Ricercatore confermato presso il Dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente dell’Università di Siena dal 1 novembre 2001. Attualmente è docente dei corsi: Ecotossicologia delle Aree Remote (Laurea Magistrale); Ecologia Marina (Laurea Triennale). E' responsabile del Curriculum Biology, Ecology, Biodiversity del Dottorato di Interesse Nazionale in Scienze POlari (sede Università ca' Foscari di Venezia); è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Scienze e Tecnologie Ambientali, Geologiche e Polari. Collabora con colleghi di università/enti di ricerca italiani e stranieri. Dal 1994 fa parte del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e ha partecipato a sette Spedizioni Antartide. Fa parte del programma internazionale TUNU-Programme: Euro-Arctic Marine Fishes—Diversity and Adaptation, coordinato dalla UiT The Arctic University of Norway a Tromsø, partecipando a sei spedizioni in Artide.
E' Presidente del Action Group "Input Pathways of Persistent Organic Pollutants to Antartide, ImPACT" del Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR). Dal 2019 è membro del Expert Group on POPs del Arctic Monitoring and Assessment Programme (AMAP).
E' responsabile del Laboratorio di Ecotossicologia e Aree Remote (ERRe LAB) del Dipartimento di afferenza. I principali interessi di ricerca includono l’ecotossicologia dei contaminanti organici persistenti (POPs) nelle Regioni Polari e l’ecologia marina, in particolare: flussi di POP tra comparti abiotici e biotici e tra i livelli tessuto-comunità; bioaccumulo in predatori e reti trofiche; valutazione del rischio (TEQ); studio di POP e contaminanti emergenti; POP in alimenti e rischio per l'uomo (TWI, EDI); ecologia di uccelli marini (1994-2005).
Ha conseguito una laurea in Ecobiologia (LM) presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza e sta frequentando il Dottorato in Ecologia e gestione sostenibile delle risorse ambientali presso l’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo).
Le sue attività di ricerca sono focalizzate sulla dinamica e il destino di alcuni contaminanti organici (tensioattivi anionici e pesticidi) presenti nel suolo, in differenti scenari di esposizione e gli effetti che queste sostanze possono avere sulla comunità microbica naturale e sul comportamento di organismi terrestri (es. il lombrico E. foetida).
Ha inoltre acquisito esperienza nello studio della presenza e del destino di microinquinanti organici persistenti (es. IPA, PCB, NP) in diversi compartimenti ambientali e la loro possibile interazione con il biota, anche attraverso lo sviluppo e la validazione di metodologie analitiche selettive (es. GC-MS).
Conferenza annuale 2020
Il convegno, organizzato on-line, avrà una sessione specifica dedicata a:
Glaciers, ice sheets, sea–ice: climate of the past and future tipping points
Breve descrizione
Nel laboratorio di Geochimica Organica dell'ISP di Bologna ricercatori e studenti si occupano di processi moderni e ricostruzioni paleo accoppiando l’informazione fornita dai biomarcatori fossili e dagli isotopi stabili del carbonio/azoto. I biomarcatori e gli isotopi stabili, collettivamente chiamati proxy, sono infatti strumenti di indagine per la comprensione dei feedback tra clima e cicli biogeochimici. Il laboratorio è dotato di diversi sistemi per estrarre, purificare e analizzare una serie di biomarcatori tra cui composti terrestri (e.g. fenoli della lignina, lipidi a catena alifatica, prodotti derivati dalla cutina) per comprendere lo scambio terra-oceano di carbonio (e.g. fusione del permafrost, piene fluviali, etc), alchenoni per indagini paleo sulla temperatura superficiale dell’oceano e isoprenoidi altamente ramificati per ricostruzioni paleo di ghiaccio marino. Inoltre, il laboratorio è dotato di un Preparative Fraction Collector (Agilent-Gerstel) per l'isolamento dei singoli composti. Questa tecnica, dedicata alle analisi al radiocarbonio dei biomarcatori, trova diversi impieghi come sviluppo di modelli di età per gli archivi climatici sedimentari e lo studio dei processi legati alla fusione del permafrost.
Strumentazione
Il laboratorio di Geochimica Organica è dotato di diversi sistemi gascromatografici per la quantificazione degli isotopi stabili del carbonio e azoto, per l’analisi elementale della sostanza organica (CHNS) e la quantificazione/isolamento di biomarcatori organici. La strumentazione disponibile include:
- Thermo Fisher Scientific FLASH 2000 Element Analyzer accoppiato ad uno spettrometro di massa DeltaQ (EA-IRMS)
- GC Agilent GC 7820-MSD EI 5977B
- GC Agilent 8860-FID G2790A
- GC Agilent 8890 integrato con un sistema di purificazione Gerstel PFC (Preparative Fraction Collector).
