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Special issue in Microorganisms Call for Papers: Special issue in Microorganisms (MDPI; Impact Factor 4.1) on Insights into the Microbial Ecology of Extreme Freshwater Systems

Lo Special Issue ha lo scopo di approfondire aspetti quali la biodiversità e i ruoli ecologici dei microrganismi che vivono in ambienti estremi di acqua dolce. Si invita la sottomissione di lavori scientifici su: diversità e struttura delle comunità microbiche, interazioni microbiche e ruoli nel ciclo dei nutrienti e nella decomposizione della materia organica, risposte delle comunità microbiche ai cambiamenti e ai disturbi ambientali, ruolo dei microrganismi nella resilienza e nel ripristino dell'ecosistema, progressi nelle tecniche molecolari per lo studio delle comunità microbiche.

MANUSCRIPT SUBMISSION DEADLINE: August 31, 2025
Guest Editors: Angelina Lo Giudice (CNR-ISP), Maria Papale (CNR-ISP), Carmen Rizzo (SZN) 

The aim of the Special Issue is to delve deeper into the biodiversity and ecological roles of microbes living in extreme freshwater environments. The submission of original research articles, reviews, and perspectives on: microbial diversity and community structure, microbial interactions and roles in nutrient cycling and organic matter decomposition, responses of microbial communities to environmental changes and disturbances, role of microorganisms in ecosystem resilience and restoration, advances in molecular techniques for studying microbial communities.

Opportunità di partecipazione alla IODP Exp. 403 Eastern Fram Strait Paleo-Archive (4 giugno - 2 agosto 2024).
ECORD ha aperto le selezioni del team scientifico per la partecipazione alla IODP Expedition 403 Eastern Fram Strait Paleo-Archive, a bordo della JOIDES Resolution.  La presente opportunità è rivolta a ricercatori - early career e senior.

SCADENZA presentazione delle domande 1° marzo 2023

INFORMATIONAL WEBINAR: 14 February 2023, h 17:00-18:00 CET, registration link

Tutti i dettagli sul sito IODP-ITALIA

The Youth4Ocean Forum is calling young people to submit projects linked to the Arctic Ocean.

The #Youth4Ocean Forum is launching a new call for project proposals, designed to promote the ideas of young change-makers! All across Europe, we are looking for young people who have developed or would like to develop a project to protect the Arctic Ocean, and who are keen to become "Young Ocean Advocates". 

The deadline for submission is 15th March 2022 - More info  

7 Febbraio 2022

Gli effetti a cascata del cambiamento climatico sugli ecosistemi dei laghi artici sono stati messi in evidenza da un nuovo studio multidisciplinare che vede coinvolti CNR-ISP, CNR-IRSA e il gruppo di Ecologia Trofica del Dip. di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma. Il lavoro - Climate-related drivers of nutrient inputs and food web structure in shallow Arctic lake ecosystems, pubblicato su Scientific Reports, mette in relazione la struttura della rete trofica e gli apporti di nutrienti in prossimità dei laghi della Brogger Peninsula (Svalbard) con l’estensione e la stagionalità della copertura nevosa e della biomassa vegetale, parametri questi derivati dall’analisi multitemporale di immagini satellitari. I risultati dello studio evidenziano le relazioni tra componente biotica e abiotica degli ecosistemi lacustri e come il riscaldamento del clima in Artico stia influenzando l'aumento del numero di oche migratorie e l’espansione del loro dell'areale. Tali processi potrebbero comportare un aumento del carico di nutrienti in questi ecosistemi, con conseguenze sulla loro produttività e sui tassi di rilascio di carbonio in atmosfera. Comunicato CNR - DOI: 10.1038/s41598-022-06136-4 - Rosamaria Salvatori (CNR-ISP)

7 Febbraio 2022

Gli effetti a cascata del cambiamento climatico sugli ecosistemi dei laghi artici sono stati messi in evidenza da un nuovo studio multidisciplinare che vede coinvolti CNR-ISP, CNR-IRSA e il gruppo di Ecologia Trofica del Dip. di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma. Il lavoro - Climate-related drivers of nutrient inputs and food web structure in shallow Arctic lake ecosystems, pubblicato su Scientific Reports, mette in relazione la struttura della rete trofica e gli apporti di nutrienti in prossimità dei laghi della Brogger Peninsula (Svalbard) con l’estensione e la stagionalità della copertura nevosa e della biomassa vegetale, parametri questi derivati dall’analisi multitemporale di immagini satellitari. I risultati dello studio evidenziano le relazioni tra componente biotica e abiotica degli ecosistemi lacustri e come il riscaldamento del clima in Artico stia influenzando l'aumento del numero di oche migratorie e l’espansione del loro dell'areale. Tali processi potrebbero comportare un aumento del carico di nutrienti in questi ecosistemi, con conseguenze sulla loro produttività e sui tassi di rilascio di carbonio in atmosfera. Comunicato CNR - DOI: 10.1038/s41598-022-06136-4 - Rosamaria Salvatori (CNR-ISP)

