21 Dicembre 2023
Ritrovate tracce di creme solari al Polo Nord, sui ghiacciai dell’arcipelago delle Svalbard. Si depositano soprattutto in inverno, quando sull’Artico cala la notte. A misurarne la concentrazione e spiegarne l’origine è uno studio condotto da ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISP), in collaborazione con l’Università delle Svalbard. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Science of the Total Environment.
Comunicato stampa CNR
DOI: 10.1016/j.scitotenv.2023.168401 - Andrea Spolaor (CNR-ISP)
Immagine - (Attività di campionamento di neve a Ny-Ålesund, Isole Svalbard - Crediti: F.Scoto, CNR - Unive)
11 Dicembre 2023
Un recente studio internazionale, che ha coinvolto l'Italia attraverso l'Istituto di Scienze Polari del CNR, e pubblicato su Science, ha ricostruito le fluttuazioni della CO2 atmosferica nell'arco degli ultimi 66 milioni di anni. In questo progetto durato sette anni, i ricercatori hanno analizzato vari record geologici, selezionando i dati più attendibili, stimando le incertezze e affinando i modelli cronologici. I risultati dello studio indicano una chiara relazione tra i livelli di CO2 e l’aumento della temperatura media globale terrestre. Si è scoperto che un raddoppio della CO2 atmosferica potrebbe innalzare la temperatura media del pianeta di 5-8 °C, un incremento notevolmente superiore a quanto previsto in precedenza e che il livello attuale di CO2 nell’atmosfera, pari a 420 ppm e principalmente causato dall’azione dell’uomo, non è stato mai raggiunto negli ultimi 14 milioni di anni. Approfondimento - DOI: 10.1126/science.adi5177 - Paolo Montagna (CNR-ISP) Immagine - (Ricostruzione della CO2 atmosferica negli ultimi 66 milioni di anni, ottenuta dall'analisi delle carote di ghiaccio, dei suoli antichi e dei sedimenti oceanici - Credits: Science)
Il primo dicembre 2023 si è svolto a Bologna, presso l’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP), il Workshop organizzato dalla Joint Research Unit (JRU) EMSO Italia. Ricercatori del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente e del CNR-ISP hanno partecipato alla giornata MARE PROFONDO | Gli obiettivi del gruppo di ricerca nazionale EMSO Italia; tra i temi: ottimizzazione e condivisione delle risorse, sviluppo tecnologico coordinato tra Enti di ricerca nazionali e formazione di giovani ricercatori, tecnici e professionisti. Comunicato stampa INGV
5 Dicembre 2023
Un team di ricerca internazionale guidato dall’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) e dall’Istituto di ricerca sulle acque (CNR-IRSA) ha scoperto un fenomeno sorprendente: l'aumento delle temperature globali ha portato i ghiacciai dell'Himalaya a raffreddare sempre più l'aria a contatto con la superficie ghiacciata, mitigando a livello locale le temperature. Lo studio, realizzato in collaborazione con l'Institute of Science and Technology Austria, è stato appena pubblicato su Nature Geoscience e spiega come tale raffreddamento, riscontrato in tutta la catena himalayana, potrebbe preservare il permafrost e gli ecosistemi d’alta quota.
Comunicato stampa CNR
Immagine - (Laboratorio Piramide con neve - Mt Everest, Nepal. Crediti: Franco Salerno, CNR-ISP)
30 Novembre 2023
Un nuovo atlante di tutto il permafrost presente nella zona artica, sopra e sotto il livello del mare. È il risultato del progetto Nunataryuk, finanziato dall’UE, al quale partecipano 26 istituzioni provenienti da 14 nazioni diverse. Coordinato dall’Alfred Wegener Institute (AWI), vede un contributo rilevante dell’Istituto di scienze polari del CNR per quanto riguarda l’analisi dei contaminanti organici presenti in ambiente artico.
