Si occupa principalmente di studi paleoclimatici e dei processi all’interfaccia fra neve ed atmosfera con particolare attenzione ai processi post-deposizionali. Si occupa di misure di elementi in tracce (e della loro speciazione) nelle carote di ghiaccio con un focus particolare al ferro, per il suo ruolo attivo nella fertilizzazione oceanica, ed alogeni per la loro dipendenza da processi collegati a variazioni del ghiaccio marino.
È interessato inoltre agli impatti causati dalle civiltà passate ed ai cambiamenti che queste hanno causato nella composizione chimica dell'atmosfera passata. È coinvolto in misure di aerosol in ambienti polari con il fine di studiare il ciclo biogeochimico di elementi in tracce, composti biogenici e black carbon e di valutare le possibili variazioni nel periodo recente. Ha partecipato a numerose spedizioni scientifiche polari, sia in Artide che in Antartide e in aree alpine. È inoltre coinvolto attivamente nella stima dei bilanci di massa in alcuni ghiacciai delle Svalbard.
Scopus - Author ID: 54962645400 http://orcid.org/0000-0001-8635-9193 ResearchGate Google Scholar
Laureato in Scienze Agrarie nel 1992. Ricercatore CNR presso l’Istituto di Scienze Polari, sede di Venezia-Mestre.
Dal 1996 al 2018 presso il Centro per la Biologia ed il controllo delle piante Infestanti, dal 2002 Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale (IBAF) e dal settembre 2018 Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) di Legnaro, Padova.
Macroaree CNR di riferimento: Terra e Ambiente, Agroalimentare Interessi di ricerca:
- ecofisiologia delle piante infestanti,
- modellizzazione della competizione tra malerbe e coltura e dell’intercettazione luminosa entro canopy,
- destino ambientale degli erbicidi.
Sintesi attività svolta e incarichi: Responsabile dal 2008 al 2016 dell’URT dell’IBAF: “Ecosistemi montani per la mitigazione dei cambiamenti ambientali in area alpina” presso il Centro Studi Alpini dell’Università della Tuscia a Cinte Tesino (TN). Membro del Management Committee dell’Azione COST E 47 (2005-2009): “European Network for Forest Vegetation Management: Towards Environmental Sustainability” del domain: Forests, their Products and Services. Refero per le riviste Applied Ecology, Weed Research, Int. J. of Biodiversity and Conservation, Spanish Journal of Agricultural Research, Journal of Testing and Evaluation.
Esperienze all’estero: Nel 1995 e nel 1997 ha trascorso due periodi all’estero presso la WUR (Wageningen University and Research, Paesi Bassi) per un totale di 6 mesi. Nel 2002 è stato visiting scientist per circa 4 mesi presso il Department of Botany and Plant Sciences, University of California, Riverside, CA, USA. Nel 2008 è stato visiting scientist per due mesi presso il Plant and Invertebrate Ecology Department, Rothamsted Research, UK.
Scopus - Author ID: 6507412824
Si occupa principalmente di messa a punto di metodi analitici per la determinazione di inquinanti organici, normati ed emergenti, in varie matrici ambientali. Tra le aree di interesse la qualità dell’aria, l’analisi di inquinanti in gascromatografia-spettrometria di massa, la determinazione di microplastiche, l’applicazione di tecniche statistiche per la valutazione delle sorgenti di inquinamento. Ha lavorato a diversi progetti europei, gestito collaborazioni per attività di ricerca anche con aziende private, è stata correlatore di diverse tesi. Ha studiato a Venezia, dove ha conseguito nel 2005 la laurea triennale in Chimica e nel 2007 la laurea specialistica in Chimica e Compatibilità Ambientale, entrambe a pieni voti. Nel 2011 ha conseguito il doppio titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e di Scienze Biologiche, presso l'Universidade Estadual Paulista di Botucatu (San Paolo - Brasile). Durante il dottorato si è occupata principalmente di analisi di potere antiossidante in alimenti, tra i quali frutta e propoli. Tra il 2009 ed il 2010 ha passato un periodo di 6 mesi all'interno dell'Istituto di Bioscienze dell'Università di San Paolo, lavorando principalmente su frutti originari della zona tropicale del Brasile e scarsamente studiati fino ad allora. Dal 2012 al 2017 è stata assegnista di ricerca presso l'Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA-CNR), nel 2017-2018 tecnologo di ricerca del progetto ECOMOBILITY presso Università Ca' Foscari Venezia e a partire da luglio 2019 ricercatore di III livello presso CNR-ISP.
Scopus - Author ID: 26649910100 ResearchGate Google Scholar
Bellunese, ha studiato chimica all'Università di Padova ottenendo un dottorato in Scienze Ambientali alle Università di Venezia e di Grenoble.
Ricercatore presso l'Istituto di Scienze Polari del CNR, sede di Venezia, da anni si occupa dello studio di archivi climatici in carote di ghiaccio attraverso l’implementazione di tecniche analitiche innovative.
Montanaro per lavoro ma soprattutto per passione, ha partecipato ad importanti progetti di ricerca non solo sui ghiacciai Alpini, ma anche in Groenlandia, Antartide e Isole Svalbard.
Scopus - Author ID: 36007295400 ResearchGate
Laureato in Fisica nel 1993, attualmente ricercatore presso l'Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP) sede di Venezia.
Ha oltre 20 anni di esperienza nel campo della meteorologia marina su micro e meso scala, tramite utilizzo del telerilevamento con strumenti a microonde attivi in ambiente marino, da satellite e da piattaforme di osservazione durante campagne in mare (Mare Adriatico: torre Acqua Alta, piattaforme ENI; piattaforma di ricerca Kikeneiz sul Mar Nero). Analisi di serie storiche di dati meteo-marini acquisiti sia attraverso dati in situ che telerilevati. Co-autore di alcuni lavori sulla deduzione del vento all'interfaccia aria-mare tramite l'analisi di immagini SAR con tecniche wavelets continue.