25 Ottobre 2022

Uno nuovo studio pubblicato su PNAS e condotto da due istituti di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC e CNR-ISP), in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, l’Università di Padova e con diversi istituti internazionali (AWI, CIC, CSIC, PSI), ha ricostruito, ad alta risoluzione temporale, l’evoluzione della copertura di ghiaccio marino nella regione sub-polare compresa tra la Baia di Baffin e il Mare del Labrador, prendendo in esame una serie di oscillazioni repentine del clima avvenute tra 36 e 44 mila anni fa. I risultati mostrano come, fra le regioni sub-polari della Baia di Baffin e del Mare di Labrador, il tempo di reazione del ghiaccio marino, in seguito a un brusco aumento delle temperature in Groenlandia, sia quasi sincrono, istantaneo o avvenga nel giro di una decade, passando da una spessa copertura pluriennale persistente a condizioni di mare aperto e ghiaccio stagionale spiega Federico Scoto. Comunicato stampa CNR 

DOI:10.1073/pnas.2203468119 - Foto di una carota di ghiaccio (credits: Antje Fitzner)

Uno nuovo studio pubblicato su PNAS e condotto da due istituti di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC e CNR-ISP), in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, l’Università di Padova e con diversi istituti internazionali (AWI, CIC, CSIC, PSI), ha ricostruito, ad alta risoluzione temporale, l’evoluzione della copertura di ghiaccio marino nella regione sub-polare compresa tra la Baia di Baffin e il Mare del Labrador, prendendo in esame una serie di oscillazioni repentine del clima avvenute tra 36 e 44 mila anni fa. I risultati mostrano come, fra le regioni sub-polari della Baia di Baffin e del Mare di Labrador, il tempo di reazione del ghiaccio marino, in seguito a un brusco aumento delle temperature in Groenlandia, sia quasi sincrono, istantaneo o avvenga nel giro di una decade, passando da una spessa copertura pluriennale persistente a condizioni di mare aperto e ghiaccio stagionale spiega Federico Scoto. Comunicato stampa CNR 

DOI:10.1073/pnas.2203468119 - Foto di una carota di ghiaccio (credits: Antje Fitzner)

Attività di campionamento sul sito di studio dell'Holthedalfonna Crediti: Marco Barretta, RiSE

14 Febbraio 2024

Lo scioglimento causato dal riscaldamento globale sta deteriorando rapidamente il segnale climatico contenuto nei ghiacciai delle isole Svalbard. Questo è quanto scoperto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da CNR-ISP e dall’Università Ca’ Foscari Venezia. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista The Cryosphere.
Comunicato stampa CNR
Andrea Spolaor (CNR-ISP)  

DOI:/10.5194/tc-18-307-2024  Immagine - (Attività di campionamento sul sito di studio dell'Holthedalfonna Crediti: Marco Barretta, RiSE)

Attività di campionamento sul sito di studio dell'Holthedalfonna Crediti: Marco Barretta, RiSE

14 Febbraio 2024

Lo scioglimento causato dal riscaldamento globale sta deteriorando rapidamente il segnale climatico contenuto nei ghiacciai delle isole Svalbard. Questo è quanto scoperto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da CNR-ISP e dall’Università Ca’ Foscari Venezia. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista The Cryosphere.
Comunicato stampa CNR
Andrea Spolaor (CNR-ISP)  

https://doi.org/10.5194/tc-18-307-2024  Immagine - (Attività di campionamento sul sito di studio dell'Holthedalfonna Crediti: Marco Barretta, RiSE)

N/R Laura Bassi

14 Settembre 2021

Conclusa la campagna della nave rompighiaccio N/R Laura Bassi. La nave, di proprietà dell’OGS, ha svolto operazioni di posa e manutenzione di strumentazione oceanografica nelle acque delle Isole Svalbard. Sono stati coinvolti circa 40 ricercatori di OGS e CNR. Geofisica e oceanografia sono al centro delle attività dei tre grandi progetti della missione, coordinati rispettivamente da Renata Lucchi (OGS), Maurizio Azzaro (CNR-ISP) e da Laura Ghigliotti (CNR-IAS), finanziati dal PRA (Programma di Ricerca in Artico).

Comunicato CNR   -   Dettagli sulla missione scientifica

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ministero Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide

logo pnra trasparente piccolo logo  PRA

   CNR-ISP
   Consiglio Nazionale delle Ricerche
   Istituto di Scienze Polari
   c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)

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