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I ricercatori del CNR-ISP hanno partecipato alla Notte Europea della Ricerca nella giornata del 27 settembre 2024. Due le sedi coinvolte:

Milano in Piazza Duomo (Referenti: S. Gilardoni, B. Di Mauro)
Comunicato stampa CNR
   • Il cambiamento climatico nelle regioni Polari

Roma Area della ricerca di Montelibretti (Referenti: P. Plini, S. Di Franco, E. Valentini, F. Spataro, J. Rauseo)
Comunicato stampa CNR
   • #19 Artide: ambiente, esplorazioni, ricerca
   • #11 StarTrekking
   • #32 Da Polo a Polo

11 Febbraio 2022

Un nuovo studio, pubblicato su Atmospheric Environment, indaga il comportamento del mercurio atmosferico rilevato nell’arco di un anno di raccolta dati presso la stazione di Col Margherita (Belluno).
La ricerca, in collaborazione con Ca’ Foscari e CNR-ISAC, fornirà informazioni preziose relative al ciclo del mercurio (Hg) presente nell’ambiente, soprattutto in ambienti di alta montagna, che risultano essere ottimi scenari per lo studio del mercurio in situazioni non contaminate dall’impronta umana.

11 Febbraio 2022

Un nuovo studio, pubblicato su Atmospheric Environment, indaga il comportamento del mercurio atmosferico rilevato nell’arco di un anno di raccolta dati presso la stazione di Col Margherita (Belluno).
I risultati sono stati inaspettati: è emerso un trend che si ripete nel tempo. Nell’arco delle 24 ore, il mercurio raggiunge un picco massimo nelle ore serali e il picco minimo nelle ore della mattinata, ma esiste anche una variabilità legata alle stagioni: il mercurio raggiunge il suo massimo in atmosfera nei mesi estivi (giugno-agosto) e il picco minimo nei mesi invernali (novembre-febbraio).
La ricerca, in collaborazione con Ca’ Foscari e CNR-ISAC, fornirà informazioni preziose relative al ciclo del mercurio (Hg) presente nell’ambiente, soprattutto in ambienti di alta montagna, che risultano essere ottimi scenari per lo studio del mercurio in situazioni non contaminate dall’impronta umana.
DOI:10.1016/j.atmosenv.2021.118917 (Massimiliano Vardè e Warren Cairns, CNR-ISP) - Approfondimento

La Cono Violetta Ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche, il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali: Ambiente Marino e Risorse, e la Specializzazione in Microbiologia Applicata.
Ricercatrice CNR dal 2011 è una microbiologa marina molecolare.
La sua attività di ricerca è incentrata principalmente sull’esplorazione di ambienti marini profondi e di ecosistemi estremi marini e terrestri sia in ambienti temperati sia in ambienti polari. I suoi principali interessi riguardano lo studio delle comunità microbiche che vivono in ambienti estremi e delle funzioni dei microrganismi che le compongono; oltre che la ricerca di taxa microbici, geni, bioprodotti e biomolecole per applicazioni biotecnologiche. E’ autore/coautore di oltre 70 pubblicazioni internazionali peer-reviewed, tra cui articoli in riviste e libri. Ha partecipato a quattordici spedizioni scientifiche su navi oceanografiche nel Mar Mediterraneo, alcune anche come responsabile scientifico; e a due spedizioni scientifiche in Antartide. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali, di cui è stata anche responsabile e coordinatore (FIRB, PNRA) e a progetti internazionali (EC FP7, Horizon 2020 ed ESF).

RESEARCHER ID S-9890-2017    Scopus - Author ID: 6507507411    ORCIDhttps://orcid.org/0000-0002-3306-4938    Research Gate: Violetta La Cono

Nell’ambito della collaborazione tra Consiglio nazionale delle ricerche e Guardia di Finanza, due militari del Soccorso alpino raggiungeranno nei prossimi giorni la stazione di ricerca del Cnr Dirigibile Italia, nell’arcipelago delle Svalbard, in Norvegia, per garantire maggiore sicurezza a favore degli scienziati che quotidianamente operano in ambienti così estremi.  

