The 3rd International conference on the Ecosystem Approach to Management in Arctic Large Marine Ecosystems
Ecosystem Based Management in a Rapidly Warming Arctic
Sharing experiences and challenges
Dove: CNR-ISP Sede Messina
Tipologia: Tirocinio di formazione e orientamento
Convenzione tra ISP e l'università di Messina per attività di formazione e orientamento
Dottoranda in Scienze Polari presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con sede a Roma. Ha conseguito la laurea triennale presso la facoltà di Fisica all’università di Torino e la laurea magistrale in Fisica del Sistema Meteoclimatico presso l’università di Torino. Nel lavoro di tesi magistrale ha analizzato il ciclone Apollo durante la sua fase di transizione a MEDIterranean hurricane (MEDICANE) tra il 26 e il 29 Ottobre 2021 utilizzando il modello meteorologico WRF.
Attualmente si occupa di Remote Sensing nelle regioni polari, in particolare con confronti di misure da terra e da satellite presso il Thule High Arctic Atmospheric Observatory (THAAO) in Groenlandia.
21 Dicembre 2023
Ritrovate tracce di creme solari al Polo Nord, sui ghiacciai dell’arcipelago delle Svalbard. Si depositano soprattutto in inverno, quando sull’Artico cala la notte. A misurarne la concentrazione e spiegarne l’origine è uno studio condotto da ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISP), in collaborazione con l’Università delle Svalbard. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Science of the Total Environment.
Comunicato stampa CNR
DOI: 10.1016/j.scitotenv.2023.168401 - Andrea Spolaor (CNR-ISP)
Immagine - (Attività di campionamento di neve a Ny-Ålesund, Isole Svalbard - Crediti: F.Scoto, CNR - Unive)
21 Dicembre 2023
Ritrovate tracce di creme solari al Polo Nord, sui ghiacciai dell’arcipelago delle Svalbard. Si depositano soprattutto in inverno, quando sull’Artico cala la notte. A misurarne la concentrazione e spiegarne l’origine è uno studio condotto da ricercatrici e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISP), in collaborazione con l’Università delle Svalbard. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Science of the Total Environment.
Comunicato stampa CNR
DOI: 10.1016/j.scitotenv.2023.168401 - Andrea Spolaor (CNR-ISP)
Immagine - (Attività di campionamento di neve a Ny-Ålesund, Isole Svalbard - Crediti: F.Scoto, CNR - Unive)
30 Maggio 2022
Le temperature sempre più elevate rappresentano una delle cause dell'incidente avvenuto sul massiccio del Gran Combin
(Renato Colucci e Jacopo Gabrieli - CNR-ISP)
SIOS offers a training course on how to effectively use hyperspectral remote sensing data acquired from satellites, from airborne campaigns and from the ground, and their associated tools and software in the context of research in Svalbard. General course information
Photo: CNR-ISP and IUSS under ASI License; Original PRISMA Product - © ASI - (2020). All rights reserved.
This autumn, SIOS will offer a training course on how to effectively use remote sensing data acquired from satellites, from the air or from the ground, and their associated tools and software in the context of terrestrial research in Svalbard. The course is intended for field scientists, Ph.D. students and technicians with no or little experience with remote sensing techniques. The training will be delivered by remote sensing experts from SIOS member institutions, international teachers and potential virtual talks from ESA experts.
Application deadline: 7 June 2020
SIOS Web page
Laurea magistrale in Scienze della Natura (Università degli Studi di Milano), dottorando di ricerca in Scienze e Tecnologie Ambientali, Geologiche e Polari (Università degli Studi di Siena) cofinanziato dal Museo Nazionale dell’Antartide (MNA). Posizione attuale: assegnista di ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR (CNR-ISP) sede di Milano.
Attualmente la sua ricerca riguarda l’utilizzo di immagini satellitari per la stima delle proprietà ottiche e termiche dei ghiacciai ai margini della calotta Antartica nell’ambito del Progetto PNRA18 Bio-Geo Albedo feedback ai margini della calotta polare antartica. Precedentemente le ricerche hanno riguardato l’analisi tramite telerilevamento delle aree di ablazione in Antartide, ovvero di wind crust e blue ice, con particolare attenzione ai campi di megadune di neve sul plateau antartico. Ha partecipato a due corsi per dottorandi presso la University Centre in Svalbard (NO) con cui ha preso parte ad una campagna nell’isola Nordaustlandet. Come visiting PhD Student, ha trascorso un periodo presso il Finnish Meteorological Institue di Helsinki (FIN) e in qualità di tutor ha svolto circa 200 ore di laboratorio (triennale e magistrale) di Cartografia e Sistemi Informativi Territoriali presso l’Università degli Studi di Milano. Autore di sette pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
Visione strategica, multidisciplinarità e interdisciplinarità indirizzate alla ricerca in ambienti estremi: queste le parole che guidano da tre anni l’Istituto di Scienze Polari, la sua missione e i suoi ricercatori. Quattro sedi principali sul territorio italiano, che raccolgono ricercatori e ricercatrici provenienti da ambiti di ricerca diversi.
