10 Maggio 2023
Una review elaborata dai ricercatori del CNR-ISP di Messina, recentemente pubblicata sulla rivista Science of the Total Environment, ha preso in esame i dati relativi all’inquinamento causato da microplastiche nelle acque dolci dell'Artico, dell'Antartide e nell’altopiano in Tibet, un habitat denominato Terzo Polo che racchiude il 15% dei ghiacci di tutto il Pianeta. I risultati mettono in evidenza una crescente diffusione di questi polimeri, e la conseguente creazione di microecosistemi artificiali basati sulla plastica. Tale tipologia di inquinamento rappresenta, oggi, una minaccia a livello globale, anche in considerazione del grande aumento di produzione della plastica, che è passata da 1,5 milioni di tonnellate negli anni Cinquanta del secolo scorso, ai 359 milioni di tonnellate nel 2018.
Comunicato stampa CNR - DOI:10.1016/j.scitotenv.2023.161847 - Maurizio Azzaro (CNR-ISP)
Laureato in Scienze Naturali nel 1984.
Ricercatore CNR dal 1994 presso l'Istituto Tecnologie Biomediche (ITBM). Dal 2002 all'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico (IIA). Dal 2019 all'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) - Area della Ricerca di Roma - Montelibretti.
Macroaree CNR di riferimento: Terra e Ambiente.
Interessi di ricerca:
- organizzazione della conoscenza ambientale e geografica
- analisi qualitative e quantitative della vertebratofauna
- sistemi Informativi Geografici
- geoscienze militari.
Attualmente svolge attività di ricerca sullo sviluppo concettuale e sull’innovazione tecnologica nel settore dell’organizzazione della conoscenza, della terminologia controllata e dei thesauri multilingui per l'ambiente.
Ha collaborato tra l'altro con il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), con l'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA), con l'Agenzia Americana di Protezione Ambientale (US EPA).
E' coautore dei Thesauri UNEP-Infoterra, GEMET, GEneral Multilingual Environment Thesaurus e EARTh, Environmental Applications Reference Thesaurus.
Scopus - Author ID: 25121723300 http://orcid.org/0000-0001-7315-3364
Polar scientists call for urgent action in view of rapid Arctic and Antarctic change. Sea ice is reducing globally at an unprecedented rate, with serious implications for not only Earth’s polar environments and inhabitants but also global weather and climate.
In particular, Antarctic sea ice has declined since 2016 at a rate not observed since the beginning of satellite records in the 1970s - a phenomenon that is concerning the scientific community and one that is currently not well understood.
Title: POtentiaL of AntaRctic Sponges MycaLe acerata and DendrIlla antarctica Mucus layer
Acronym: POLAR SLIMY
Co-Principal Investigator ISP: Angelina Lo Giudice
Leading Institution: Stazione Zoologica Anton Dohrn
Funding: EU Horizon 2020 (H2020)
Period of activity: 2020 - 2021
The EU funded project POLARIN invites the scientific community to submit proposals to access 49 Research Infrastructures (RIs) in both polar regions contributing to addressing the key research priorities.
Apply for accessing polar research infrastructures until the 28th of November 2024, 4 pm CET - MORE INFO
Ha conseguito la laurea in Chimica nel 2004 ed il dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche nel 2008 presso l’Università degli Studi di Messina. Ricercatrice del CNR dal 2011. Fino al 2017 si è occupata della sintesi di radiofarmaci marcati con 11C, 18F, 64Cu e 110In in accordo con le NBP e le GMP. Nel 2012, ha collaborato allo sviluppo di nuovi traccianti presso l’UMCG-University Medical Center Groningen (The Netherlands). Dal 2017 i suoi principali interessi sono la chimica e la problematica delle microplastiche negli ambienti polari. È autrice di 18 pubblicazioni internazionali peer-reviewed, tra cui articoli in riviste e un libro. Ha partecipato a spedizioni scientifiche su navi oceanografiche nel Mar Mediterraneo e nel Mar del Nord.
L'evento si terrà in live streaming sul canale YouTube EuCliPa - ore 18.30 - 20.00
Parteciperà Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di scienze polari (CNR-ISP) e ordinario dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Gianni Tartari, associato di ricerca senior dell’Istituto di ricerca sulle acque (CNR-IRSA), sui recenti risultati presentati nel rapporto (AR6) dell’International Panel of Climate Change (IPCC). Comunicato stampa CNR - VIDEO
01 - AT1: Contaminanti e Ecosistemi 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.ECO.VAR.38
02 - AT2: Paleoclima e Paleoambienti 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.PAL.VAR.39
03 - AT3: Cambiamenti dei Sistemi Polari 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.GCC.VAR.40
04 - AT4: Osservazioni della Terra e Modellistica 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.MOD.VAR.41
05 - AT5: Bioscienze 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.BIO.VAR.42
06 - The European Marine Biological Resource Centre-Italy (EMBRC-IT) e il PNRR EMBRC-Unlocking the Potential for Health and Food from the seas (EMBRC-UP) una overview 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.BIO.EUR.43
07 - EMBRC-Unlocking the Potential for Health and Food from the seas (EMBRC-UP) il contributo di ISP 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.BIO.OCM.44
08 - Banche dati polari e Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System (ITINERIS) il contributo di ISP 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.VAR.ITA.45
09 - Sicilian Micro and Nano Technology Research and Innovation Center (SAMOTHRACE) il contributo di ISP 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.TECH.ITA.46
10 - National Biodiversity Future Center (NBFC) il contributo di ISP 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.BIO.ITA.47
11 - La gestione amministrativa di ISP avanzamenti e criticità