Ha partecipato a:
1) progetto MIUR RITMARE occupandosi dell'acquisizione e della interpretazione di dati scatterometrici telerilevati per la determinazione del vento alla superficie del mare;
2) progetto ESA eSurge-Venice sull'espansione delle possibilità di utilizzo di dati satellitari per la previsione dello storm surge.
Più recentemente ha svolto ricerche nell'ambito dell'ESA Sea Level Climate Change Initiative (SL_CCI), nello svolgimento del progetto ESA SL_CCI Bridging Phase, occupandosi di applicazioni dell'altimetria satellitare.
Da febbraio 2020 partecipa al progetto ESA Radar Altimetry for the Coastal Zone and Inland Waters, che prevede lo sviluppo di specifiche applicazioni dell'altimetria satellitare SAR nelle zone costiere e nelle acque interne.
Responsabile scientifico di tre progetti di ricerca finanziati dal Centro Previsioni e Segnalazioni Maree (Comune di Venezia).
Principali interessi scientifici: telerilevamento a microonde dell'ambiente marino e interpretazione di immagini radar ad apertura sintetica; tecniche di trasformazione wavelet continua; analisi delle serie temporali di vento, livello del mare e radar backscatter; previsioni di storm surge; complementarietà di modellistica atmosferica e telerilevamento da satellite.
È autore o co-autore di più di 30 prodotti indicizzati (fonte Scopus) come articoli pubblicati su riviste internazionali o come atti di conferenze internazionali. La sua produzione scientifica può essere quantificata da un numero di citazioni pari a 242 e da un h-index pari a 9 (fonte Scopus).
Scopus - Author ID: 6603102453 http://orcid.org/0000-0002-6250-9588
L'attività di ricerca scientifica svolta dal Dr. Cozzi, condotta presso l’Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Venezia, riguarda tematiche che rientrano nell'ambito della Chimica Analitica con particolare riferimento allo sviluppo di metodologie ed alle applicazioni di tipo ambientale. Gli studi sono stati rivolti in particolare alla messa a punto di metodologie analitiche per lo studio della contaminazione ambientale, causata dell'emissione nell'atmosfera di metalli tossici pesanti, attraverso l’analisi chimica di carote di neve e ghiaccio polari ed alpine, mediante la spettrometria di massa ad alta risoluzione con sistema di ionizzazione al plasma accoppiato induttivamente (ICP-SFMS). Oltre a questo tipo di matrici l’attività scientifica ha considerato particolari archivi di deposizione atmosferica come la torba che è stata studiata per la determinazione dei flussi atmosferici di elementi come arsenico ed antimonio. Le ricerche hanno anche riguardato lo studio della distribuzione di elementi in traccia in aree soggette a differente antropizzazione come l’Antartide, la Groenlandia e le Alpi.
Scopus - Author ID: 35495278300 http://orcid.org/0000-0001-8796-4176 ResearchGate Google Scholar
Ricercatrice. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la quantificazione e la simultanea identificazione di small microplastics (1-100 µm) in diverse matrici ambientali (permafrost, biota, sedimenti, ecc.) via MicroFTIR, quantificazione e identificazione di fibre microplastiche via MicroFTIR, speciazione di elementi in tracce in acque Antartiche, geospeciazione di elementi in tracce e terre rare (REEs) in sedimenti e suoli, bioaccumulo di elementi in tracce e REEs in penne, tecniche microscopiche e analisi ancillari.
Autore di vari articoli scientifici pubblicate su riviste peer-review, ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali ed è reviewer per riviste come STOTEN, Estuarne Coastal and Shelf Science, International Journal of Environmental Pollution and Remediation, Scientific Reports Nature.
Componente del Consiglio di Istituto (CdI), è inoltre rappresentante del CNR nell’assemblea dei soci del Distretto Veneziano per la Ricerca ed Innovazione (DVRI) ed è uno dei Leonardos per la Science Gallery Venice.
Scopus - Author ID: 7801412352
http://orcid.org/0000-0002-7484-9600
ResearchGate
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CTER VI livello da Novembre 2014.
Dal 2014 al 2018 ha lavorato come tecnico presso il CNR ISMAR Venezia partecipando a numerose campagne oceanografiche e occupandosi di reagentari, smaltimenti rifiuti, ordini di materiale e sicurezza nei laboratori.
Dal 2019 afferisce all'Istituto di Scienze Polari del CNR, sede di Venezia, ricoprendo le seguenti mansioni:
- tecnico di laboratorio e utilizzo strumenti di laboratorio,
- raccolta, preparazione e analisi di campioni,
- manutenzione e riparazione strumenti,
- preparazione e trasporto materiale per missioni in Artico o uscite in montagna,
- gestione logistica laboratori e reagentari,
- punto istruttore per gli ordini sul mercato elettronico,
- protocollo informatico,
- controllo e gestione tecnica camere bianche (Clean Rooms).
Ph.D.: Ricercatrice presso l’Istituto di Science Polari del CNR di Venezia, Italia.
2013-2018 – assegni di ricerca post-doc presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e l’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA) del CNR di di Venezia; 2010-2012 dottorato di ricerca in Scienze Chimiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Area di ricerca
-Chimica ambientale; dal 2013, la sua ricerca si basa sullo studio di traccianti chimici in numerosi comparti ambientali (ghiaccio, neve aerosol, acqua di lago e sedimento) per definire sorgenti e processi di trasporto. Lo studio è principalmente focalizzato nelle aree polari quali l’Artico e l’Antartide.
