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Il personale della 20a campagna invernale PNRA a Concordia (Credits: ©PNRA)

6 Febbraio 2024

Prende il via presso la base italo-francese Concordia la 20a campagna invernale del PNRA, mentre a Baia Terra Nova chiude la stazione Mario Zucchelli, dove si è svolta la 39a campagna estiva che proseguirà fino a inizio marzo sulla rompighiaccio Laura Bassi. I dati raccolti nel corso della campagna estiva saranno elaborati e analizzati nei laboratori di diversi enti di ricerca e università italiane. Nel corso di questa 39a campagna estiva abbiamo visto in azione 31 progetti di ricerca dai quali ci aspettiamo di ricavare rilevanti dati scientifici nel campo delle scienze dell’atmosfera, della geologia, paleoclimatologia, biologia, oceanografia e astronomia, afferma Carlo Barbante, direttore CNR-ISP.   Comunicato stampa CNR   

Completata la terza stagione del progetto di ricerca internazionale Beyond EPICA - Oldest Ice, finanziato dalla Commissione Europea con 11 milioni di euro e coordinato dall'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP), che si propone di ottenere dati sull'evoluzione delle temperature, sulla composizione dell'atmosfera e sul ciclo del carbonio, tornando indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni attraverso l'analisi di una carota di ghiaccio estratta dalle profondità della calotta antartica. Il team ha lavorato giorno e notte, raggiungendo una profondità di 1836,18 metri alla fine di questa campagna 23/24. Parallelamente alle attività di perforazione, nella nuova trincea scientifica a Little Dome C sono stati processati in questa stagione quasi 1367 m di carote di ghiaccio, che sono state inviate alla Stazione Mario Zucchelli per raggiungere l'Europa.  Comunicato stampa CNR
(Foto: Team Beyond Epica 2023-2024 - Credits: Beyond EPICA©PNRA/IPEV) 

La nave Laura Bassi in Antartide ©PNRA (Autore: Manuel Bensi - Foto di archivio)

9 Gennaio 2024

La nave italiana partecipa alla 39° campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Navigherà due mesi, circumnavigando l’intero Mare di Ross. La nave Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, quest’anno svolgerà un’unica rotazione dalla Nuova Zelanda all’Antartide, con a bordo 39 persone coinvolte come personale di ricerca e un equipaggio navigante di 23 membri. 
La rompighiaccio trasporterà due refrigeratori contenenti le carote di ghiaccio estratte nel contesto del progetto internazionale Beyond EPICA, coordinato da Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR (CNR-ISP). Il progetto mira, proprio attraverso l’analisi del ghiaccio antartico, a ricostruire la storia climatica della Terra andando indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni, per rivelare informazioni sulla temperatura e sulla concentrazione di gas serra nell’atmosfera.
Comunicato stampa CNR

Attività di campionamento di neve a Ny-Ålesund, Isole Svalbard (Crediti: F. Scoto, Cnr - Unive)

21 Dicembre 2023

Ritrovate tracce di creme solari al Polo Nord, sui ghiacciai dell’arcipelago delle Svalbard. Si depositano soprattutto in inverno, quando sull’Artico cala la notte. A misurarne la concentrazione e spiegarne l’origine è uno studio condotto da ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISP), in collaborazione con l’Università delle Svalbard. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Science of the Total Environment.
Comunicato stampa CNR 

DOI: 10.1016/j.scitotenv.2023.168401  - Andrea Spolaor (CNR-ISP)

Immagine - (Attività di campionamento di neve a Ny-Ålesund, Isole Svalbard - Crediti: F.Scoto, CNR - Unive)

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ISP-NEWSLETTER


• ISP-Newsletter n.10  Dicembre/December 2023 - (Ita - Eng)

In questo numero: In primo piano: Concluso il One Planet Polar Summit (Carlo Barbante). Resoconti: Attività del Gruppo di Relazioni Internazionali (Nicoletta Ademollo e GdL Relazioni Internazionali). Qui Dirigibile Italia: Come ogni anno … (Mauro Mazzola). Ricerca in evidenza: Il progetto Ice Memory sul Monte Rosa: un nuovo carotaggio profondo sul Colle del Lys (Giulio Cozzi). La Curva di Keeling della CO2 nel Cenozoico (Paolo Montagna). Giovani scienziati polari (Giuditta Celli, Delia Segato). Cartoline dal campo. Eventi.

