito nel 2012 nell'ambito del progetto GMOS (2013-2015) ed è stato successivamente operativo nell'ambito dei progetti NextData (2016-2018) e I-GOSP (2018-2020). L'osservatorio è dotato di una stazione meteorologica completa, di un analizzatore di ozono e di un analizzatore di mercurio gassoso totale. La stazione è completamente automatizzata. È collegato alla rete elettrica principale ed è anche fornita di un sistema di backup ad energia solare con ~200Ah di batterie in caso di guasto della rete. L'osservatorio è dotato di un telecomando tramite tecnologia GSM/GPRS. Il sito, data la vicinanza alla funivia dello Sky Area San Pellegrino che facilita l'accesso al sito, ospita anche campagne stagionali per il campionamento della neve e delle deposizioni atmosferiche umide e secche.
Dove: CNR-ISP Sede di Bologna
Tipologia: Tirocinio curricolare
Titolo: Osservazione, rimozione manuale e riconoscimento dello zooplancton catturato in colonna d’acqua mediante trappole di sedimento
Tutor/Docente di riferimento: Dr. Patrizia Giordano, tel. 051 6398902, e-mail: patrizia.giordano AT cnr.it
Dove siamo: la Sede di Lavoro di Padova dell’Istituto di Scienze Polari è ubicata presso l’Area della Ricerca CNR di Padova, Corso Stati Uniti,4 - 35127 Padova. Mappa
Come raggiungerci:
- in treno: scendendo alla stazione ferroviaria di Padova e poi con l'autobus n.7;
- in auto: dalla autostrada A4, uscendo a Padova Est, si imbocca la tangenziale a sinistra, direzione Piove di Sacco/Chioggia, alla terza uscita (n. 13) ci si trova in Corso Stati Uniti. Seguire la direzione a U obbligatoria e l'entrata del CNR è circa a 100 m dopo il sottopasso. Dalla A13 si esce all'uscita "Padova Zona Industriale" e si arriva direttamente in Corso Stati Uniti a circa 2 Km dall'entrata del CNR;
- in aereo: Aeroporto internazionale di Venezia Tessera e poi con l'autobus fino alla stazione ferroviaria di Padova. Da qui si arriva all'Area con l'autobus n.7. É possibile utilizzare anche gli aeroporti internazionali di Treviso o Verona.
La ricerca del Dr. Francesco Paladini de Mendoza si focalizza principalmente sui processi dinamici che avvengono in corrispondenza dell’interfaccia acqua-sedimento innescati da correnti di fondo sia litoranee che profonde. Ha maturato nel corso del tempo un’elevata esperienza in attività di misura in campo e gestione di strumentazione e piattaforme per il monitoraggio delle proprietà chimico-fisiche dell’ambiente marino. Collabora attivamente alla gestione delle infrastrutture della rete osservativa EMSO-ERIC e SiOS. Ha pubblicato 21 papers scientifici in cui la misura e l’approccio multidisciplinare per lo studio dell’ambiente marino sono particolarmente enfatizzati. Ha partecipato a spedizioni oceanografiche e geologico-marine in Mediterraneo e Oceano collezionando più di 400 giorni operativi a mare.
http://orcid.org/0000-0002-9495-3878
Mar 10, 2022 - from 09:00 AM to 05:00 PM Time zone: Copenhagen, Denmark - Online
Since mid-2019 the Pan European Component of the Copernicus Land Monitoring Service (CLMS), coordinated by the European Environment Agency (EEA), has been implementing a set of High Resolution Pan European Biophysical Parameter products addressing the land cryosphere.
