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analisi interdisciplinare e comparata rivela i rischi principali della degradazione del permafrost artico 20 Gennaio 2025

Nuovo articolo di approccio innovativo su Nature Communications Earth & Environment.
La degradazione del permafrost artico è una preoccupazione crescente, che cambia gli equilibri ambientali e nelle comunità locali. Con la collaborazione tra scienziati e residenti, la ricerca offre un’ampia prospettiva sui rischi derivanti dalla degradazione del  permafrost e su come si stia manifestando nelle diverse aree artiche. Il CNR-ISP ha contribuito al processo, particolarmente per lo studio della distribuzione dei contaminanti e i fattori di cambiamento geomorfologici ed idrologici.

A transdisciplinary, comparative analysis reveals key risks from Arctic permafrost thaw: the new innovative article on Nature Communications Earth & Environment.
Permafrost thaw is a growing concern in the Arctic, threatening the environment and local communities. With the collaboration of local people and scientists, the research offers a broad perspective on the risks of permafrost thaw and how they are unfolding in different Arctic areas.
Rachele Lodi (CNR-ISP) - A transdisciplinary, comparative analysis reveals key risks from Arctic permafrost thaw  doi.org/10.1038/s43247-024-01883-w

In August 2024, the United Nations General Assembly (UNGA) adopted the resolution to declare the period from 2025 to 2034 as the Decade of Action for Cryospheric Sciences.

The General Assembly .....decides to proclaim the period from 2025 to 2034 as the Decade of Action for Cryospheric Sciences, within existing structures, available resources and voluntary contributions, to address the challenges associated with melting glaciers and changes to the cryosphere by advancing related scientific research and monitoring, under the overarching goal of advancing global scientific cooperation and sustainable development efforts as articulated in the International Decade of Sciences for Sustainable Development, 2024–2033...........

The United Nations declared 2025 as the International Year of Glaciers' Preservation, accompanied by the proclamation of the 21st March of each year as the World Day for Glaciers starting in 2025. This is an opportunity to raise global awareness about the critical role of glaciers, snow and ice in the climate system and the hydrological cycle, and the economic, social and environmental impacts of the impending changes in the Earth’s cryosphere.

The International Year of Glaciers' Preservation 2025 will be kicked off with an official launch event on 21 January 2025.

Il team Beyond Epica (Credit©PNRA_IPEV)9 Gennaio 2015

La quarta campagna antartica del progetto Beyond EPICA - Oldest Ice, finanziato dalla Commissione Europea, ha raggiunto un risultato storico per le scienze del clima. Un team internazionale di scienziate e scienziati è riuscito nell’impresa di estrarre carote di ghiaccio fino alla profondità di 2.800 metri, toccando la roccia sottostante la calotta antartica. Questi campioni di ghiaccio potrebbero rivelare, per la prima volta, dettagli fondamentali sulla storia del clima e dell’atmosfera terrestre, estendendo questa conoscenza oltre la soglia degli 800.000 anni e fornendo una registrazione continua del nostro clima tornando indietro nel tempo fino a 1,2 milioni di anni fa e probabilmente oltre. Coordinato dal CNR-ISP, il progetto punta a risolvere uno dei misteri più complessi delle scienze del clima. (Foto: Il team Beyond Epica - Credit©PNRA_IPEV)

Comunicato stampa CNR

Avviso di selezione n° ISP-AR05-2024-VE, prot. 488734, PROROGA scadenza 13 Gennaio 2025 10 FEBBRAIO 2025

Pubblica selezione per il conferimento di n° 1 assegno per lo svolgimento di attività di ricerca nell’ambito del programma di ricerca Autonomous Multi-Format In-Situ Observation Platform for Atmospheric Carbon Dioxide and Methane Monitoring in Permafrost & Wetlands - MISO, finanziato dalla European Research Executive Agency (REA), programma HORIZON-CL6-2022-GOVERNANCE-01 (CUP: B73C22001870006), da svolgersi presso l’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP), Sede di Venezia Mestre.
Tipologia di Assegno: C) Assegno Senior  - PROROGA SCADENZA 10 FEBBRAIO 2025

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At Arctic Frontiers 2025: Beyond Borders, there will be seven science themes. These represent the latest developments in Arctic research and span the physical and social sciences, as well as technological developments and innovative methods. Each theme is co-organised by a session committee and led by scientists from our partner organisations.

