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Lupi Angelo Le attività principali di Angelo Lupi sono state indirizzate nello studio delle proprietà ottiche dell'atmosfera, delle interazioni tra la radiazione ultravioletta, visibile e infrarossa con i componenti atmosferici; i suoi interessi di ricerca pertanto si sono rivolti:
a) all'impatto che gli aerosol, i gas in traccia e le nuvole esercitano sul bilancio delle radiazioni del sistema Terra-atmosfera, concentrandosi in particolare sulla valutazione degli effetti radiativi diretti prodotti dall'aerosol,
b) sulla valutazione del bilancio di radiazione nelle aree polari,
c) sul ruolo che hanno gli aerosol e le nubi in queste regioni particolarmente sensibili.
L'attività scientifica è stata divisa tra la ricerca sperimentale (principalmente fotometria solare, valutazioni del bilancio di radiazione in superficie, sia per il flusso solare sia per il flusso atmosferico/terrestre nell’infrarosso, e le proprietà ottiche e fisiche degli aerosol) e la modellizzazione utilizzando i codici di trasporto radiativi per la valutazione dei flussi radiativi nell'atmosfera.
Negli ultimi anni ha partecipato a molteplici campagne polari antartiche, acquisendo esperienza nella strumentazione e nell'analisi dei dati. È coautore di oltre 50 articoli su riviste internazionali. 

Scopus - Author ID: 7005284903    ORCID http://orcid.org/0000-0002-5009-9876

Langone Leonardo Dirigente di Ricerca presso CNR-ISP.  
È interessato alla determinazione della velocità dei processi acquatici che coinvolgono le particelle sedimentarie utilizzando traccianti radioattivi e trappole automatiche di sedimento. La dinamica delle particelle è poi applicata a diversi campi di indagine legati allo studio degli effetti del cambiamento climatico e dell’impatto antropico sull’ambiente marino e polare, quali ad esempio:
(a) i cicli biogeochimici del carbonio organico e della silice biogenica nell'Oceano Antartico, nello Stretto di Fram e nel Mar Mediterraneo per verificare se l’efficienza della pompa biologica stia diminuendo;
(b) ricostruzioni paleoceanografiche tardo Quaternarie che utilizzano componenti biogeniche e radionuclidi per lo studio della variabilità climatica naturale e indotta dalle attività umane;
(c) stime del tasso di crescita della CO2 atmosferica nelle regioni oceaniche remote e polari per validare con misure dirette i dati da satellite;
(d) il trasporto di particelle mediante cascading di acque dense dalla piattaforma continentale verso gli ecosistemi marini profondi, e come questo stia cambiando per effetto di una minore produzione di acqua densa e maggiore stratificazione della colonna d’acqua;
(e) la ricostruzione storica dell'inquinamento dei sedimenti di ambienti lacustri e costieri sia in aree altamente antropizzate che in aree polari remote.
Ha partecipato a progetti nazionali e della Commissione Europea. È stato PI di progetti finanziati da industria e ONR. PI o WP leader di progetti in Antartide e Artide. È il punto di contatto CNR per EU-ARICE e INTERACT III. Ha 30 anni di esperienza in campagne oceanografiche con 90 imbarchi (18 come capo missione) in Mediterraneo, Atlantico, Oceano Meridionale e Oceano Artico.
Coordinatore scientifico delle attività marine durante 2 spedizioni italiane in Antartide.
È autore/co-autore di ca. 100 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali ISI, 60 articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali o internazionali non ISI, 7 capitoli di libri, 30 rapporti tecnici o report di campagna. Il numero delle citazioni ricevute ammonta a ca.2500, con un h-factor di 27 (fonte Scopus).

Scopus - Author ID: 6603776561    Research Gate    Google Scholar

La Mesa Mario Laurea con lode in Scienze Biologiche (1990), presso la II Università di Roma.
Dal 2001 al 2019 è stato ricercatore a tempo indeterminato presso l’Istituto di Scienze Marine.
È attualmente ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR presso la sede di Bologna. Si occupa di aspetti legati alla determinazione dell’età tramite analisi delle otoltiti, alla riproduzione ed ai regimi trofici di specie ittiche mediterranee ed antartiche, prendendo parte a progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea, dal MIUR e dal PNRA. Collabora da anni con partner stranieri su tematiche polari, avendo partecipato a diverse spedizioni scientifiche internazionali in Antartide (USA e Germania).
É autore/coautore di circa 100 pubblicazioni su riviste internazionali (JCR).