Intensa attività di ricerca nelle regioni polari in Artico a Ny-Ålesund (Isole Svalbard) e in Antartide a Mario Zucchelli e Concordia. Collaborazioni con università, istituzioni, centri di ricerca, nazionali ed internazionali legami che rendono più forte e attivo l’Istituto. Cooperazione internazionale, che vede la presenza dei ricercatori dell’istituto in diversi organismi e tavoli di discussioni in importanti ambiti che si occupano di ricerca polare.
Per festeggiare questo compleanno di ISP, un ringraziamento va a tutte le ricercatrici e ricercatori, che nelle diverse forme contrattuali contribuiscono quotidianamente allo sviluppo delle conoscenza in ambito polare. Un prezioso ringraziamento va al personale amministrativo e tecnico che quotidianamente rende possibile con serietà, impegno e abnegazione lo svolgimento delle attività dell’Istituto costituendo un punto di riferimento per tutta la comunità.
Laurea in Scienze Geologiche (Università di Padova).
Posizione attuale: Ricercatore presso Istituto di Scienze Polari del CNR, Venezia.
In precedenza: Ricercatore presso Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali – CNR; borsa di studio presso Università Ca’ Foscari di Venezia; assegnista di ricerca presso “Institut de Biogeochimie Marine” - ENS – CNRS, France.
Si occupa di elementi in traccia in matrici reali (acque, particolato, sedimenti, aerosol, neve e ghiaccio) mediante spettrometria di massa a settore magnetico (ICP-SFMS) e a quadrupolo (CRC-ICP-MS); isotopi stabili (δD, δ13C, δ15N, δ18O) in acqua marina, neve/ghiaccio suoli e sedimenti mediante spettrometro di massa (IRMS). Caratterizzazione geochimica di masse d’acqua oceaniche; uso di terre rare come traccianti geochimici in sistemi naturali: in neve e ghiaccio per ricostruzioni paleoclimatiche, in aerosol come traccianti di aree sorgente. Valutazione chemiometrica dei dati.
Progetti di ricerca:
- Horizon2020: “Beyond Epica (2019-2025) - Beyond EPICA Oldest Ice Core: 1,5 Myr of greenhouse gas – climate feedbacks” – Ricercatore e membro del Management Support Team;
- PNRA (2017-2020): “EvASIon - Mercer and Whillans lakes: Evolution of hydrologically Active Subglacial environments” – Project Leader;
- PNRA (2012-2014): CaBiLA- Geochemical characterization of antarctic subglacial lakes) – Project Leader;
- Progetto Premiale ARCA: Arctic - present Climatic change and pAst extreme events;
- Regione Veneto: Q-ALiVe - Quality of Venetian Littoral Environment – Project Leader;
- PRIN15 (2017-2020): RESACC - Risposte di ecosistemi sensibili alpini ai cambiamenti climatici;
- PRIN09 (2012-2013): Arctica, referente per WP4.
Ha partecipato a campagne oceanografiche anche in regioni polari (2001 R/V Italica; 2005-2006 R/V Italica: responsabile di progetto). L’attività di ricerca è comprovata da più di 60 articoli su riviste internazionali (peer review) e 160 abstracts di comunicazioni/poster a congresso.
Profilo CNR People
Scopus - Author ID: 6602486850 http://orcid.org/0000-0003-3130-2901 WoS Researcher ID: O-2849-2015 Research Gate: Clara Turetta
Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Ambientali (Università Ca' Foscari di Venezia) e successivamente la laurea magistrale in Scienze Ambientali seguendo il curriculum Monitoraggio e Risanamento dell'ambiente (Università Ca' Foscari di Venezia). Attualmente ha una posizione come assegnista di ricerca presso l'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) situato a Marghera (VE). Il progetto di ricerca che sta seguendo appartiene al programma Horizon-CL6-2023 INNOVATIVE COMMUNITY ENGAGEMENT FOR BUILDING EFFECTIVE RESILIENCE AND ARCTIC OCEAN POLLUTION-CONTROL GOVERNANCE IN THE CONTEXT OF CLIMATE CHANGE (ICEBERG) per l'indagine di inquinanti organici POPs e microplastiche all'interno delle matrici neve-oceano.
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide
CNR-ISP
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Scienze Polari
c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)
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