 

Avviso di selezione n° ISP-AR04-2024-BO, prot. 497319, scadenza 17 Gennaio 2025

Pubblica selezione per il conferimento di n° 1 assegno per lo svolgimento di attività di ricerca nell’ambito del programma di ricerca DTA.AD001.376 Funzionamento e supporto Base artica Italiana Dirigibile Italia - Isole Svalbard (Norvegia), da svolgersi presso l’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) – CUP B13C24004800001.
Tipologia di Assegno: A) Assegni Professionalizzanti

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Map of the study area. The red circles represent the sampling points along the Kongsfjorden (St1-St8) and the outer basin of the fjord (O1 and O2). Map obtained from the Norwegian Polar Institute18 Dicembre 2024

Un recente studio condotto da ricercatrici del CNR-ISP (sede di Roma) e pubblicato sulla rivista Marine Pollution Bulletin ha svelato nuove e preoccupanti evidenze sulla presenza di contaminanti organici persistenti nei sedimenti marini del Kongsfjorden, nelle Isole Svalbard - Artico. La ricerca, che si è sviluppata nell’arco di cinque anni (2018-2022), ha identificato sia contaminanti banditi da tempo, come PCB, DDT e HCH, sia sostanze ancora in uso, tra cui pesticidi di uso corrente. L’indagine ha inoltre permesso di tracciare l’origine e analizzare la distribuzione spaziale e temporale di questi composti nell’ecosistema del fiordo artico. Particolarmente rilevante è stata la scoperta di pesticidi come clorpirifos e dacthal, mai rilevati prima nei sedimenti marini artici. Questi risultati sollevano gravi interrogativi sulla salute degli ecosistemi marini dell’Artico e ribadiscono l’urgenza di approfondire l’impatto di tali contaminanti sul fragile equilibrio del Kongsfjorden. Ciò assume ulteriore importanza alla luce del fatto che, nonostante gli sforzi internazionali per limitare l’uso di sostanze pericolose, molti contaminanti vietati continuano a essere rinvenuti persino in aree remote come l’Artico. Questo studio rappresenta un monito sui rischi globali legati alla persistenza di queste sostanze e sul loro potenziale impatto a lungo termine sugli ecosistemi più vulnerabili del pianeta. (English version)
Tanita Pescatore, Luisa Patrolecco (CNR-ISP) - Persistent organic pollutants (POPs) in marine sediments of the Arctic fjord Kongsfjorden, Svalbard Islands doi.org/10.1016/j.marpolbul.2024.117407

Map of the study area. The red circles represent the sampling points along the Kongsfjorden (St1-St8) and the outer basin of the fjord (O1 and O2). Map obtained from the Norwegian Polar Institute18 Dicembre 2024

Un recente studio condotto da ricercatrici del CNR-ISP (sede di Roma) e pubblicato sulla rivista Marine Pollution Bulletin ha svelato nuove e preoccupanti evidenze sulla presenza di contaminanti organici persistenti nei sedimenti marini del Kongsfjorden, nelle Isole Svalbard - Artico. La ricerca, che si è sviluppata nell’arco di cinque anni (2018-2022), ha identificato sia contaminanti banditi da tempo, come PCB, DDT e HCH, sia sostanze ancora in uso, tra cui pesticidi di uso corrente. L’indagine ha inoltre permesso di tracciare l’origine e analizzare la distribuzione spaziale e temporale di questi composti nell’ecosistema del fiordo artico. Particolarmente rilevante è stata la scoperta di pesticidi come clorpirifos e dacthal, mai rilevati prima nei sedimenti marini artici. Questi risultati sollevano gravi interrogativi sulla salute degli ecosistemi marini dell’Artico e ribadiscono l’urgenza di approfondire l’impatto di tali contaminanti sul fragile equilibrio del Kongsfjorden. Ciò assume ulteriore importanza alla luce del fatto che, nonostante gli sforzi internazionali per limitare l’uso di sostanze pericolose, molti contaminanti vietati continuano a essere rinvenuti persino in aree remote come l’Artico. Questo studio rappresenta un monito sui rischi globali legati alla persistenza di queste sostanze e sul loro potenziale impatto a lungo termine sugli ecosistemi più vulnerabili del pianeta. (English version)
Tanita Pescatore, Luisa Patrolecco (CNR-ISP) - Persistent organic pollutants (POPs) in marine sediments of the Arctic fjord Kongsfjorden, Svalbard Islands doi.org/10.1016/j.marpolbul.2024.117407

16 Dicembre 2024

La nave oceanografica italiana Laura Bassi partecipa alla 40° campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Navigherà tre mesi nel Mare di Ross, portando avanti due campagne di ricerca, nell’ambito di 6 progetti del PNRA. 

La nave trasporterà inoltre le carote di ghiaccio del progetto Beyond EPICA-Oldest Ice, coordinato dal CNR-ISP. Il rientro al porto di Lyttelton, in Nuova Zelanda, è previsto per il 7 marzo 2025, mentre quello in Italia è atteso nella seconda metà di aprile 2025. Comunicato stampa CNR - AGGIORNAMENTO: Rientro a Lyttelton per la N/R Laura Bassi

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