22 Maggio 2024
Uno studio condotto dai ricercatori dell’ISP è stato recentemente pubblicato sulla rivista Annals of Glaciology, edita dalla International Glaciological Society (IGS). In collaborazione con ENEA, sono stati utilizzati dei droni per mappare la presenza di crioconite sulla piattaforma Hells Gate in Antartide Orientale. Lo studio fa parte del progetto BioGeoAlbedo, finanziato dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e coordinato da ISP. La crioconite è un sedimento scuro costituito di materiale organico e inorganico che si accumula sulla superficie dei ghiacciai di tutto il mondo, ma che non era mai stato documentato in questa zona dell’Antartide. I ricercatori hanno utilizzato metodi di intelligenza artificiale per mappare in automatico ~33,000 cryoconite holes a partire da immagini raccolte da drone. I cryoconite holes sono delle pozzette circolari, di diametro variabile da 20cm a 1m, formate dal sedimento di crioconite. Questi cryoconite holes rappresentano un vero e proprio hotspot di biodiversità sulla superficie dei ghiacciai, poiché sono in grado di ospitare diversi organismi di tipo microbico. La crioconite è un sedimento scuro che tende ad annerire la superficie dei ghiacciai diminuendo così la loro albedo, ovvero la capacità di riflettere la luce solare. Per questo motivo i ricercatori hanno utilizzato dati di spettroscopia di campo per stimare quanta radiazione solare rimane intrappolata in queste strutture presenti sul ghiaccio e quanto contribuisca ad alterare il bilancio radiativo superficiale del ghiaccio.
Biagio Di Mauro e Giacomo Traversa (CNR-ISP) - DOI: /10.1017/aog.2024.20
Immagine - Figura. (a) Modello idealizzato del cryoconite-hole (CH); (b) foto di una crioconite scattata il 13 dicembre 2022 sulla piattaforma Hells Gate; (c) esempio di riflettanza della crioconite e del blue ice; (d) vista grandangolare di campo di blue ice in cui sono presenti diversi CH (foto scattata il 13 dicembre 2022 Crediti:Giacomo Traversa @PNRA)