-Chimica analitica; sviluppo di metodi ad elevata sensibilità mediante tecniche ifenate di cromatografia liquida quail HPLC-MS/MS e IC/MS per lo studio di composti chimici a livelli di tracce ed ultra-tracce.
Ha un’approfondita esperienza nella preparazione di campioni in camere bianche per la determinazione di composti organici a basse concentrazioni. Ha partecipato a diverse campgne scientifiche in Antartide e nelle Isole Svalbard.
Pubblicazioni e indici bibliometrici: H-index: 12 (Scopus); 41 articoli scientifici(Scopus). >50 poster e comunicazioni orali a congressi scientifici; 2 inviti a presentazioni orali a congressi nazionali ed internazionali.
Campagne di campionamento
• 2019-2015 campagne di campionamento artiche (Ny Alesund, Svalbard);
• 2012, 2014 campagne di campionamento in Antartide presso nave oceanografica Italica e la stazione Mario Zucchelli.
Participazione a progetti di ricerca
2018 - 2019 RCN - SSG- Spatial Distributions of Black Carbon and Mineral Dust in Air and Snow Surface Layers upon Svalbard Glaciers: participante
2017-2019 PNRA - EvASIon - Mercer and Whillans lakes: Evolution of hydrologically Active Subglacial environments: participante
2016-2017 RCN - SSG– Community Coordinated Snow Study in Svalbard: participante
2012-2014 PNRA - CaBiLA: Geochemical characterization of Antarctic subglacial lakes: participante
2012 - 2016 EU – Early Human Impact: participante
Scopus - Author ID: 46961088400 http://orcid.org/0000-0003-2639-7475 Google Scholar
CTER IV livello - Responsabile IT. Gestione dei sistemi e dei servizi informatici dell'istituto nella sede di Messina. In tale ambito svolge le seguenti attività:
- APM - Responsabile Tecnico Rete GARR;
- gestione dell’intera rete informatica dell’istituto;
- gestione dei servizi di rete, in particolare, gestione dei server (file server, web server, firewall, DNS, NAT, etc…) per l’erogazione dei servizi trasversali e dei servizi locali;
- gestione delle reti di trasmissione dati (LAN e wireless);
- gestione delle politiche di accesso (router CISCO e firewall);
- assistenza e supporto hardware e software alle postazioni di lavoro degli uffici e dei laboratori;
- supporto alla realizzazione di videoconferenze;
- utilizzo di software a fini statistici per elaborazione e l’interpretazione di risultati sperimentali (in particolare mediante l’impiego di R, un ambiente di sviluppo specifico per l'analisi statistica dei dati). Si occupa inoltre della gestione dei dati locali istituti relativi al personale: rilevazione presenze, assenze, competenze, buoni pasto, mediante ePAS, il sistema di rilevazione e gestione delle presenze del personale CNR.
Ha conseguito la laurea in Chimica ambientale presso l'Università dell'East Anglia, seguita da un M.Sc in Chimica analitica, ha ottenuto il dottorato di ricerca presso l'Università di Plymouth nel 1996.
Chimico analitico specializzato nell'analisi degli elementi in tracce e lo studio della loro speciazione chimica. I suoi obiettivi includono determinare il ruolo, il destino e gli effetti tossici dei metalli pesanti nell'ambiente e il loro impatto sull'umanità. Recentemente si è concentrato sul mercurio, le sue concentrazioni atmosferiche e sua presenza nella neve, ghiaccio e acque sotterranee, con particolare attenzione ai fenomeni di deposizione.
Ha partecipato a 2 spedizioni antartiche alla stazione di Concordia ed è l'esperto nazionale italiano per i POPs e il mercurio nei gruppi di esperti di AMAP, (il programma di monitoraggio e valutazione dell'Artico) e nella Programma d'azione dei contaminanti artici (ACAP).
Coautore di oltre 64 pubblicazioni; è uno degli autori per la Atomic Spectrometry Updates Environmental Analysis review della Royal Society of Chemistry.
Scopus - Author ID: 7003572964 Research Gate: Warren Cairns
Laureata in Fisica presso l’Università di Padova nel 1999, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienza per la Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Firenze nel 2007.
Ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 2002, a tempo indeterminato dal 2011. Dal 2002 al 2019 ha lavorato all’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC), Unità di Padova, quindi nell’agosto 2019 si è trasferita all’Istituto di Scienze Polari, dove è attualmente ricercatore presso la sede di Venezia Mestre.
I suoi principali interessi sono nei campi della Fisica dell’Atmosfera, Climatologia e Microclimatologia, Scienze Ambientali. In ISAC ha iniziato a lavorare in microclimatologia applicata alla conservazione dei beni culturali, alla qualità degli ambienti interni, al risparmio energetico, acquisendo grande esperienza di progetti di ricerca multidisciplinari. Con il tempo la sua attività di ricerca si è sempre più focalizzata sulla climatologia.
Attualmente, il suo interesse è da un lato nello studio del cambiamento climatico attraverso il recupero, correzione e analisi di serie di dati climatici proxy e strumentali; dall’altro nello studio dei processi e parametri fisici dell’atmosfera per investigare il bilancio energetico e il sistema climatico in area polare.
E’ stata membro del team di coordinazione di molti progetti Europei dai programmi FP5 e FP7 fino a Horizon 2020, e ha partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali. Professore a contratto di masters e corsi di specializzazione, ha svolto attività di tutoraggio e supporto tecnico-scientifico a tesi di laurea triennali e specialistiche.
