Giovedì, 27 Febbraio 2020 14:23

Papale Maria

Papale Maria Nata a Messina, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Ambientali presso l'Università di Messina (2016) presentando la tesi dal titolo PCB-oxidising bacteria from Arctic and Antarctic environments. Membro del gruppo eLTER H2020 Starting Communities project e del gruppo Association of Polar Early Career scientists APECS.
Attualmente, sta coordinando il progetto PNRA18_00194 Microbial response to human Pollutants in polAr lakeS - MicroPolArS ed il progetto INTERACT Mercury concentration and tolerant microorganisms in Arctic SNOW: new Bioremediation chALLenges – SNOW BALL. Partecipa attivamente a progetti di ricerca nazionali ed internazionali su tematiche inerenti l’ecologia e le biotecnologie microbiche in ambienti polari. Particolare interesse è rivolto all’uso di strumenti molecolari per lo studio della biodiversità e della funzionalità delle comunità microbiche, con attenzione alla capacità di degradare composti inquinanti. Nell’ambito di progetti focalizzati sulla microbiologia in ambienti polari, ha partecipato a campagne di prelievo in Artico e Antartide, nonché a crociere oceanografiche in Mediterraneo. 
È specializzata in: trattamento di campioni microbiologici di diversa origine; uso di strumenti molecolari per la biodiversità batterica e l'ibridazione di sonde DNA/RNA; analisi delle comunità microbiche (metagenomica) mediante sequenziamento di nuova generazione; espressione differenziale e validazione statistica dei dati RNA-seq; stima della biomassa microbica; screening di batteri per la produzione di molecole di interesse biotecnologico e per la capacità di degradare composti inquinanti. Ha avuto modo di perfezionare le proprie competenze bioinformatiche e di laboratorio anche grazie e numerosi soggiorni trascorsi in istituti stranieri tra cui il Sequentia biotech (Barcellona, Spagna), l'Università di Jyvaskyla (Finlandia) e l'Università di Valencia (Spagna). È autrice o coautrice di numerosi articoli su riviste peer-reviewed, tra cui Scientific Reports, Science of the Total Environment, Soil Biology and Biochemistry, PLOS One, Applied and Environmental Microbiology, Microbial Ecology, e più di 30 comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.

ORCID http://orcid.org/0000-0002-6013-4436    Research Gate

26 Febbraio 2020

Due giorni con il Cnr alle Isole Svalbard. Con il ministro, anche Fabio Trincardi direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terrestre e Tecnologie ambientali, il direttore f.f. dell’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) Leonardo Langone e il neo Direttore, sempre del (CNR-ISP), Carlo Barbante.

Video dalla pagina facebook del Ministro Sergio Costa


Comunicato stampa CNR

26 Febbraio 2020

Iniziata nella stazione di ricerca italo-francese Concordia (DOME C) la 16a campagna invernale del Pnra e terminate le normali attività di ricerca della 35a campagna estiva del Pnra presso la stazione costiera italiana Mario Zucchelli.
Comunicato stampa CNR

Venerdì, 21 Febbraio 2020 13:45

Zangrando Roberta

Zangrando Roberta Dal 2011 è ricercatrice presso l'IDPA-CNR di Venezia. Da giugno 2019 lavora all'ISP-CNR con sede a Venezia.
I suoi interessi di ricerca includono: la creazione di nuovi metodi analitici utilizzando HRGC-LRMS, HRGC-HRMS, HPLC-HRMS e HPLC-MS / MS per la determinazione di microinquinanti organici, traccianti e biomarker e caratterizzazione chimica della frazione organica delle matrici ambientali. La dott.ssa Zangrando partecipa attivamente ai progetti PNRA Antartico, Artico ed Europeo.