Nota stampa CNR

La Mesa Mario Laurea con lode in Scienze Biologiche (1990), presso la II Università di Roma.
Dal 2001 al 2019 è stato ricercatore a tempo indeterminato presso l’Istituto di Scienze Marine.
È attualmente ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR presso la sede di Bologna. Si occupa di aspetti legati alla determinazione dell’età tramite analisi delle otoltiti, alla riproduzione ed ai regimi trofici di specie ittiche mediterranee ed antartiche, prendendo parte a progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea, dal MIUR e dal PNRA. Collabora da anni con partner stranieri su tematiche polari, avendo partecipato a diverse spedizioni scientifiche internazionali in Antartide (USA e Germania).
É autore/coautore di circa 100 pubblicazioni su riviste internazionali (JCR).

Scopus - Author ID: 6701474004    ORCID http://orcid.org/0000-0002-3716-0054    Research Gate    Google Scholar

16 Dicembre 2024

La nave oceanografica italiana Laura Bassi partecipa alla 40° campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Navigherà tre mesi nel Mare di Ross, portando avanti due campagne di ricerca, nell’ambito di 6 progetti del PNRA. 

La nave trasporterà inoltre le carote di ghiaccio del progetto Beyond EPICA-Oldest Ice, coordinato dal CNR-ISP. Il rientro al porto di Lyttelton, in Nuova Zelanda, è previsto per il 7 marzo 2025, mentre quello in Italia è atteso nella seconda metà di aprile 2025. Comunicato stampa CNR - AGGIORNAMENTO: Rientro a Lyttelton per la N/R Laura Bassi

La Spada Gina Ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche all’Università di Messina e il dottorato in Scienze ed Ingegneria del Mare presso l’Università Federico II di Napoli.
Attualmente è Ricercatrice CNR presso l’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) sede di Messina, in precedenza è stata assegnista di ricerca presso l’Istituto Ambiente Marino Costiero (IAMC-Messina).
La sua attività di ricerca è focalizzata sullo studio delle comunità microbiche presenti in ambienti marini profondi e/o estremi, quali Bacini Anossici Ipersalini Profondi (DHABs), Hydrothermal vents, nonché in ambienti polari, con particolare interesse alla biodiversità, alla mappatura di geni di interesse biotecnologico e all’analisi bioinformatica. Ha trascorso un periodo di formazione alla Oklahoma University (USA), presso l’Istituto di Genomica Ambientale. Ha partecipato a dieci spedizioni oceanografiche nel Mar Mediterraneo a bordo di R/V Urania. E’ coautore di pubblicazioni su riviste scientifiche. Ha collaborato a progetti di ricerca nazionali ed internazionali (KILL SPILL- ULIXES- INMARE- RITMARE- DEEP_C - PON S.A.B.I.E.- COMMODE - MICROB3 - MAMBA – MIDDLE) ed è stata responsabile di unità (IAMC) per il progetto SIMPLY (Structures and IMmunologic Properties of LipopolYsaccharides from Antarctic psychrophilic bacteria).

ORCIDhttps://orcid.org/0000-0003-4768-182X    Scopus - Author ID: 35620623600    Scholar

La strategia di sopravvivenza dei coralli tropicali al clima che cambia

22 Marzo 2024

Comprendere come i coralli rispondono al riscaldamento globale e all’acidificazione delle acque marine: questo lo scopo delle ricerche condotte da ricercatori degli Istituti di scienze polari (CNR-ISP) e di scienze marine (CNR-ISMAR), che hanno analizzato una serie di esemplari di questi preziosi organismi raccolti nelle acque dell’Oceano Pacifico.
Comunicato stampa CNR
Paolo Montagna (CNR-ISP)

Immagine - (Colonia di Porites studiata per capire i meccanismi di calcificazione dei coralli tropicali e per studi paleoclimatici (Credits: Aline Tribollet, Institut de Recherche pour le Développement)

La strategia di sopravvivenza dei coralli tropicali al clima che cambia

22 Marzo 2024

Comprendere come i coralli rispondono al riscaldamento globale e all’acidificazione delle acque marine: questo lo scopo delle ricerche condotte da ricercatori degli Istituti di scienze polari (CNR-ISP) e di scienze marine (CNR-ISMAR), che hanno analizzato una serie di esemplari di questi preziosi organismi raccolti nelle acque dell’Oceano Pacifico.
Comunicato stampa CNR
Paolo Montagna (CNR-ISP)

Immagine - (Colonia di Porites studiata per capire i meccanismi di calcificazione dei coralli tropicali e per studi paleoclimatici (Credits: Aline Tribollet, Institut de Recherche pour le Développement)

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