Scopus - Author ID: 55370745600 http://orcid.org/0000-0002-8408-0102 WoS Researcher ID: AAD-8969-2020 Research Gate: Francesca Becherini
Laureata in Scienze Biologiche, Specialista in Microbiologia Applicata, è ricercatrice CNR dal 1994.
I suoi interessi scientifici riguardano l'ecologia microbica marina ed il ruolo dei microorganismi nei processi di decomposizione della materia organica in ambienti mediterranei e polari attraverso misure di attività enzimatiche (aminopeptidasi, glucosidasi, fosfatasi); la ricerca di batteri patogeni (Escherichia coli, Vibrio spp.) mediante fluorescent antibody method e saggi enzimatici; variazioni nei parametri fisiologici (enzimi digestivi, immunità aspecifica) di Teleostei marini in risposta a stressors.
Recenti studi condotti in ambienti estremi hanno esplorato abbondanza ed attività della comunità batterica eterotrofica free-living (Progetto UVASS, Svalbard, Artide), presente nel permafrost o in brine (progetti Programma Nazionale di Ricerche in Antartide-PNRA 2013/AZ1.05), componente di biofilm microbici su substrati plastici (PNRA16_00105), o vettore di antibiotico-resistenze (PNRA 14_00090). Membro del Collegio Docenti Dottorato in Igiene Applicata- Univ. Messina (2006-2011) e dei Direttivi Comitati Plancton (2000-2001; 2002-2003; 2010-2012; 2013-2015) ed Acquacoltura (2004-2006; 2016-2018; 2019-2021) della Società Italiana Biologia Marina. Abilitata Professore Ordinario di Ecologia (2012-2020).
P.I. e membro di vari progetti di ricerca (PNRA, EU FP 7 PERSEUS, Marine Strategy, VECTOR, MIUR Cluster-Sistemi Avanzati Monitoraggio), ha collaborato con Institute of Hydrobiology-Wuhan (Cina), Univ. du Sud Toulon-France, CENPAT-Puerto Madryn (Argentina), CERTE-Soliman (Tunisia).
Co-autore di oltre 350 lavori scientifici, H index 19 (Scopus) e 24 (Scholar). Referee (Publons) e componente di Editorial Boards delle riviste internazionali OA (J. Mar. Sci. Engin.-JMSE, MDPI; J. Coastal Life Medicine, Hainan Univ.; J. Clinical Microbiol. Biochem. Technol.- PEERTECHZ; The Open Fish Sci. J., The Open Mar. Biol. J., BENTHAM; J. Oceanogr. Mar. Res., J. Ecosyst. Ecogr. LONGDOM).
Scopus - Author ID: 7102219836 http://orcid.org/0000-0002-3819-5486 Scholar
Laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Microbiologia Applicata. Dal 1982 svolge la sua attività di ricerca al CNR di Messina, oggi parte dell’ISP-CNR. Dal 2001 è Primo Ricercatore.
Sin dall’inizio si è occupata di ricerca nell’ambito dell’ecologia microbica. Si interessa alle interazioni tra i fattori ambientali e le comunità microbiche marine; in particolare degli effetti dei cambiamenti climatici sui cicli biogeochimici, attraverso lo studio dei tassi di decomposizione della sostanza organica (misure di attività enzimatica quali peptidasi, glucosidasi e fosfatasi).
Altri interessi di ricerca sono:
- sperimentazione dell’attività antibatterica di oli essenziali e nuovi polimeri;
- valutazione del rischio sanitario in acque costiere (sperimentazione della tecnica di immunofluorescenza per la conta diretta di Escherichia coli, Vibrio spp, Photobacterium.
P.I. di progetti Nazionali (PRISMA 1, Ecosistemi marini/SINAPSI; MIPAF IVp triennale N.C16; PON-RSF 2000-2006 N.12745; VECTOR L.4–5.2) e regionali. Autore di oltre 130 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali e nazionali.
Recentemente collabora ai progetti PNRA: 2020-2021 PNRA18-0041-B2, Screening dei fenomeni di antibiotico-resistenza in ceppi batterici isolati da acqua, sedimento e intestino di teleostei antartici. Responsabile dott.ssa M. Mancuso.
2016-2017 Proposta PNRA16: Biodiversità e funzionamento degli ecosistemi planctonici del mare di Ross nell'oceano Meridionale in cambiamento (P-ROSE), responsabile O. Mangoni, UO 7: Tassi biogeochimici microbici. Responsabile dott. R. La Ferla.
2016-2017 Proposta PNRA16: 00207 - A3 – CELEBeR (CDW Effects on glaciaL mElting and on Bulk of Fe in the Western Ross sea (CELEBeR). Coordinatore P. F. Rivaro, Responsabile UO Maurizio Azzaro.
2014-2015 Progetto PNRA: Coastal Ecosystem Functioning in a changing Antarctic ocean (CEFA). Coordinatore Prof L.Guglielmo, UO 7, Responsabile dott. R. La Ferla.
Scopus - Author ID: 6701823549 http://orcid.org/0000-0002-0151-9416
Giovanna Maimone è attualmente CTER - IV Livello presso l’Istituto di Scienze Polari.
Ha partecipato a numerose campagne oceanografiche in ambienti pelagici del Mar Mediterraneo con particolare riguardo alla raccolta, trattamento e analisi di campioni. Ha partecipato attivamente a progetti di ricerca nazionali ed internazionali su tematiche polari.
Le attività di ricerca svolte sono relative allo studio dell’ecologia delle popolazioni batteriche in campioni di matrice acquatica (mare e brine) e permafrost. In particolare: allo studio della biomassa dei procarioti mediante conteggio e analisi morfometrica e morfologica, tramite l’applicazione di tecniche microscopiche in epifluoresenza ed analisi d’immagine; allastima dei profili fisiologici a livello di comunità dei procarioti mediante BIOLOG Ecoplate; alla quantificazione delle cellule vitali mediante l’uso di biomarker (LIVE/DEAD e CTC). Si interessa inoltre della elaborazione grafica e statistica dei dati sperimentali raccoltinell’ambito dei progetti svolti e collabora alla stesura delle pubblicazioni.
