Archivio Notizie

 15 Marzo 2022

È partita il 13 marzo la spedizione esplorativa del progetto Ice Memory sul massiccio del Gran Sasso per studiare lo stato del corpo glaciale più meridionale d'Europa, il Calderone. Quanto ghiaccio è ancora conservato sotto la neve e i detriti? Cosa può ancora dirci sul clima e l'ambiente del passato? I dati dell'indagine geofisica in corso permetteranno al team del progetto di rispondere a queste domande e anche di scegliere il posto migliore per estrarre una carota di ghiaccio che, se ha conservato al meglio la sua memoria ambientale, potrebbe aggiungersi alle altre nel futuro santuario antartico del progetto Ice Memory.  Comunicato CNR

Jacopo Gabrieli (CNR-ISP) Foto: Riccardo Selvatico

schema metadati p10 Marzo 2022

Lo studio, Increasing the interoperability of snow/ice hyperspectral observations, nato dalla collaborazione tra alcuni ricercatori del CNR-ISP e del CNR-IIA, parte dalla libreria di firme spettrali, la Snow and Ice Spectral Library (SISpec) per costruire lo schema di metadati per la neve al fine di migliorarne la condivisione. Per garantire l’accessibilità come Open Data, si è cercato di trovare un compromesso tra le linee guida dell'European Research Council (ERC), i principi FAIR (Findability, Accessibility, Interoperability, and Reuse Data) definiti dalla Research Data Alliance (RDA), e i Group on Earth Observation (GEO)  Data Sharing Principles. Lo standard dell'International Organization for Standardization (ISO-19115) è stato scelto come quadro standard per descrivere SISpec e quando lo schema di metadati disponibile non era sufficiente o adatto, sono state create estensioni e nuovi componenti di metadati per descrivere le firme spettrali e i parametri microfisici della neve. Il risultato è un modello di metadati specifico per le firme spettrali della neve, utile per condividere SISpec sia nel contesto europeo che internazionale.  DOI: 10.1016/j.cageo.2022.105076 - Sabrina Di Franco (CNR-ISP)

(english version)

Special Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)

7 Febbraio 2022

Gli effetti a cascata del cambiamento climatico sugli ecosistemi dei laghi artici sono stati messi in evidenza da un nuovo studio multidisciplinare che vede coinvolti CNR-ISP, CNR-IRSA e il gruppo di Ecologia Trofica del Dip. di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma. Il lavoro - Climate-related drivers of nutrient inputs and food web structure in shallow Arctic lake ecosystems, pubblicato su Scientific Reports, mette in relazione la struttura della rete trofica e gli apporti di nutrienti in prossimità dei laghi della Brogger Peninsula (Svalbard) con l’estensione e la stagionalità della copertura nevosa e della biomassa vegetale, parametri questi derivati dall’analisi multitemporale di immagini satellitari. I risultati dello studio evidenziano le relazioni tra componente biotica e abiotica degli ecosistemi lacustri e come il riscaldamento del clima in Artico stia influenzando l'aumento del numero di oche migratorie e l’espansione del loro dell'areale. Tali processi potrebbero comportare un aumento del carico di nutrienti in questi ecosistemi, con conseguenze sulla loro produttività e sui tassi di rilascio di carbonio in atmosfera. Comunicato CNR - DOI: 10.1038/s41598-022-06136-4 - Rosamaria Salvatori (CNR-ISP)

The Youth4Ocean Forum is calling young people to submit projects linked to the Arctic Ocean.

The #Youth4Ocean Forum is launching a new call for project proposals, designed to promote the ideas of young change-makers! All across Europe, we are looking for young people who have developed or would like to develop a project to protect the Arctic Ocean, and who are keen to become "Young Ocean Advocates". 

The deadline for submission is 15th March 2022 - More info  

SCAR Antarctic Fellowship Opportunities for 2022

The details for the SCAR scheme will be similar to previous years but with the opportunity for applicants to propose partly or entirely remote fellowships to reflect the impact of Covid19 related travel restrictions. 

The deadline for the SCAR fellowship applications is 31 August 2022.

Funding for Coordination and Networking/Support Activities in Svalbard (Svalbard Strategic Grant)

Svalbard Strategic Grant supports activities which increase cooperation between research localities in Svalbard, further put Svalbard research into a larger pan-Arctic perspective and projects that aim to stimulate sustainable cooperation with Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System (SIOS).

Application deadline : Open-ended

17 Febbraio 2022

Conclusa con successo la prima campagna di perforazione di Beyond Epica-Oldest Ice, il progetto di ricerca internazionale finanziato dalla Commissione europea e coordinato dall’Istituto di Scienze Polari del Cnr, che mira a ottenere, attraverso l’analisi di una carota di ghiaccio estratta dalla profondità della calotta, dati sull’evoluzione delle temperature, sulla composizione dell’atmosfera e sul ciclo del carbonio, tornando indietro nel tempo di 1 milione e mezzo di anni. (Carlo Barbante, coordinatore del progetto, direttore CNR-ISP, Università Ca’Foscari; Chiara Venier, project manager del progetto Beyond Epica-Oldest Ice, CNR-ISP)

Comunicato CNR    -   English version

Photo by Barbante©PNRA/IPEV - Mid-day sun at Little Dome C illuminating the staircase to the purgatory (the BEOIC hole entrance) 

11 Febbraio 2022

Un nuovo studio, pubblicato su Atmospheric Environment, indaga il comportamento del mercurio atmosferico rilevato nell’arco di un anno di raccolta dati presso la stazione di Col Margherita (Belluno).
I risultati sono stati inaspettati: è emerso un trend che si ripete nel tempo. Nell’arco delle 24 ore, il mercurio raggiunge un picco massimo nelle ore serali e il picco minimo nelle ore della mattinata, ma esiste anche una variabilità legata alle stagioni: il mercurio raggiunge il suo massimo in atmosfera nei mesi estivi (giugno-agosto) e il picco minimo nei mesi invernali (novembre-febbraio).
La ricerca, in collaborazione con Ca’ Foscari e CNR-ISAC, fornirà informazioni preziose relative al ciclo del mercurio (Hg) presente nell’ambiente, soprattutto in ambienti di alta montagna, che risultano essere ottimi scenari per lo studio del mercurio in situazioni non contaminate dall’impronta umana.
DOI:10.1016/j.atmosenv.2021.118917 (Massimiliano Vardè e Warren Cairns, CNR-ISP) - Approfondimento

concordia p10 Febbraio 2022

Prende il via nella base italo-francese Concordia, a 3.300 metri di altitudine nel continente antartico, la 18a campagna invernale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e gestito da ENEA per la parte di attuazione logistica e dal Cnr per il coordinamento scientifico.

Comunicato CNR/ENEA

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L'Italia e l’Artico
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