12 - Del GdL Comunicazione e la perpetua ricerca di informazioni 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.COM.VAR.48
13 - Gruppo di Lavoro Relazioni Internazionali di ISP avanzamenti e prospettive future 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.VAR.49
14 - Dirigibile Italia statistiche, accesso e gestione della Base 10.53132/CNR-ISP.2024.OPR.VAR.EUR.50
15 - Il Polar Hub
18 Settembre 2023
Nell’ambito del progetto ELENO, vincitore di una call internazionale, i ricercatori del CNR-ISP hanno effettuato campionamenti per studi di idrografia, ciclo del carbonio, presenza di inquinanti quali micro e nanoplastiche. La missione, la prima italiana a essere stata realizzata fino ai 90 gradi a Nord, si è conclusa da pochi giorni e ci dirà molto sullo stato di salute di questo delicato ecosistema. Obiettivo del progetto ELENO, effettuare nell’Oceano artico campionamenti per studi su idrografia, ciclo del carbonio, presenza di inquinanti quali micro e nanoplastiche. Alla spedizione hanno partecipato Carlo Barbante, direttore CNR-ISP; Maurizio Azzaro, coordinatore del progetto e responsabile della sede CNR-ISP di Messina; Francesco Filiciotto, ricercatore CNR-ISP e Alessandro Ciro Rappazzo, tecnico CNR-ISP. Comunicato stampa CNR
25 Ottobre 2022
Si è conclusa la prima crociera nel Golfo di Napoli della nuova nave oceanografica del Cnr, denominata Gaia Blu, vero e proprio gioiello tecnologico di 84 metri per 2000 tonnellate di stazza. La nave è stata donata dallo Schmidt Ocean Institute (SOI) al Cnr grazie ad un progetto sulla importanza della ricerca nel Mediterraneo che ha vinto la gara internazionale indetta dal SOI tra tutti gli Enti e Istituti di ricerca del mondo.
In ventuno giorni di crociera sono stati mappati quasi cinquemila km2 di fondale marino di fronte alla città di Napoli e la costiera amalfitana, utilizzando sofisticati strumenti di rilievo batimetrico che possono indagare i fondali dalla costa fino a profondità di diverse migliaia di metri con una precisione senza precedenti. I dati batimetrici sono stati elaborati a bordo e resi disponibili ai colleghi a terra con aggiornamenti ogni 24 ore via satellite, una metodologia di lavoro che in Italia non ha precedenti e si inserisce in una logica di Open Data. L’attualità e l’importanza della prima missione di Gaia Blu si impernia soprattutto sul fatto che i fondali marini - il più grande bene comune del pianeta - sono fortemente impattati dall’Uomo con conseguenze ancora non calcolabili sulla biodiversità e le generazioni future.
Il Gruppo di lavoro Biodiversità del DSSTTA-CNR lancia l'iniziativa delle Biodiversity Masterclasses
Date: 10 marzo, 24 marzo e 7 aprile 2022
May the Data be with you: unlocking polar mysteries with Large Language Models (LLMs)
Speaker: Alice Cavaliere (CNR-ISP) - 4 April 2025 - Friday 11:00AM-12:00AM
Abstract: This presentation explores the power of Large Language Models (LLMs) in polar research, highlighting their ability to process vast amounts of unstructured data and extract meaningful insights. At the core of these models is the transformer architecture, which enables efficient contextual understanding, sequence processing, and knowledge synthesis across diverse datasets. A key focus will be the development of a Retrieval-Augmented Generation (RAG) application designed for a polar research repository. May the data be with you as we embark on this journey to unlock the mysteries of Earth’s poles!
Title: Emergence of virulence and antibiotic-resistance vectors in coastal and deep sea marine environments and analysis of the mechanisms and conditions underlying their spread and evolution
Acronym: PRIN2017 28ZA9
Principal Investigator ISP: Mikhail Iakimov
Research Unit Leader ISP: Violetta La Cono
Leading Institution: Institute of Polar Sciences (CNR-ISP)
Funding: Ministero Università e Ricerca - Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (MUR-PRIN)
Period of activity: 2020 - 2022
12 Maggio 2022
Pubblicato un nuovo studio su Environmental Toxicology and Chemistry dove sono riportati dati sulla distribuzione di 16 idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ed alteratori endocrini (AE, nonilfenoli e bisfenolo A) nei sedimenti marini artici (Kongsfjorden-KF, Isole Svalbard, Norvegia) e la valutazione di rischio per le specie bentoniche legata alla loro presenza. I risultati hanno confermato che il long-range transport e la fusione dei ghiacciai sia marini che terrestri (tramite il fiume Bayelva) giocano un ruolo chiave nell’immissione di contaminanti persistenti nel fiordo. Per la prima volta è stata dimostrata l'influenza del villaggio e del porto di Ny-Ålesund sull’andamento spaziale degli AE. La valutazione di rischio ecologico effettuata sulla base delle concentrazioni misurate ha rilevato un basso rischio per gli organismi bentonici artici. DOI:10.1002/etc.5334 (Francesca Spataro, Jasmin Rauseo CNR-ISP)
A new study, reporting data on the distribution of 16 polycyclic aromatic hydrocarbons (PAHs) and endocrine disrupting compounds (EDCs, nonylphenols and bisphenol A) in Arctic marine sediments (Kongsfjorden-KF, Svalbard Islands, Norway) and the risk assessment for benthic species related to their presence, has been published in Environmental Toxicology and Chemistry. Results confirmed that long-range transport and melting of both marine and terrestrial glaciers (Bayelva River) play a key role in the input of persistent contaminants into the fjord. For the first time, the influence of the village and the port of Ny-Ålesund on the spatial trend of EDCs was shown. The ecological risk assessment based on the measured concentrations revealed a low risk for benthic organisms.
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide
CNR-ISP
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Scienze Polari
c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)
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