Scopus - Author ID: 7801432695
Nata a Messina, ha conseguito nel 2006 il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali presso l’Università di Messina.
È membro del Comitato di Gestione PNRA “Raccolta e diffusione dei reperti” e della Giunta esecutiva del CUR per lo Studio degli Ambienti Estremi e degli Estremofili “Francesco Maria Faranda” (Università di Messina). Ha collaborato con l’Università di Messina per la gestione operativa e scientifica della Collezione Italiana di Batteri Antartici del Museo Nazionale dell’Antartide (CIBAN-MNA). Ha partecipato a campagne di prelievo in Artide (Isola Svalbard e Norvegia Artica) e Antartide, nonché a diverse campagne oceanografiche in Mar Mediterraneo.
Partecipa attivamente a progetti di ricerca nazionali ed internazionali su tematiche inerenti l’ecologia e le biotecnologie microbiche in ambienti polari (marini, terrestri e lacustri), affrontando lo studio delle biodiversità e attività procariotiche, delle potenzialità applicative in biotecnologia di batteri cold-adapted (produzione di biomolecole utili e degradazione di inquinanti a bassa temperatura) e delle interazioni batteriche. Particolare attenzione è rivolta all’associazione tra procarioti e invertebrati bentonici filtratori, alla risposta delle comunità microbiche a disturbi antropici ed alla relazione tra la contaminazione chimica ambientale e la diversità procariotica.
E’ autrice di oltre 70 pubblicazioni su riviste peer-reviewed, tra cui Physics of Life Reviews, Scientific Reports, Biotechnology Advances, Science of the Total Environment, Soil Biology and Biochemistry, PLOS One, Applied and Environmental Microbiology, Microbial Ecology e diversi capitoli di libro.
È nell’Editorial Board delle riviste open-access Microorganisms (Section Microbial Biotechnology) and Diversity (Section Microbial Diversity), e Review Editor per Frontiers in Marine Sciences: Marine Biotechnology.
Scopus - Author ID: 57202031230 http://orcid.org/0000-0002-8842-083X Research Gate: Angelina Lo Giudice
Ha partecipato in qualità di responsabile e/o collaboratore ai seguenti Progetti di Ricerca: SOS-BASS-PRIN; ELENO-PONANT within ARICE; VECNA; MARE-ERASMUS+ PLNRDA 2017-2019; MSFD, Dir. 2008/56/CE; SySTeMiC-University of the South Pacific; BYCATCH VII-MIPAAF; CAIMAR JOINT LABORATORY; IRSES-RECOMPRA; Monitoraggio ambientale CNR-AMP Isole Pelagie; EMSO-MedIT; BIOforIU; REMOTO-PO FESR; PESCATEC- PON; RITMARE-MIUR; TESEO-PON; CALYPSO- Italia-Malta; ICT per l'Eccellenza dei Territori; STROAM- Italia-Russia.
Ha partecipato a numerose spedizioni scientifiche in mare nazionali ed internazionali in qualità di capo missione e/o componente dello staff scientifico. Componente di spedizioni scientifiche in Artico per la raccolta di dati acustici ed al Polo Nord geografico. Responsabile del Laboratorio di Biodiversità acustica ed ecologia marina (BioSoundEcology Lab) presso la Sede di Messina di CNR-ISP; Responsabile di Convenzioni tra CNR e Università; ha svolto attività didattica presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina; valutatore di proposte progettuali ARTA, MIUR, PO FEP, POR FESR; ha preso parte come presidente e/o componente a circa 50 commissioni di concorso per differenti posizioni nei profili della ricerca; ha partecipato in qualità di relatore a più di 30 Conferenze Nazionali/Internazionali; ha ricoperto la figura di Responsabile di personale con Assegno di ricerca, Borsa di studio, Tesi e Tirocinio pre- e post-laurea.
E’ coautore di più di 40 pubblicazioni internazionali su Riviste scientifiche ISI e più di 80 pubblicazioni tra riviste scientifiche nazionali, proceeding, libri, rapporti progettuali, tecnici e brevetti depositati.
Scopus - Author ID: 36058746700 http://orcid.org/0000-0002-9418-0414
Laurea con lode in Scienze Biologiche (1983) e Dottorato di ricerca in Scienze Ambientali: Ambiente marino e risorse (1989), Università degli Studi di Messina.
Ricercatore CNR dal 1994 presso l’Istituto Sperimentale Talassografico di Messina, poi divenuto (2001) Istituto per l’Ambiente Marino Costiero e successivamente (2019) Istituto per le Risorse Biologiche e Biotecnologie Marine, dal 2019 fa parte dell’Istituto di Scienze Polari. L'attività scientifica è riassunta in vari Rapporti tecnici di crociere oceanografiche (anche in qualità di responsabile scientifico) e più di 100 pubblicazioni su riviste internazionali e nazionali nelle seguenti linee di ricerca:
- ruolo ecologico e fisiologico delle frazioni dimensionali del fitoplancton nelle reti trofiche marine sia in zone costiere sia off-shore del Mar Mediterraneo, del Mare di Ross (Antartide) e dello Stretto di Magellano,
- studio delle condizioni trofiche negli ecosistemi lagunari salmastri esposti a inquinamento chimico e fenomeni di eutrofizzazione (Habs),
- sviluppo di monitoraggio automatico delle proprietà fisico-chimiche, ottiche e di parametri biologici (fitoplancton) in ambienti marini costieri attraverso misure in situ (boa e nave) e telerilevamento (MIVIS, SeaWiFS).