In this issue: Under the spotlight: Conclusions of the One Planet Polar Summit (Carlo Barbante). Report: CNR-ISP International Relations Group’s activities (Nicoletta Ademollo and Working Group on International Cooperation). News from Dirigibile Italia: As every year … (Mauro Mazzola). Research Highlights: The Ice Memory project on Monte Rosa: new deep core drilling on Colle del Lys (Giulio Cozzi). The Keeling Curve of CO2 in the Cenozoic (Paolo Montagna). Polar Early Career Scientists (Giuditta Celli, Delia Segato). Postcards from the field. Upcoming events This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Calendario ISP 2024 formato A3
Calendario ISP 2024 formato A4 (38MB)
• Cartoline di Auguri 2023 (Area intranet - utilità)

Ricostruzione della CO2 atmosferica negli ultimi 66 milioni di anni

11 Dicembre 2023

Un recente studio internazionale, che ha coinvolto l'Italia attraverso l'Istituto di Scienze Polari del CNR, e pubblicato su Science, ha ricostruito le fluttuazioni della CO2 atmosferica nell'arco degli ultimi 66 milioni di anni. In questo progetto durato sette anni, i ricercatori hanno analizzato vari record geologici, selezionando i dati più attendibili, stimando le incertezze e affinando i modelli cronologici. I risultati dello studio indicano una chiara relazione tra i livelli di CO2 e l’aumento della temperatura media globale terrestre. Si è scoperto che un raddoppio della CO2 atmosferica potrebbe innalzare la temperatura media del pianeta di 5-8 °C, un incremento notevolmente superiore a quanto previsto in precedenza e che il livello attuale di CO2 nell’atmosfera, pari a 420 ppm e principalmente causato dall’azione dell’uomo, non è stato mai raggiunto negli ultimi 14 milioni di anni. Approfondimento - DOI: 10.1126/science.adi5177  - Paolo Montagna (CNR-ISP) Immagine - (Ricostruzione della CO2 atmosferica negli ultimi 66 milioni di anni, ottenuta dall'analisi delle carote di ghiaccio, dei suoli antichi e dei sedimenti oceanici - Credits: Science)

Joint Research Unit EMSO Italia Il primo dicembre 2023 si è svolto a Bologna, presso l’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP), il Workshop organizzato dalla Joint Research Unit (JRU) EMSO Italia. Ricercatori del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente e del CNR-ISP hanno partecipato alla giornata MARE PROFONDO | Gli obiettivi del gruppo di ricerca nazionale EMSO Italia; tra i temi: ottimizzazione e condivisione delle risorse, sviluppo tecnologico coordinato tra Enti di ricerca nazionali e formazione di giovani ricercatori, tecnici e professionisti. Comunicato stampa INGV

Laboratorio Piramide con neve (Mt Everest, Nepal). Crediti: Franco Salerno, CNR-ISP

5 Dicembre 2023

Un team di ricerca internazionale guidato dall’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) e dall’Istituto di ricerca sulle acque (CNR-IRSA) ha scoperto un fenomeno sorprendente: l'aumento delle temperature globali ha portato i ghiacciai dell'Himalaya a raffreddare sempre più l'aria a contatto con la superficie ghiacciata, mitigando a livello locale le temperature. Lo studio, realizzato in collaborazione con l'Institute of Science and Technology Austria, è stato appena pubblicato su Nature Geoscience e spiega come tale raffreddamento, riscontrato in tutta la catena himalayana, potrebbe preservare il permafrost e gli ecosistemi d’alta quota.
Comunicato stampa CNR

Immagine - (Laboratorio Piramide con neve - Mt Everest, Nepal. Crediti: Franco Salerno, CNR-ISP)

Frozen grounds permafrost in the Arctic

30 Novembre 2023

Un nuovo atlante di tutto il permafrost presente nella zona artica, sopra e sotto il livello del mare. È il risultato del progetto Nunataryuk, finanziato dall’UE, al quale partecipano 26 istituzioni provenienti da 14 nazioni diverse. Coordinato dall’Alfred Wegener Institute (AWI), vede un contributo rilevante dell’Istituto di scienze polari del CNR per quanto riguarda l’analisi dei contaminanti organici presenti in ambiente artico.
Nell’area artica il disgelo è quattro volte superiore a quello che avviene in altre aree del Mondo. Il permafrost ospita anche contaminanti e agenti patogeni congelati che possono essere rilasciati con l'aumento delle temperature, presentando potenziali rischi per la salute degli abitanti della regione, e più in generale di tutti gli organismi viventi dell’area. Le temperature più alte stanno lasciando il segno, con il disgelo del permafrost che causa l’erosione delle coste, l’alterazione degli ecosistemi, danni alle infrastrutture e un impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza della popolazione residente, spiega Carlo Barbante, direttore del CNR-ISP.
Nota stampa CNR

Immagine - (Frozen grounds permafrost in the Arctic)

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