Per informazioni: Dott. Tommaso Tesi - tommaso.tesi AT cnr.it
The PhD programme in Science and Management of Climate Change is a joint initiative between Ca’ Foscari University of Venice and the Euro-Mediterranean Center on Climate Change (CMCC)
The programme is taught entirely in English. Duration: 4 years
Details
Il Dottorato ha sede presso le strutture del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Siena. Il Dottorato in Scienze e tecnologie ambientali, geologiche e polari ha una forte connotazione inter- e multidisciplinare (settori scientifico disciplinari delle aree CUN 03, 04, 05 e 07) e si propone di fornire una formazione post-laurea di alto livello nelle ricerche, sia di base che applicate, rivolte allo studio del funzionamento e delle interazioni tra i diversi comparti della Terra, le quali trovano una sintesi nella cosiddetta Earth System Science.
Pagina dettagli - Dottorato in Scienze e tecnologie ambientali, geologiche e polari
La Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI) e Unitelma Sapienza, d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed il CNR, organizzano il Master in Sviluppo Sostenibile, Geopolitica delle risorse e Studi Artici. L'obiettivo del Master è di sviluppare capacità e competenze nei settori della green economy, della geopolitica dell'energia e delle risorse con particolare attenzione all'eco-sostenibilità e all'utilizzo responsabile del territorio. Un focus approfondito sarà dedicato all'importanza geostrategica ed economica delle Regioni artiche.
L’ ISP collabora con diversi enti di ricerca nazionali, oltre che con molteplici università, e fornisce supporto tecnico-scientifico e know-how in progetti di cooperazione con enti pubblici ed aziende private.
Molti temi di ricerca sono sviluppati in collaborazione con altri istituti del dipartimento DSSTTA, come ad esempio i tre istituti dedicati allo studio del mare (ISMAR, IAS, IRBIM) e quelli dedicati allo studio dell’atmosfera (ISAC, IIA). Questo permette di estendere le competenze interne in modo complementare e multidisciplinare.
Le attività di ricerca geologica e idrologica vengono sviluppate in sinergia con IGG e IGAG, anch’essi attivi nella ricerca polare artica e antartica.
Le attività di ricerca sugli ecosistemi terrestri sono svolte in sinergia con IRET.
Tra le collaborazioni con altri enti nazionali figurano quelle con ENEA, INGV, OGS, INRiM, INAF, mentre per quanto riguarda le università troviamo i dipartimenti di chimica delle università di Firenze, Pisa, Perugia, Torino e Genova e il dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Venezia.
Collaborazioni in altri ambiti sono in atto con l’università dell’Insubria, La Sapienza, di Messina, Firenze, Napoli, il Politecnico di Milano e l’università di Milano-Bicocca.
L'Ecosistema lagunare con Luigi Cavaleri, oceanografo all’ISMAR-CNR, Fabiana Corami, biologa, Istituto di Scienze Polari del CNR (CNR-ISP); e Beatrice Rosso, ricercatrice, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari.
Podcast disponibile a partire da venerdì 5 giugno, ore 16.00.
Agenda della manifestazione
Conferences and workshops
Webinar on the European Polar Research Programme
11th June 2020 - Time: 10:00 - 13:00 CEST
Place: online. Please register here
ANTONELLI GIUSEPPE - Segretario amministrativo
E-mail: giuseppe.antonelli AT cnr.it
CESTER VALENTINA
E-mail: valentina.cester AT cnr.it
CIALLI PAMELA
E-mail: pamela.cialli AT cnr.it
COSENZA ALESSANDRO
E-mail: alessandro.cosenza AT cnr.it
DI LEO GUGLIELMO
E-mail: guglielmo.dileo AT cnr.it
NOGAROTTO ALESSIO
E-mail: alessio.nogarotto AT cnr.it
SACCHETTO ALESSIO
E-mail: alessio.sacchetto AT cnr.it
ZANELLA JACOPO
E-mail: jacopo.zanella AT cnr.it
ZANOTTO EMANUELA
E-mail: emanuela.zanotto AT cnr.it
Breve descrizione
Le attività sperimentali svolte presso il BioSoundEcology Lab della sede di Messina si concentrano sull’analisi delle sorgenti acustiche sottomarine biologiche e lo studio delle dinamiche ecologiche degli animali marini vertebrati ed invertebrati che popolano gli habitat polari. Inoltre, le attività del laboratorio hanno un focus sulla valutazione degli impatti delle sorgenti acustiche di natura antropica sull’ecologia, la fisiologia ed il comportamento degli organismi marini. In particolare, attraverso lo studio dei suoni generati dagli animali, vengono approfonditi gli aspetti relativi alla loro biologia ed ecologia. L’analisi del rumore generato da attività umane, invece, fornisce gli elementi utili a comprendere gli effetti sugli animali attraverso lo studio delle risposte comportamentali e dello status fisiologico degli stessi.
Matrici di interesse
Le attività sono rivolte principalmente agli habitat marini.
Tecniche di studio
Vengono applicati metodi di acquisizione passiva dei dati acustici sia in field che in ambiente controllato e delle risposte animali al disturbo sonoro ambientale:
- Analisi dei dati acustici;
- Stima del rumore sottomarino e delle componenti acustiche ambientali;
- Valutazione delle dinamiche ecologiche attraverso l’analisi delle vocalizzazioni degli animali marini;
- Analisi delle variazioni biochimiche, fisiologiche e comportamentali degli animali esposti a disturbo acustico;
- Studio dell’ecologia acustica dei mammiferi marini.