Ha partecipato a diversi programmi nazionali (ROSSMIZE, PRISMA, CLUSTER10, SNOW Artide) e progetti del PRNA, CNR e del Mi.PA ed internazionali (EU VFP: Strategy; EU FP6: SPICOSA WT 10.3 leader ; INTERACT EU: Sponge).
Scopus - Author ID: 6603331973
Ha conseguito due lauree (Scienze Biologiche; Scienze Naturali) e un PhD in Scienze ed Ingegneria del Mare.
Le attività di ricerca di Maurizio Azzaro sono focalizzate principalmente sullo studio del funzionamento degli ecosistemi polari con un approccio interdisciplinare dedicato a varie temi che vanno dall’ecologia microbica e lo studio del microbial food web, allo studio della biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi marini e terrestri. Nell’arco della sua carriera ha affrontato temi inerenti lo sviluppo di nuove tecnologie in aree polari (aree marginali ai ghiacciai marini), gli effetti dell’inquinamento (metalli pesanti, petrolio, plastiche, etc.) e dei cambiamenti globali e il loro impatto sulle comunità microbiche marine e terrestri. Attenzione è stata posta anche alla conservazione e protezione degli ecosistemi terrestri e marini con particolare riferimento all’Antarctic Treaty Consultative Meeting (ATCM) e la Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources (CCAMLR).
Maurizio Azzaro in trent’anni di ricerche ha svolto una fervida attività in campo in un ampio spettro di ambienti marini e terrestri: permafrost, ghiaccio marino, laghi (temperati e ghiacciati), stretti, rade, golfi, porti, fiordi, aree di transizione, aree costiere, aree pelagiche (Epi-, meso- e bati-pelago), mari marginali e aree polari. Complessivamente ha partecipato nell’ambito di progetti di ricerca nazionali ed internazionali (> 50), a oltre 60 spedizioni scientifiche in Artide, Antartide (in 3 coordinatore scientifico della spedizione), Cina, Oceano Pacifico, Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo (in 7 come Capo Missione).
Durante la sua carriera ha pubblicato più di 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.
Dal 2019 è responsabile della sezione dell’Istituto di Scienze Polari di Messina.
Scopus - Author ID: 6602752439
Ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche nel 1988 presso l'Università di Messina. Dal 1 settembre 1981 al 30 agosto 1990 è stato assegnista presso l'Istituto Talassografico di Messina (C.N.R.). Nel 1990 è stato assunto presso il suddetto Istituto, con il profilo professionale di CTER, fino al 31 dicembre 2000. Dal 1 gennaio 2001 riveste il profilo di ricercatore al C.N.R presso l’Istituto Scienze Polari (ISP) di Messina.
In qualità di ricercatore dell’ISP di Messina, il dr. F. Azzaro collabora a diversi programmi scientifici nazionali ed europei, ha partecipato a numerosi congressi nazionali e internazionali.
L'attività scientifica del dr. F. Azzaro è stata mirata verso temi di Oceanografia Biologica, in particolare:
- determinazione dei nutrienti sia tradizionalmente che con strumentazione di monitoraggio in continuo (mezzo mobile, boa oceanografica);
- valutazione dei parametri trofici (clorofilla a e ATP);
- studio dell’upwelling dello Stretto di Messina e l’influenza sulla produzione e biomassa fitoplanctonica, con l’utilizzo di tecniche di rilevamento automatico e con sistemi iperspettrali da aeromobile (MIVIS).
- studio delle condizioni chimiche e trofiche negli ecosistemi lagunari salmastri, in quelli marini costieri e del largo, Mar Mediterraneo, Mare di Ross (Antartide), aree periantartiche (Magellano) e fiordo Kongsfjorden (Artico);
- inquinamento chimico ed eutrofizzazione negli ambienti marini costieri e di transizione.
Ha partecipato a numerose campagne oceanografiche che afferivano a programmi Nazionali e Internazionali.
Ha partecipato alle seguenti spedizioni scientifiche italiane in Antartide: X (ROSSMIZE 1994/95), XIX (VLT 2003/04), XX (ABIOCLEAR 2004/05), XXXI (CEFA 2015-2016) e XXXII (P.ROSE e CELEBER 2016-2017).
Scopus - Author ID: 8516485200
7 Febbraio 2020
Il record è stato battuto nel corso di un campionamento nel Mare di Ross in Antartide, effettuato per la campagna oceanografica della 35a spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito da ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal Cnr per la programmazione e il coordinamento scientifico.
Comunicato stampa CNR
XXXV Spedizione in Antartide
Rompighiaccio Laura Bassi - Sito OGS
Edito da Springer un nuovo libro sull'atmosfera Artica, curato da Cladio Tomasi con Alexander Kokhanovsky, con diversi contributi dei ricercatori ISP (ISAC al momento della preparazione del volume).
Il libro presenta le conoscenze attuali di chimica e fisica dell'atmosfera artica. Particolare attenzione è rivolta agli studi sul fenomeno della foschia artica, alle nuvole troposferiche artiche, sulla nebbia artica, sulle nuvole stratosferiche e mesosferiche polari, sulla dinamica atmosferica, sulla termodinamica e sul trasferimento radiativo in relazione all'ambiente polare. I meccanismi di retroazione atmosfera-criosfera e le tecniche di telerilevamento atmosferico vengono presentati in dettaglio. Vengono anche affrontati i problemi dei cambiamenti climatici nell'Artico.