Venerdì, 21 Febbraio 2020 13:40

Venier Chiara

Venier Chiara Laurea in Scienze Ambientali (Università Ca’ Foscari Venezia), Dottorato di Ricerca in Scienze dell’Ingegneria Civile ed Ambientale (Università degli Studi di Padova).
Posizione attuale: Tecnologa presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR.
Precedentemente: Assegnista di Ricerca e Tecnologa presso l’Istituto di Scienze Marine del CNR (Venezia) 2014-2019; Short Term Mobility Grant presso Centre of Excellence for Environmental Decisions, Università del Queensland (Brisbane, Australia); ha frequentato corsi e master in europrogettazione 2012-2014; Assegnista di Ricerca presso Università Ca’ Foscari Venezia 2012-2014; collaboratrice presso ARPAV Settore Acque (Padova) 2011; ricercatrice user per attività sperimentali presso Total Environment Simulator Facility (University of Hull, GB) 2009; collaboratrice presso Centro Internazionale di Idrologia Dino Tonini (Università degli Studi di Padova) 2006-2007; Internship Grant presso Portland State University (Portland, Oregon) 2006 e presso Scripps Institution of Oceanography (San Diego, California) 2005.
Attualmente coinvolta, come project manager, nel progetto europeo H2020 Beyond EPICA Oldest Ice Core: 1,5 Myr of greenhouse gas –climate feedbacks. Attività di ricerca sul tema del bilancio di massa delle calotte polari, incluse analisi geospaziali su dati di osservazione della terra.
Precedentemente, attività di ricerca e supporto alla ricerca nell’ambito della Pianificazione dello Spazio Marittimo (MSP). In particolare, gestione di dati geospaziali ed implementazione di strumenti e software di supporto alle decisioni. Competenza specifica sull’implementazione del software Marxan per la prioritizzazione spaziale di scenari multi-obiettivo. Inoltre, analisi geospaziale per la selezione di siti di acquacoltura, analisi dei servizi ecosistemici per la MSP, degli impatti cumulativi e dei conflitti tra gli usi antropici. Coinvolta in diversi progetti nazionali e internazionali con interesse anche agli aspetti science to policy. ORCID https://orcid.org/0000-0001-6880-2745

Scopus - Author ID: 54928529600    ORCID http://orcid.org/0000-0001-6880-2745

Venerdì, 21 Febbraio 2020 13:02

Vardè Massimiliano

Vardè Massimiliano Nato a Vibo Valentia. Attualmente Ricercatore (tempo indeterminato) presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR sede di Venezia da giugno 2019.
   - Laurea in Chimica,
   - Master di II livello presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica
   - Scuola di Dottorato in Ingegneria Chimica, Ambientale e della Sicurezza (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), e Scuola di Dottorato in Scienze Chimiche presso l’Università di Ferrara dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca.

Ha insegnato Chimica Generale e Inorganica, e Chimica Organica presso l’Università di Roma “La Sapienza” come Professore a contratto (2008-2019).

Precedentemente ha svolto attività di ricerca presso:
   - Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (CNR-IDPA) sede di Venezia,
   - Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA) sede di Montelibretti (Roma), e successivamente sede di Rende (Cosenza),
   - Istituto di Igiene “G. Sanarelli”/Dipartimento di Sanità Pubblica (Università di Roma “La Sapienza”).

Ha collaborato con differenti gruppi di ricerca in Italia e all'estero, sviluppando e ottimizzando strategie di campionamento attivo e passivo in atmosfera e metodi chimico-analitici per la determinazione di macro-elementi e microinquinanti organici e inorganici (Diossine, Furani, Policlorobifenili, Idrocarburi policiclici aromatici, Composti organici volatili e metalli pesanti). Ha utilizzato metodi cromatografici su matrici come emissioni industriali, aria ambiente, particolato atmosferico, deposizioni atmosferiche e acque (di mare e naturali).
I suoi interessi si sono focalizzati sulla quantificazione a bassi livelli di concentrazione dei contaminanti, studiando il loro trasporto, la dinamica, il destino e gli impatti ambientali, in aree urbane, rurali e remote. Negli ultimi anni si è concentrato sulla determinazione del mercurio a livelli di ultra-traccia usando tecniche di fluorescenza atomica, in atmosfera, nelle deposizioni atmosferiche, e nelle acque. Nell’ambito del progetto Global Mercury Observation System (GMOS) coordinato dal CNR-IIA, è stato responsabile delle misure del mercurio nelle deposizioni atmosferiche.