Ha conseguito nel 2011 il titolo Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali: Ambiente Marino e Risorse (XXXIII Ciclo), presso l’Università di Messina (2011). I principali interessi di ricerca riguardano l’ecologia del meso/macroplancton in ambienti di transizione e marini e la gestione di siti fissi osservativi (boe e mede oceanografiche) rivolti all’acquisizione di parametri chimico fisici e alla caratterizzazione biologica delle comunità. Le principali capacità e competenze riguardano la conoscenza delle tecniche di campionamento e di analisi dello zooplancton, l’utilizzo e messa a punto di strumenti di misura e di campionamento sia della componente fisica che biologica. Ha partecipato a numerose campagne oceanografiche in Mar Mediterraneo e a programmi di monitoraggio e ricerca a lungo termine in ambienti marini e di transizione. E’ autore/coautore di oltre 20 pubblicazioni su riviste peer-reviewed e di numerosi rapporti tecnici. Attualmente si occupa dell’implementazione dell’osservatorio oceanografico alle Isole Svalbard.
Nata a Messina, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Ambientali presso l'Università di Messina (2016) presentando la tesi dal titolo PCB-oxidising bacteria from Arctic and Antarctic environments. Membro del gruppo eLTER H2020 Starting Communities project e del gruppo Association of Polar Early Career scientists APECS.
Attualmente, sta coordinando il progetto PNRA18_00194 Microbial response to human Pollutants in polAr lakeS - MicroPolArS ed il progetto INTERACT Mercury concentration and tolerant microorganisms in Arctic SNOW: new Bioremediation chALLenges – SNOW BALL. Partecipa attivamente a progetti di ricerca nazionali ed internazionali su tematiche inerenti l’ecologia e le biotecnologie microbiche in ambienti polari. Particolare interesse è rivolto all’uso di strumenti molecolari per lo studio della biodiversità e della funzionalità delle comunità microbiche, con attenzione alla capacità di degradare composti inquinanti. Nell’ambito di progetti focalizzati sulla microbiologia in ambienti polari, ha partecipato a campagne di prelievo in Artico e Antartide, nonché a crociere oceanografiche in Mediterraneo.
È specializzata in: trattamento di campioni microbiologici di diversa origine; uso di strumenti molecolari per la biodiversità batterica e l'ibridazione di sonde DNA/RNA; analisi delle comunità microbiche (metagenomica) mediante sequenziamento di nuova generazione; espressione differenziale e validazione statistica dei dati RNA-seq; stima della biomassa microbica; screening di batteri per la produzione di molecole di interesse biotecnologico e per la capacità di degradare composti inquinanti. Ha avuto modo di perfezionare le proprie competenze bioinformatiche e di laboratorio anche grazie e numerosi soggiorni trascorsi in istituti stranieri tra cui il Sequentia biotech (Barcellona, Spagna), l'Università di Jyvaskyla (Finlandia) e l'Università di Valencia (Spagna). È autrice o coautrice di numerosi articoli su riviste peer-reviewed, tra cui Scientific Reports, Science of the Total Environment, Soil Biology and Biochemistry, PLOS One, Applied and Environmental Microbiology, Microbial Ecology, e più di 30 comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.
http://orcid.org/0000-0002-6013-4436 Research Gate
Laurea in Fisica presso Università di Milano. In pensione dal 2013, attualmente opera come ricercatore associato a ISAC-CNR dove, dal 2001, è stato Dirigente di Ricerca.
L’attività di ricerca recente si è essenzialmente espletata nella partecipazione a 2 progetti europei:
- ICE-ARC
- SPICES
La tematica di ricerca per cui è stata richiesta l’associazione all’ISP-CNR è lo studio delle caratteristiche e della distribuzione del ghiaccio marino in aree polari con immagini SAR.
Title: PermAfroSt Thawing: what Happened to the largest tErrestrial cArbon pool during lasT deglaciation?
Acronym: PAST-HEAT
Principal investigators ISP: Tommaso Tesi
Leading Institution: Institute of Polar Sciences (CNR-ISP)
Funding: Ministero Università e Ricerca - Programma di Ricerca in Artico (MUR-PRA)
Period of activity: 2021 - 2024
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide
CNR-ISP
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Scienze Polari
c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)
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