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The third EU-PolarNet 2 Call for Services is now open! With the call, EU-PolarNet 2 asks to formulate activities related to research needs of the European Polar Research Programme.

A kind of seed money will be offered to support the preparation, planning or development of new ideas and lines of research, (e.g. workshops, desk studies or travels).

Applications must be received by 20th of December 2022 – 14:00 CEST.

The EU-PolarNet 2 Call for Services is open for submissions until 20 May 2022.

EU-PolarNet 2 seeks support from the European Polar Community to develop ideas for concrete research activities. For this purpose, EU-PolarNet 2 will open Calls for Services for all six research needs of the European Polar Research Programme.

Check out the details 

This EU-PolarNet 2 White Paper provides more than 80 actionable policy-level recommendations within seven pillars, to strengthen international collaboration in polar observation and facilitate transfer of knowledge between the Arctic and the Antarctic. The recommendations seek to consolidate existing initiatives, integrate infrastructures and funding mechanisms to enhance collective comprehension of polar environmental changes. Collaboration between EU (European Union) Member States and non-EU Arctic and Antarctic countries is recommended to address climate change threats and to encourage unity among nations in polar observation. DOI:/10.5281/zenodo.10929817

The side event will start the Joint Action on Polar Research. The workshop shall identify challenges, best practices, and next steps for implementing cross border access to polar research facilities and infrastructure.  MORE INFO

 

EU-PolarNet 2 will arrange an on-line workshop on 7th June 2022 at 13-18 CEST, aiming to facilitate better alignment of observing system efforts in the Arctic and Antarctic, and to create actionable policy-level recommendations to accelerate the development of an integrated polar observing system.

The annual Open Science Day on the 13th of February, themed Science at the boundaries: Addressing the brink of the social-ecological and climatic tipping points of marine ecosystems. Welcomes scientists, experts, and stakeholders to participate in designated sessions.
 
 

Title: Laghi Mercer e Whillans: Evoluzione di un Ambiente Subglaciale Idrologicamente attivo
Acronym: EvASIon
Principal Investigator ISP: Clara Turetta
Funding: Ministero Università e Ricerca - Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (MUR-PNRA)
Period of activity: 2018 - 2020

ghiacciai alpini

16 Dicembre 2020

Un team internazionale composto da ricercatori dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp), Aberystwyth University in Galles (UK), International Center for Theoretical Physics (Ictp) e Dipartimento di matematica e geoscienze dell’Università di Trieste ha pubblicato una ricerca sulla rivista scientifica internazionale Climate Dynamics sull’evoluzione della linea di equilibrio di tutti i circa quattromila ghiacciai delle Alpi su un arco temporale di 200 anni, dal 1901 al 2100. La ELA (Equilibrium-Line Altitude), così si chiama la linea di equilibrio dei ghiacciai, dipende strettamente dai parametri climatici (temperature estive e precipitazioni invernali) e identifica la quota che separa la zona di accumulo di un ghiacciaio, quella cioè che alla fine dell’estate preserva parte della neve caduta nel corso dell’inverno precedente, e la zona di ablazione, dove invece la neve invernale sparisce completamente a causa del caldo estivo e riduce così anche il ghiaccio più antico.

Comunicato stampa CNR

22 Settembre 2022

In un articolo appena pubblicato on-line sulla rivista scientifica internazionale Geomorphology, Andrea Securo e Renato R. Colucci (CNR-ISP) hanno sfruttato i vantaggi offerti dalla tecnologia LiDAR per monitorare le variazioni di 75 depositi di neve e ghiaccio nel Massiccio del Monte Canin, Alpi Giulie, tra il 2006 ed il 2018. La ricerca è svolta all’interno del progetto CryoKarst.

Nella foto: Colucci R.R., Basso Bondini M., Del Gobbo C. e alcuni tirocinanti dell’Università degli Studi di Trieste dopo una giornata di rilievi sul campo. Foto di A. Securo

In un articolo appena pubblicato on-line sulla rivista scientifica internazionale Geomorphology, Andrea Securo e Renato R. Colucci (CNR-ISP) hanno sfruttato i vantaggi offerti dalla tecnologia LiDAR per monitorare le variazioni di 75 depositi di neve e ghiaccio nel Massiccio del Monte Canin, Alpi Giulie, tra il 2006 ed il 2018. La ricerca è svolta all’interno del progetto CryoKarst.

Nella foto: Colucci R.R., Basso Bondini M., Del Gobbo C. e alcuni tirocinanti dell’Università degli Studi di Trieste dopo una giornata di rilievi sul campo. Foto di A. Securo

Approfondimento

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