Scopus - Author ID: 6701474004    ORCID http://orcid.org/0000-0002-3716-0054    Research Gate    Google Scholar

Turetta Clara Laurea in Scienze Geologiche (Università di Padova).
Posizione attuale: Ricercatore presso Istituto di Scienze Polari del CNR, Venezia.
In precedenza: Ricercatore presso Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali – CNR; borsa di studio presso Università Ca’ Foscari di Venezia; assegnista di ricerca presso “Institut de Biogeochimie Marine” - ENS – CNRS, France.
Si occupa di elementi in traccia in matrici reali (acque, particolato, sedimenti, aerosol, neve e ghiaccio) mediante spettrometria di massa a settore magnetico (ICP-SFMS) e a quadrupolo (CRC-ICP-MS); isotopi stabili (δD, δ13C, δ15N, δ18O) in acqua marina, neve/ghiaccio suoli e sedimenti mediante spettrometro di massa (IRMS). Caratterizzazione geochimica di masse d’acqua oceaniche; uso di terre rare come traccianti geochimici in sistemi naturali: in neve e ghiaccio per ricostruzioni paleoclimatiche, in aerosol come traccianti di aree sorgente. Valutazione chemiometrica dei dati.
Progetti di ricerca:
- Horizon2020: “Beyond Epica (2019-2025) - Beyond EPICA Oldest Ice Core: 1,5 Myr of greenhouse gas – climate feedbacks” – Ricercatore e membro del Management Support Team;
- PNRA (2017-2020): “EvASIon - Mercer and Whillans lakes: Evolution of hydrologically Active Subglacial environments” – Project Leader;
- PNRA (2012-2014): CaBiLA- Geochemical characterization of antarctic subglacial lakes) – Project Leader;
- Progetto Premiale ARCA: Arctic - present Climatic change and pAst extreme events;
- Regione Veneto: Q-ALiVe - Quality of Venetian Littoral Environment – Project Leader;
- PRIN15 (2017-2020): RESACC - Risposte di ecosistemi sensibili alpini ai cambiamenti climatici;
- PRIN09 (2012-2013): Arctica, referente per WP4.
Ha partecipato a campagne oceanografiche anche in regioni polari (2001 R/V Italica; 2005-2006 R/V Italica: responsabile di progetto). L’attività di ricerca è comprovata da più di 60 articoli su riviste internazionali (peer review) e 160 abstracts di comunicazioni/poster a congresso.

Profilo CNR People
Scopus - Author ID: 6602486850    ORCID http://orcid.org/0000-0003-3130-2901    WoS Researcher ID: O-2849-2015    Research Gate: Clara Turetta

Cester Valentina Diploma di maturità tecnico-turistica. Dal 1992 al 1998 attività di supporto alla ricerca presso l’Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Scienze Ambientali, con contratti di lavoro occasionale, coordinato e continuativo e a tempo determinato. Dal 1998 assunta con contratto a tempo indeterminato presso l’Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Scienze Ambientali, ricoprendo un posto da tecnico assegnato per Convenzione all'Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del CNR (IDPA), già Centro di Studio sulla Chimica e le Tecnologie per l'Ambiente. Dal 1° novembre 2011 dipendente CNR (a seguito mobilità tra enti) presso l’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA), profilo C.T.E.R. - VI livello. Dal 2004 al 2019 assume il ruolo di Segretario amministrativo di IDPA. Da giugno 2019 passa all’Istituto di Scienze Polari (ISP) dove ricopre il ruolo di Segretario amministrativo.
Nei primi anni di attività Valentina Cester si è occupata della parte logistica delle spedizioni in Antartide relativamente alle attività dei ricercatori afferenti sia a IDPA che al gruppo di Chimica Analitica Ambientale dell’Università Ca’ Foscari. Ha inoltre avuto parte attiva nell’organizzazione dei Convegni Nazionali del Settore Contaminazione Ambientale-PNRA.

La Stazione Concordia (75°06’ S, 123°21’ E) è situata sul plateau antartico, a 3.233 m slm nel sito denominato Dome C, e dista oltre 1000 km dalla costa.
La costruzione della stazione, sostenuta da un accordo intergovernativo tra Italia e Francia e frutto della collaborazione tra il PNRA e l'Istituto polare francese Paul Émile Victor (IPEV), si è conclusa nel 2005. Da allora, Concordia è una stazione permanente gestita congiuntamente da PNRA e IPEV nell'ambito dei rispettivi programmi polari.
Per maggiori informazioni visita il sito web www.pnra.aq.