Nell’area artica il disgelo è quattro volte superiore a quello che avviene in altre aree del Mondo. Il permafrost ospita anche contaminanti e agenti patogeni congelati che possono essere rilasciati con l'aumento delle temperature, presentando potenziali rischi per la salute degli abitanti della regione, e più in generale di tutti gli organismi viventi dell’area. Le temperature più alte stanno lasciando il segno, con il disgelo del permafrost che causa l’erosione delle coste, l’alterazione degli ecosistemi, danni alle infrastrutture e un impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza della popolazione residente, spiega Carlo Barbante, direttore del CNR-ISP.
Nota stampa CNR
Immagine - (Frozen grounds permafrost in the Arctic)
23 Ottobre 2023
Conclusa con successo la spedizione di carotaggio sul Monte Rosa cofinanziata da MUR e Fondazione Ice Memory e coordinata dall’Istituto di Scienze Polari del CNR (CNR-ISP), in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia, Istituto di fisiologia clinica del Cnr, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Regione Valle d’Aosta e Comune di Gressoney La Trinité. Il team di scienziati ha lavorato per 10 giorni a 4.155 metri di altitudine, in un campo remoto allestito per la missione. Estratte due carote di ghiaccio della lunghezza 105,89 metri e 106,40 metri in soli sette giorni.
Nota stampa CNR - Responsabile scientifico: Jacopo Gabrieli (CNR-ISP) - Servizio del TGR-RAI
Immagine: Veduta del campo remoto installato per le operazioni di carotaggio sul Colle del Lys (Monte Rosa) a 4155 metri di altitudine
25 Settembre 2023
Lo scorso 6 settembre è stata installata nel Kongsfjorden, alle Isole Svalbard - Artico, la boa oceanografica Italia, che misura e trasmette in real time dati oceanografici e meteo marini da uno dei principali hot spot climatici a livello globale. La boa, che acquisisce dati in continuo di alcune delle principali variabili essenziali per l’osservazione dell’oceano e dell’atmosfera (air temperature, dew point, air pressure, relative humidity, net radiation, wind speed and direction, sea surface temperature), rappresenta ad oggi l’unica boa oceanografica italiana in esercizio in acque internazionali. L’operazione è gestista dai ricercatori dell'Istituto di scienze polari (CNR-ISP) di Bologna con il supporto della Base Dirigibile Italia e della ditta Communication Technology di Cesena.
Comunicato stampa CNR - Federico Giglio (CNR-ISP)
• ISP-Newsletter n.9 Settembre/September 2023 - (Ita - Eng)
In questo numero: In primo piano: L’Istituto di Scienze Polari al Polo Nord geografico con il progetto ELENO (ELENO Team). Resoconti: CNR-ISP alla IV Ross Sea conference. Qui Dirigibile Italia: Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza a D.I. (Tenente Colonnello Alessandro Alberioli e Maresciallo Nicola Zarbo), Ritorno a NyA (Tessa Viglezio). Ricerca in evidenza: Artico incontaminato? SEGNALI dal ghiaccio (Luisa Patrolecco e Andrea Spolaor), I laghi subglaciali: mondi alieni sulla Terra (Clara Turetta e Elena Barbaro). Giovani scienziati polari (Giuditta Celli, Claudia Frangipani, Giulia Genuzio, Giulia Vitale, Azzurra Spagnesi). Cartoline dal campo. Bibliografia ISP (Gennaio-Giugno 2023).
In this issue: Under the spotlight: The Italian Institute of Polar Sciences at the geographic North Pole with the ELENO project (ELENO Team). Report: CNR-ISP at the IV Ross Sea conference. News from Dirigibile Italia: The Alpine Rescue Service of the Guardia di Finanza (Tenente Colonnello Alessandro Alberioli and Maresciallo Nicola Zarbo), Back to NyA (Tessa Viglezio). Research Highlights: Pristine Arctic? SIGNALS from the ice (Luisa Patrolecco and Andrea Spolaor), The subglacial lakes: alien worlds on Earth (Clara Turetta and Elena Barbaro). Polar Early Career Scientists (Giuditta Celli, Claudia Frangipani, Giulia Genuzio, Giulia Vitale, Azzurra Spagnesi. Postcards from the field. ISP Bibliography (January-June 2023).