Strumentazione
Il laboratorio è fornito di strumentazione per il monitoraggio acustico passivo (idrofoni cablati e sistemi autonomi di acquisizione dati acustici) e per lo studio in ambiente controllato degli effetti del rumore sugli organismi marini (videocamere, amplificatore, trasduttore acustico, software per l’analisi acustica e comportamentale).
Per informazioni: Dott. Francesco Filiciotto – francesco.filiciotto AT cnr.it
Breve descrizione
Nel laboratorio HydroChem, presso la sede di Messina, si eseguono analisi chimiche per la caratterizzazione dei corpi idrici marini (costieri e pelagici) e lacustri, fornendo supporto tecnico-scientifico allo studio dei cicli biogeochimici e dei processi ecologici anche in relazione all’acidificazione marina, così come agli studi sulle biomasse microbiche condotte nel Laboratorio di Microscopia. In particolare, vengono eseguite analisi di ossigeno, salinità, pH, nutrienti (azoto e fosforo) e carbonio organico particellato. Nell’ambito dell’attività monitoraggio ambientale, diversi prototipi di analizzatori di nutrienti sono stati sperimentati sia su piattaforma fissa che su battello, in siti pristini o soggetti a inquinamento antropico.
Matrici di interesse
Le matrici analizzate sono in massima parte riconducibili all’idrosfera (acque marine e lacustri, brine).
Strumentazione
Il laboratorio è fornito di strumentazione di base per la chimica ambientale [spettrofotometro, spettrofluorimetro, luminometro, buretta digitale per titolazione ossigeno, centrifuga, salinometro, analizzatori automatici per nutrienti (ammoniaca, nitriti, nitrati e ortofosfati), cappe ad estrazione, pompe da vuoto, setti filtrazione, agitatore magnetico, pHmetro].
Per informazioni: Dott. Filippo Azzaro – filippo.azzaro AT cnr.it
Breve descrizione
Le attività sperimentali svolte nel laboratorio EcoBiM, presso la sede di Messina, riguardano lo studio ecologico e biotecnologico dei microrganismi, in particolare procarioti, che popolano gli habitat polari marini e terrestri. Vengono approfonditi aspetti ecologici quali la diversità dei microrganismi, la loro risposta a condizioni di stress ambientale (derivanti da forzanti naturali o antropiche, quali cambiamento climatico e contaminazione chimica), le implicazioni astrobiologiche della vita in ambienti estremi, l’evoluzione e l’adattamento in ambienti polari. Il laboratorio svolge, inoltre, analisi rivolte alla valutazione delle capacità metaboliche e potenzialità biotecnologiche di microrganismi cold-adapted, ricercando biomolecole con applicazioni industriali e batteri in grado di rimuovere sostanze inquinanti a bassa temperatura in una visione di biorisanamento.
Matrici di interesse
Le matrici analizzate sono in massima parte riconducibili all’idrosfera (acque marine, fluviali e lacustri, brine) ed alla criosfera (permafrost, neve, ghiaccio marino e continentale, brine intrapermafrost), ma sono oggetto di studio anche i suoli ed i sedimenti. Particolare interesse riveste, inoltre, lo studio delle interazioni tra microorganismi e superfici biotiche (ad esempio, organismi pelagici e bentonici) ed abiotiche (come comunità microbiche colonizzanti materiali polimerici, indicate con il termine di plastisfera).
Tecniche di studio
Per la caratterizzazione microbiologica di ambienti estremi, analogamente alle procedure analitiche comunemente applicate per lo studio di aree temperate, si fa ricorso a metodi dipendenti (colturali) ed indipendenti (biomolecolari e biochimici) dalla coltivazione, tra cui:
- isolamento e mantenimento in coltura pura di ceppi batterici;
- tipizzazione fenotipica (caratteristiche fisiologiche, biochimiche e morfologiche) e genotipica (analisi delle sequenze di 16S rRNA e ricerca di geni funzionali) di batteri coltivabili;
- screening colturali per la ricerca di biomolecole utili (tra cui antibiotici, esopolisaccaridi, biosurfattanti);
- valutazione delle capacità metaboliche della comunità microbica attraverso saggi miniaturizzati;
- ibridazione in situ con sonde oligonucleotidiche (CARD-FISH) per caratterizzazione di comunità microbiche;
- estrazione di DNA e RNA ambientale per studi di metagenomica e metatrascrittomica;
- allestimento di microcosmi arricchiti con contaminanti organici ed inorganici e test di degradazione.
Strumentazione
Il laboratorio è fornito di strumentazione di base per la microbiologia ambientale ed applicata (cappa a flusso laminare, autoclave, incubatori e bagni termostatati, centrifughe, apparati di filtrazione, sonicatori, spettrofotometri, fluorimetri) e di attrezzature per la biologia molecolare (termociclatore e apparecchi per elettroforesi).
Per informazioni: Dott.ssa Angelina Lo Giudice - angelina.logiudice AT cnr.it
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide
CNR-ISP
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Scienze Polari
c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)
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