31 Gennaio 2020
Ricercatori del CNR-ISMAR e CNR-ISP partecipano da gennaio 2020 ad una missione oceanografica della nave da ricerca Falkor appartenente allo Schmidt Ocean Institute. Il team internazionale comprende Paolo Montagna (CNR-ISP), che agirà come Co-Capo missione insieme a Julie Trotter dell’University of Western Australia, Marco Taviani, Federica Foglini e Alessandro Remia del CNR-ISMAR.
La campagna oceanografica FK200126 condurrà la prima esplorazione delle acque profonde nella zona sud-occidentale dell’Australia, lungo il Bremer Canyon e il Leeuwin Canyon.
Comunicato stampa CNR
Segui la crociera on line
21 Gennaio 2020
Studio dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISP) pubblicato su Climate of the Past ha prodotto il primo paleorecord di ghiaccio marino nel Nord Atlantico che ha consentito di scoprirne l’evoluzione durante le variazioni climatiche degli ultimi 120mila anni.
A 120 000-year record of sea ice in the North Atlantic? Clim. Past, 15, 2031–2051, 2019
MIUR - 17 gennaio 2020
Decreto Direttoriale n. 20 del 17-1-2020
PNRA 2019 Disciplina delle procedure per la presentazione di proposte di progetti di ricerca rivolte ad approfondire le conoscenze in Antartide.
Scarica e visiona il BANDO PNRA 2019
Scadenza: ore 12 del 27 febbraio 2020
14 Gennaio 2020
Il rapporto dello stato della scienza ambientale alle Svalbard (SESS) è stato rilasciato durante la settimana polare notte (SIOS Polar Night Week) a Longyearbyen, gennaio 2020. È il secondo numero di una serie annuale di relazioni pubblicate da SIOS. La relazione di quest'anno comprende le recensioni dei dati e delle attività esistenti, sintesi dei dati eaggiornamenti dei capitoli dell'anno scorso. Si tratta di una descrizione unica delle attività e della collaborazione in corso, nonché raccomandazioni per il futuro nella ricerca delle Svalbard.
Scoping Workshop: Toward Implementing an Antarctic RCC-Network
Bologna, Italy, 7-9 October 2019
The World Meteorological Organization (WMO) is fostering the establishment of Regional Climate Centres (RCCs) for the Polar Regions.
23 Dicembre 2019
Sondaggio geofisico ad alta risoluzione conferma il sito per il carotaggio profondo del progetto europeo Beyond EPICA - Oldest Ice Core: 1.5 Myr of greenhouse gas - climate feedback. Esperti di 12 istituzioni provenienti da 10 paesi europei, coordinati da Carlo Barbante dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto di Scienze Polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-ISP), hanno confermato il sito per il carotaggio in Antartide Orientale.
Comunicato stampa CNR
Beyond EPICA - Oldest Ice Core
14 Novembre 2019
Nel corso del meeting della Terrestrial Ecology Flagship tenutosi ad Oslo il 5 novembre 2019 nell’ambito della Svalbard Science Conference, Angela Augusti ricercatrice dell'Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri (CNR-IRET) è stata nominata coordinatrice della suddetta flagship.
Comunicato stampa CNR
La mostra attraverso installazioni fisiche e multimediali, esperimenti interattivi, apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti, oggetti e immagini suggestive guida il pubblico alla scoperta dell’Artico, delle sue peculiarità e dei fenomeni osservati.
Il percorso della mostra prosegue mettendo a fuoco le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny-Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca 'Dirigibile Italia'. Infine si illustra la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. La mostra, che si avvale del contributo di vari Istituti Cnr, è un’ottima occasione per capire le attività dei ricercatori italiani che operano in Artico.
3 Dicembre 2019
Una 'traversa' sul plateau in Antartide per stimare l'aumento del livelo dei mari
Dal 5 dicembre 2019 al 25 gennaio 2020, una squadra composta da scienziati francesi del Cnrs, dell’Università Grenoble Alpes e da scienziati italiani del Cnr e dell’Ingv percorrerà 1318 km tra andata e ritorno in mezzo al plateau dell’Antartide, su una traversa organizzata dall’Istituto Polare Francese (Ipev) con la collaborazione del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra).
Tra i ricercatori italiani sarà presente in campo Andrea Spolaor (CNR-ISP) .
Comunicato stampa CNR
EAIIST
23 Ottobre 2019
Gestita dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico, la missione ha inizialmente riattivato i servizi e preparato la pista di 3 km sul pack marino per l’atterraggio di aerei intercontinentali.
Impiegata per la prima volta l’unica nave italiana in grado di operare nelle aree polari, la Laura Bassi, acquisita dall’Ogs di Trieste, che effettuerà una campagna oceanografica da Lyttelton a Baia Terra Nova.
Comunicato stampa CNR
Programma di Ricerche in Artico 2019-2020:
al via il bando per la presentazione di proposte
Disciplina delle procedure per la presentazione di proposte di progetti di ricerche specifiche a rivolte ad approfondire le conoscenze in Artico.
Scadenza per la presentazione delle domande: 6 dicembre 2019 h 12:00
Il Consiglio di Istituto (Art. 13, Regolamento Organizzazione e Funzionamento CNR del 2019) è costituito dal Direttore, da 6 eletti tra i ricercatori/tecnologi e da 1 eletto tra i tecnici/amministrativi.