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18 Settembre 2023
Nell’ambito del progetto ELENO, vincitore di una call internazionale, i ricercatori del CNR-ISP hanno effettuato campionamenti per studi di idrografia, ciclo del carbonio, presenza di inquinanti quali micro e nanoplastiche. La missione, la prima italiana a essere stata realizzata fino ai 90 gradi a Nord, si è conclusa da pochi giorni e ci dirà molto sullo stato di salute di questo delicato ecosistema. Obiettivo del progetto ELENO, effettuare nell’Oceano artico campionamenti per studi su idrografia, ciclo del carbonio, presenza di inquinanti quali micro e nanoplastiche. Alla spedizione hanno partecipato Carlo Barbante, direttore CNR-ISP; Maurizio Azzaro, coordinatore del progetto e responsabile della sede CNR-ISP di Messina; Francesco Filiciotto, ricercatore CNR-ISP e Alessandro Ciro Rappazzo, tecnico CNR-ISP. Comunicato stampa CNR
Nell’ambito della collaborazione tra Consiglio nazionale delle ricerche e Guardia di Finanza, due militari del Soccorso alpino raggiungeranno nei prossimi giorni la stazione di ricerca del Cnr Dirigibile Italia, nell’arcipelago delle Svalbard, in Norvegia, per garantire maggiore sicurezza a favore degli scienziati che quotidianamente operano in ambienti così estremi.
Disciplina delle procedure per la presentazione di proposte di progetti di ricerche specifiche rivolte ad approfondire le conoscenze in Artico
Scarica Bando dal sito URP CNR - prot. CNR n. 189285/2023 del 20/06/2023
La composizione e sottomissione delle domande sarà possibile a partire dal 1° luglio 2023 sul portale https://calls.cnr.it
Programma di Ricerche in Artico
• ISP-Newsletter n.8 Giugno/June 2023
In memoria di/In memory of ANGELO VIOLA (1955-2023) - Ita/Eng
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Il 15 maggio 2023 la Presidente Maria Chiara Carrozza è stata ospite dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Durante la visita, la Presidente ha dedicato del tempo alla visita dei laboratori della sede di ISP di Mestre e al confronto e dialogo con i ricercatori presenti.
L'importanza della ricerca polare e l'impegno del CNR per alzare sempre di più la qualità della ricerca in Artico e in Antartide i temi toccati dalla Presidente.
12 Maggio 2023
Il mercurio, inquinante globale estremamente tossico per salute e ambiente, è al centro di un nuovo studio a guida italiana appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature Geoscience. Condotto dall’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con il CNR-ISP e altri partner internazionali, l'articolo mostra come i livelli di mercurio in Artico siano fortemente influenzati dal cambiamento climatico. I ricercatori hanno osservato, analizzando una carota estratta in Groenlandia nel contesto del progetto EastGRIP (East GReenland Ice core Project), la dinamica del mercurio tra 9.000 e 16.000 anni fa, durante la transizione tra l’ultimo periodo glaciale e l’attuale periodo climatico, l’Olocene. Secondo il lavoro, la fusione del ghiaccio marino a seguito dell’aumento di temperature durante l’ultima transizione glaciale-interglaciale ha causato un rilascio più elevato di mercurio in atmosfera. Inoltre, la sostituzione del ghiaccio marino pluriannuale con quello stagionale, favorisce complesse reazioni chimiche che promuovono la deposizione di questo elemento nelle regioni polari. Comunicato stampa CNR - DOI:10.1038/s41561-023-01172-9 - Andrea Spolaor (CNR-ISP)
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide
CNR-ISP
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Institute of Polar Sciences
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