Al CNR-ISP, è membro del gruppo di lavoro per la gestione della logistica e delle attività di ricerca presso l'osservatorio di alta quota di Col Margherita (MRG) nelle Alpi orientali (Dolomiti Bellunesi), stazione all'interno del progetto iGosp (Integrated Global Observing Systems for Persistent Pollutants, del programma europeo ERA-PLANET (2017-2020). Ha preso parte a numerose campagne di misure in Italia e all’estero, ad una campagna oceanografica (Med-Oceanor) nel Mar Mediterraneo a bordo della nave oceanografica Urania come Capo-Missione e alle attività di ricerca (progetto iCUPE - Integrative and Comprehensive Understanding on Polar Environments) presso la Stazione Artica “Dirigibile Italia” del CNR come “Acting Station Leader” e “Field Scientist” a Ny Ålesund, isole Svalbard (Norvegia) (4 spedizioni, 2018-2022).
Per il triennio 2022-2025, è stato eletto come RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) e come RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) per gli Istituti di Ricerca CNR del territorio di Venezia.

Pubblicazioni    Google Scholar    Research gate

Venerdì, 21 Febbraio 2020 10:07

Lodi Rachele

Lodi Rachele Laurea magistrale con lode in Geologia Applicata e Ambientale presso l'Università di Torino nel 2010, con una tesi dal titolo Distribuzione, origine e conseguenze del contenuto di fluoruro nelle acque sotterranee in un'area del settore centrale del Rift etiopico.
Si è specializzata nella raccolta, analisi e diffusione di dati nei paesi in via di sviluppo e nella mappatura e modellizzazione geologica e idrogeologica attraverso la gestione dei dati GIS. L'esperienza di lavoro in ambiente alpino ha permesso l'approfondimento in tematiche pedologiche e geochimiche. Asegnista di ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR (ISP-CNR) con sede a Venezia; ha lavorato al progetto Nunataryuk (Horizon 2020), coordinato dall'Alfred Wegener Institute, con lo scopo di valutare le conseguenze del disgelo del permafrost artico e di studiare come questo contribuisca al cambiamento climatico.
Posizione attuale: dottoranda di ricerca presso Università Ca' Foscari Venezia, dottorato in Scienze Polari; titolo del progetto presentato: Modelling the fate of POPs distribution in permafrost: combine large scale to local perspective.

Venerdì, 21 Febbraio 2020 09:47

Dreossi Giuliano

Dreossi Giuliano Laureato in Scienze Ambientali (laurea triennale: Università degli Studi di Milano-Bicocca, laurea specialistica: Università degli Studi di Trieste). Dottorato in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.
Posizione attuale: ricercatore a tempo determinato presso Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP) con sede a Venezia. Precedentemente assegnista di ricerca e collaboratore occasione presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste, assegnista presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari Venezia, assegnista presso IDPA-CNR (in seguito ISP-CNR) e borsista presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari Venezia su progetto InterReg Italia-Slovenia ACQUAVITIS.
Principal Investigator del progetto PNRA 2018 WHETSTONE sulle precipitazioni giornaliere raccolte a Dome C, Antartide.
Collaboratore della prof.ssa Barbara Stenni da oltre un decennio e più di recente anche del dott. Mauro Masiol, si occupa di geochimica isotopica delle molecole d’acqua, applicata a carote di ghiaccio polari e Alpine per ricostruzioni paleclimatiche, alle precipitazioni raccolte in Antartide, alle precipitazioni locali della regione Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e di altre zone, alle acque superficiali e profonde, alle acque di mare e alle acque di estrazione di piante e suoli.
Utilizza tecniche di spettrometria di massa IRMS (Isotope Ratio Mass Spectrometry) accoppiate a unità di equilibrazione HDO e GasBench e di Spettroscopia ad Assorbimento Laser accoppiata ad autocampionatore e vaporizzatore e a Induction Module per la determinazione della composizione isotopica dell’ossigeno e dell’idrogeno.
Ha partecipato al processamento della carota di ghiaccio alpina dell’Ortles (core #1) e della carota Antartica SolarIce presso la cella frigo dell’Università Ca’ Foscari/CNR Venezia e presso il laboratorio freddo EuroCold dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Scopus - Author ID: 57191615614

