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Archivio news ISP

18 Settembre 2023

Nell’ambito del progetto ELENO, vincitore di una call internazionale, i ricercatori del CNR-ISP hanno effettuato campionamenti per studi di idrografia, ciclo del carbonio, presenza di inquinanti quali micro e nanoplastiche. La missione, la prima italiana a essere stata realizzata fino ai 90 gradi a Nord, si è conclusa da pochi giorni e ci dirà molto sullo stato di salute di questo delicato ecosistema. Obiettivo del progetto ELENO, effettuare nell’Oceano artico campionamenti per studi su idrografia, ciclo del carbonio, presenza di inquinanti quali micro e nanoplastiche. Alla spedizione hanno partecipato Carlo Barbante, direttore CNR-ISP; Maurizio Azzaro, coordinatore del progetto e responsabile della sede CNR-ISP di Messina; Francesco Filiciotto, ricercatore CNR-ISP e Alessandro Ciro Rappazzo, tecnico CNR-ISP.   Comunicato stampa CNR

12 Maggio 2022

Pubblicato un nuovo studio su Environmental Toxicology and Chemistry dove sono riportati dati sulla distribuzione di 16 idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ed alteratori endocrini (AE, nonilfenoli e bisfenolo A) nei sedimenti marini artici (Kongsfjorden-KF, Isole Svalbard, Norvegia) e la valutazione di rischio per le specie bentoniche legata alla loro presenza. I risultati hanno confermato che il long-range transport e la fusione dei ghiacciai sia marini che terrestri (tramite il fiume Bayelva) giocano un ruolo chiave nell’immissione di contaminanti persistenti nel fiordo. Per la prima volta è stata dimostrata l'influenza del villaggio e del porto di Ny-Ålesund sull’andamento spaziale degli AE. La valutazione di rischio ecologico effettuata sulla base delle concentrazioni misurate ha rilevato un basso rischio per gli organismi bentonici artici. DOI:10.1002/etc.5334 (Francesca Spataro, Jasmin Rauseo CNR-ISP)

A new study, reporting data on the distribution of 16 polycyclic aromatic hydrocarbons (PAHs) and endocrine disrupting compounds (EDCs, nonylphenols and bisphenol A) in Arctic marine sediments (Kongsfjorden-KF, Svalbard Islands, Norway) and the risk assessment for benthic species related to their presence, has been published in Environmental Toxicology and Chemistry. Results confirmed that long-range transport and melting of both marine and terrestrial glaciers (Bayelva River) play a key role in the input of persistent contaminants into the fjord. For the first time, the influence of the village and the port of Ny-Ålesund on the spatial trend of EDCs was shown. The ecological risk assessment based on the measured concentrations revealed a low risk for benthic organisms.

Progetto CryoKarst - Criosfera sotterranea nelle aree carsiche2 Dicembre 2021

Le attività di ricerca sulla criosfera sotterranea nelle aree carsiche di alta quota del Friuli Venezia Giulia saranno realizzate all'interno del progetto CryoKarst (Cryosphere in the Karstic environments of Friuli Venezia Giulia) grazie ad un accordo operativo stipulato tra l'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) ed il Servizio Geologico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Il progetto ha tra gli obiettivi primari lo sviluppo di tecniche di rilevamento in ambienti glaciali ipogei e l'implementazione del catasto speleologico regionale attraverso la revisione del Catasto stesso, la stesura di un protocollo di rilevamento, l'organizzazione di eventi formativi, il monitoraggio e studio delle interazioni clima-criosfera negli ambienti glaciali sotterranei dell'area pilota del Monte Canin (clima, paleoclima, geomorfologia ed evoluzione del permafrost), lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche SfM.MVS per l'esecuzione di rilievi tridimensionali e l'evoluzione dei depositi nel corso del tempo.

Collaborano al Piano delle Attività anche la Società Meteorologica Alpino-Adriatica ed il Parco Naturale delle Prealpi Giulie, oltre ai gruppi speleologici del Friuli Venezia Giulia. I responsabili scientifici del progetto sono Renato R. Colucci (CNR-ISP) e Paolo Manca con Michele Potleca per il Servizio Geologico della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Il 13 giugno 2022 il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa allo scopo di disciplinare una collaborazione tre le due istituzioni coniugando le potenzialità operative e tecnologiche del Corpo con le competenze scientifiche e di ricerca del CNR.
L'accordo è il risultato di un’intensa collaborazione che prosegue da 20 anni e che ha introdotto importanti innovazioni sul piano tecnologico, organizzativo e gestionale per il controllo e la tutela del territorio e del mare. In quest'ambito GdF e CNR intendono anche collaborare anche in Artico, presso la Stazione Dirigibile Italia, nell’addestramento del personale che svolge attività di ricerca nell’ambito del Climate Change delle aree polari.