La Stazione Mario Zucchelli (MZS) è situata a 74°42’ S e 164°07’ E, ad una quota di 15 m slm su un promontorio granitico nella Baia di Terranova (Mare di Ross - Antartide).
La stazione è stata intitolata alla memoria dell’ing. Mario Zucchelli che per sedici anni ha guidato l'Unità di ENEA per l'Antartide (ENEA-UTA). La stazione, attiva dal 1985 ma operativa solo durante l’estate australe, sostiene tutte le attività di ricerca del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA).
Per maggiori informazioni visita il sito www.pnra.aq

PROTOCOLLO DI ACCESSO

Portale di gestione: dirigibileitalia.isp.cnr.it

Dirigibile Italia è una stazione di ricerca multidisciplinare del CNR, fornisce supporto a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali. La stazione, inaugurata nel 1997, è situata nel villaggio di Ny-Ålesund (78°55' N, 11°56' E), sull’Isola di Spitsbergen, nell’arcipelago delle Svalbard, da cui partì nel 1928 la spedizione polare del Generale Umberto Nobile e in onore della quale fu chiamata Dirigibile Italia. La gestione della stazione, in passato a carico del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente (DSSTTA), è stata assegnata all’Istituto di Scienze Polari.
La stazione partecipa ai programmi di accesso di INTERACT e SIOS, rendendo disponibile i suoi spazi e i suoi mezzi per l’implementazione di progetti di ricercatori appartenenti a paesi che non hanno accesso all’artico.
Inoltre è inserita nel forum degli operatori artici FARO al fine di condividere la propria esperienza organizzativa con altri soggetti di altri paesi.
 
Dirigibile Italia è una struttura di 323 m2, 170 dei quali sono utilizzati come laboratori e uffici; può ospitare fino a 7 persone.
La base è aperta durante tutto l’anno per fornire supporto ad attività di ricerca.
Tra i servizi che la base mette a disposizione ci sono:
 • 6 posti letto per il personale;
 • un laboratorio di chimica attrezzato con una cappa a flusso laminare ed una aspirante, una bilancia di precisione, erogatore di acqua ultrapura, freezer e altro;
 • diversi spazi per lavorazioni generiche;
 • un laboratorio di elettronica e meccanica attrezzato;
 • uno spazio magazzino interno per la conservazione del materiale;
 • 3 motoslitte per gli spostamenti invernali e primaverili, fornite di carrelli per il trasporto di materiale, oltre che le tute, gli stivali ed i caschi necessari;
 • 3 biciclette di tipo “fat-bike” con carrello per gli spostamenti estivi;
 • 5 radio VHF per la comunicazione tra le persone in campo e per la loro sicurezza.


  - Contatto: stationleader.arctic AT cnr.it
  - Pagina Welcome della Stazione
  - Pagina Facebook della Stazione di ricerca
 
  - 1 Richiesta di collaborazione con la Stazione Artica Dirigibile Italia da parte di giornalisti-fotografi-documentaristi
  - Richiesta di visita presso la Stazione Artica Dirigibile Italia da parte di giornalisti-fotografi-documentaristi
  - 3 Richiesta di collegamento con la Stazione Artica Dirigibile Italia da parte delle scuole

La maggior parte della attività scientifica dei ricercatori dell’Istituto di Scienze Polari si avvale di tre basi scientifiche permanenti situate nelle aree polari: la Stazione Dirigibile Italia (SDI) alle Svalbard in Artico; le stazioni Mario Zucchelli (MZS) e Concordia in Antartide, rispettivamente nella Baia di Terranova Dome C sul Plateau antartico.
La Stazione Dirigibile Italia è gestita dal CNR-ISP, la Stazione Mario Zucchelli del PNRA è gestita dall’ENEA mentre la base Concordia, nata sulla base un accordo bilaterale italo-francese tra il PNRA (Italia) e l’IPEV (Francia), è gestita in condivisione tra ENEA e IPEV.

Le attività di ricerca si poggiano oltre che sulle stazioni e sugli osservatori anche su una rete di laboratori, situati presso le varie sedi dell'Istituto, che consentono ai ricercatori di sviluppare le tematiche proprie di ISP. Presso i laboratori vengono analizzati i campioni prelevati in aree polari, campioni che, viste le difficili condizioni ambientali in cui ci si trova ad operare durante le campagne, nonché il notevole sforzo logistico che la loro raccolta comporta, sono sempre preziosi e spesso irripetibili. Diventa dunque fondamentale la disponibilità di strumentazione che consenta al ricercatore di ricavare il massimo delle informazioni possibili da ogni campione ottenuto, al fine di avanzare nella conoscenza di questi ambienti estremi.
 
I laboratori effettuano anche servizio conto terzi e nell’ambito di contratti, convenzioni e collaborazioni di ricerca con società, università e istituzioni nazionali e internazionali. Per maggiori informazioni contattare i referenti dei laboratori/strumenti.

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ministero Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
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   c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)

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