Venerdì, 21 Febbraio 2020 09:36

De Blasi Fabrizio

De Blasi Fabrizio Laurea magistrale in Scienze Forestali e Ambientali (Università degli Studi di Padova), dottorato di ricerca in Territorio, Ambiente, Risorse e Salute (Università degli Studi di Padova).
Posizione attuale: Ricercatore presso l'Istituto di Scienze Polari del CNR, Venezia.
Dal 2010 svolge attività di ricerca nel campo delle scienze forestali e ambientali con particolare attenzione all’influenza dei cambiamenti climatici sugli ambienti montani d’alta quota dominati da processi nivo-glaciali. A seguito della laurea magistrale, si è concentrato sul settore geomorfologico, idrologico e glaciologico presso il dipartimento TESAF dell’Università di Padova. Ha analizzato le interazioni tra le variazioni climatiche dell’ultimo secolo (es modifiche del regime termo-pluviometrico) e i cambiamenti della criosfera alpina (es variazioni in volume, variazioni stagionali della copertura nevosa ecc.) nonché le conseguenze del riscaldamento globale sul regime idrologico e l’evoluzione delle masse glaciali nelle ultime migliaia di anni.
Negli ultimi anni ha collaborato a progetti di ricerca internazionali quali Ortles project (un progetto di ricerca paleoclimatico) e POLLiCE (analisi del polline presente su carote di ghiaccio alpine).
Attualmente svolge attività scientifica nell’analisi del clima negli ultimi 2000 anni attraverso lo studio delle carote di ghiaccio alpine e appenniniche. Dal 2017 fa parte del team italiano di Ice Memory (IM). IM è un progetto di ricerca internazionale che mira alla salvaguardia delle informazioni climatiche stoccate nei ghiacciai montani di tutto il mondo. Allo stesso tempo, collabora al progetto Osservatorio Atmosferico Col Margherita (MRG) con l'obiettivo di misurare la composizione atmosferica sopra i 2500 m nella regione dolomitica.

Scopus - Author ID: 56674114400

Venerdì, 21 Febbraio 2020 09:23

Dallo Federico

Dallo Federico Ha conseguito la laurea magistrale in chimica (LM-54) nel 2013 presso l'Università degli Studi di Ferrara, svolgendo attività di ricerca nel campo della chimica teorica e computazionale sotto la supervisione del Prof. Celestino Angeli. Nel 2017 ha ricevuto il titolo di Ph.D in Scienze Ambientali all'Università Ca' Foscari di Venezia, presentando uno studio sulla diffusione di composti organici volatili nel manto nevoso sotto la supervisione del Prof. Carlo Barbante. Dal 2017 al 2020 è stato assegnista di Ricerca al CNR-IDPA/CNR-ISP, lavorando all'osservatorio meteo-climatico del Col Margherita e sviluppando tecnologie low-cost per il monitoraggio ambientale in aree remote alpine e polari. Dal 2021 è Marie Sklodowska-Curie postdoctoral fellow e ha condotto attività di ricerca nel campo del wireless sensor networks in collaborazione con l'Università della California, Berkeley (PIONEER - MSCA-IF-2018). Dall'aprile 2023 è ricercatore TD al CNR-ISP di Venezia, dove prosegue la ricerca e sviluppo di tecnologie per costruire reti di sensori per il monitoraggio ambientale in aree remote alpine e polari in collaborazione con UC Berkeley, NILU e AWI (MISO - HORIZON-CL6-2022-GOVERNANCE-01-07).

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