Comunicato stampa CNR

1 Febbraio 2023

I ricercatori e i tecnici a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi hanno raggiunto, all’interno della Baia delle Balene, un sito ad oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280’ S, il punto più meridionale mai raggiunto nel Mare di Ross in Antartide, per effettuare importanti campionamenti previsti nell'ambito del progetto BIOCLEVER (Biophysical coupling structuring the larval and juvenile fish community of the Ross Sea continental shelf: a multidisciplinary approach) coordinato dall'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP). Comunicato stampa OGS sul sito CNR.it

9 Giugno 2022

Parte oggi dal porto di Tromsø la spedizione Artica NREP-22 (Nordic Recognized Environmental Picture 22) a bordo della NRV Alliance. Sono coinvolti i ricercatori CNR-ISP (L.Langone, P.Giordano, F.DeRovere) in collaborazione con NATO-CMRE e OGS (P.Mansutti).

Lo scopo scientifico della spedizione è monitorare le caratteristiche e le dinamiche della risalita delle masse d’acqua Atlantiche fino alle alte latitudini di 80°N e studiare i processi di mixing fisico e biogeochimico delle acque Atlantiche e Artiche, i flussi di particellato organico e inorganico, e la biodiversità planctonica lungo tutta la scarpata occidentale delle Isole Svalbard.

7 Ottobre 2021

Un team internazionale guidato da scienziate e scienziati dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) ha letto, nei composti chimici depositati nel ghiaccio, l’andamento degli incendi di cinquemila anni.

Comunicato CNR
DOI:10.5194/cp-17-1533-2021 - (Andrea Spolaor CNR-ISP)

 15 Marzo 2022

È partita il 13 marzo la spedizione esplorativa del progetto Ice Memory sul massiccio del Gran Sasso per studiare lo stato del corpo glaciale più meridionale d'Europa, il Calderone. Quanto ghiaccio è ancora conservato sotto la neve e i detriti? Cosa può ancora dirci sul clima e l'ambiente del passato? I dati dell'indagine geofisica in corso permetteranno al team del progetto di rispondere a queste domande e anche di scegliere il posto migliore per estrarre una carota di ghiaccio che, se ha conservato al meglio la sua memoria ambientale, potrebbe aggiungersi alle altre nel futuro santuario antartico del progetto Ice Memory.  Comunicato CNR

Jacopo Gabrieli (CNR-ISP) Foto: Riccardo Selvatico

30 Marzo 2022

Il 18 marzo 2022 è stato inaugurato l'ampliamento della variante di valico dell'autostrada A1 con la realizzazione della galleria Santa Lucia, lunga quasi 8 km. La galleria a tre corsie più lunga al mondo è in linea con gli obiettivi internazionali di protezione ambientale ed economia circolare. Il CNR-IRSA e CNR-ISP hanno collaborato con Autostrade per l’Italia e con l’impresa che ha eseguito i lavori per svolgere studi ambientali sul sito e stendere un protocollo di lavoro che ha permesso di valutare l’eco-compatibilità delle terre scavate, ponendo attenzione alla persistenza di composti chimici presenti negli additivi utilizzati per i lavori. Luisa Patrolecco (CNR-ISP) - Approfondimento  

Science and business: the role of CNR in the construction of the largest three-lane tunnel in the world in line with international objectives of environmental protection and circular economy

1 Settembre 2021

In this review manuscript, the rationale and available evidence for linking the halogens bromine and iodine found in polar snow and ice to sea-ice extent is described. Overall, there is a growing body of evidence supporting the application of bromine to sea-ice reconstructions, and the use of iodine to reconstruct marine biological activity mediated in part by sea-ice extent. Aspects regarding halogen transport and retention in polar snow and ice, currently poorly understood, are fully considered to identify knowledge gaps existing in the current understanding of spatial and temporal variability of halogen distributions in the polar regions. Future steps for establishing reliable and constructive sea-ice reconstructions based on bromine and iodine as observed in snow and ice cores are also discussed.

In questa review, viene descritta la logica e le evidenze disponibili per collegare gli alogeni, bromo e iodio, trovati nella neve e nelle carote di ghiaccio polari, all'estensione del ghiaccio marino. Nel complesso, vi è un numero crescente di prove a sostegno dell'applicazione del bromo alle ricostruzioni del ghiaccio marino nel passato e dell'uso dello iodio per ricostruire l'attività biologica marina mediata in parte dall'estensione del ghiaccio marino stesso. Gli aspetti riguardanti il trasporto e la ritenzione degli alogeni nella neve e nelle carote di ghiaccio, attualmente poco conosciuti, sono presi in considerazione per identificare i gap scientifici esistenti nel comprendere la loro variabilità spaziale e temporale nelle regioni polari. Sono inoltre discussi i passi futuri per stabilire ricostruzioni di ghiaccio marino affidabili e costruttive basate su bromo e iodio, come osservato nelle carote di neve e ghiaccio.
DOI:10.1016/j.quascirev.2021.107133 - (Andrea Spolaor CNR-ISP)

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