Precedenti CdI
Contatto: ISP-CdI AT isp.cnr.it
Il Consiglio dell'Istituto di Scienze Polari (in vigore dal 27 febbraio 2024) è così composto :
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Giuliana Panieri
M.Sclavo (fino al 31 gennaio 2025)
C.Barbante (fino al 30 aprile 2024)
Warren Raymond Lee Cairns
(Rappresentante Personale
Ricercatore/Tecnologo)
Pamela Cialli
(Rappresentante Personale
Tecnico-Amministrativo)
Fabiana Corami
(Rappresentante Personale
Ricercatore/Tecnologo)
Francesco Filiciotto
(Rappresentante Personale
Ricercatore/Tecnologo)
Angelina Lo Giudice
(Rappresentante Personale
Ricercatore/Tecnologo)
Angelo Lupi
(Rappresentante Personale
Ricercatore/Tecnologo)
Francesca Spataro
(Rappresentante Personale
Ricercatore/Tecnologo)
21 dicembre 2019 - 19 dicembre 2023
Direttore: Carlo Barbante
Rappresentanti Personale Ricercatore-Tecnologo: Maurizio Azzaro, Fabiana Corami, Federico Giglio, Elena Gregoris, Mauro Mazzola, Rosamaria Salvatori
Rappresentante Personale Tecnico-Amministrativo: Alessandro Cosenza
Dove siamo: la Sede di Lavoro di Padova dell’Istituto di Scienze Polari è ubicata presso l’Area della Ricerca CNR di Padova, Corso Stati Uniti,4 - 35127 Padova. Mappa
Come raggiungerci:
- in treno: scendendo alla stazione ferroviaria di Padova e poi con l'autobus n.7;
- in auto: dalla autostrada A4, uscendo a Padova Est, si imbocca la tangenziale a sinistra, direzione Piove di Sacco/Chioggia, alla terza uscita (n. 13) ci si trova in Corso Stati Uniti. Seguire la direzione a U obbligatoria e l'entrata del CNR è circa a 100 m dopo il sottopasso. Dalla A13 si esce all'uscita "Padova Zona Industriale" e si arriva direttamente in Corso Stati Uniti a circa 2 Km dall'entrata del CNR;
- in aereo: Aeroporto internazionale di Venezia Tessera e poi con l'autobus fino alla stazione ferroviaria di Padova. Da qui si arriva all'Area con l'autobus n.7. É possibile utilizzare anche gli aeroporti internazionali di Treviso o Verona.
Dove siamo: l’edificio, in puro stile Liberty, sorge nella zona falcata di Messina, all’ombra della Lanterna del Montorsoli. Grazie alla particolare posizione geografica, esso domina le acque dello Stretto di Messina e del Porto. L’edificio è costituito da un unico fabbricato, formato da un corpo centrale a tre piani alquanto arretrato, che ospita uffici e studi, e da due corpi laterali più sporgenti, destinati a laboratori. La sede ISP di Messina è in condivisione con l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (CNR-IRBIM) e dispone di un parco di circa 10000 mq, dove sorge anche un edificio che in origine era sede del regio Tiro a Segno Nazionale ed oggi è destinato ad auditorium.
Come raggiungerci:
- in treno: se provenite dalla penisola, scendete alla stazione di Villa San Giovanni, poi imbarcatevi su nave veloce BlueJet con direzione Messina Porto Storico. Se, invece, provenite da una località siciliana, scendete alla Stazione di Messina Centrale. Una volta giunti a Messina, telefonate in Sede per concordare il trasferimento in auto verso l’Istituto;
- in aereo: l’aeroporto più vicino è l’Aeroporto Fontanarossa di Catania. Dall’aeroporto, prendete il bus della SAIS-Autolinee verso la Stazione di Messina Centrale. Una volta giunti a Messina, telefonate in Sede per concordare il trasferimento in auto verso l’Istituto;
- in auto: l’istituto è raggiungibile in automobile con la possibilità di parcheggiare temporaneamente all’interno del parco. Se provenite dalla penisola, una volta giunti a Villa San Giovanni potrete imbarcarvi su nave Caronte (corse ogni 40 min) e poi, giunti a Messina, proseguire in auto fino all’Istituto. Se, invece, provenite da una località siciliana, prendete la A18 Messina-Catania, uscite preferibilmente a Messina Centro e proseguite verso l’istituto seguendo queste indicazioni.
ISP - Sede di Messina
Responsabile
Dr. Maurizio Azzaro
E-mail: responsabile_me AT isp.cnr.it
Spianata S. Raineri 86 - 98122 Messina (ME)
Tel: +39 090 601 5415
Fax: +39 090 669 007
MAPPA
Dove siamo: la sede secondaria dell’Istituto di Scienze Polari di Bologna è ubicata nell’Area della Ricerca di Bologna. Gli spazi ISP occupano una superficie complessiva (uffici e laboratori) di circa 300 m2, distribuita tra 2 edifici, in parte condivisi con il personale ISAC (Istituto di Scienza dell’Atmosfera e del Clima) ed ISMAR (Istituto di Scienze Marine).
Come raggiungerci:
- in treno: dalla stazione ferroviaria di Bologna Centrale potete prendere un taxi che in 5 minuti vi condurrà a destinazione, oppure potete prendere l’autobus nr. 87 oppure nr. 37;
- in auto: dall’autostrada prendete l’uscita Bologna Arcoveggio, dalla tangenziale prendete l’uscita n. 5 Quartiere Lame;
- in aereo: dall’aeroporto Guglielmo Marconi potete prendere la navetta Aerobus BLQ, in coincidenza con gli autobus di linea, oppure potete prendere un taxi (cotabo.it, tel. 051-372727 oppure taxibologna.it, tel. 051-4590) che in 10 minuti circa vi condurrà a destinazione.
ISP - Sede di Bologna
Responsabile
Dr Stefano Miserocchi
E-mail: responsabile_bo AT isp.cnr.it
c/o Area della Ricerca di Bologna
Via P. Gobetti, 101 - 40129 Bologna (BO)
Tel: +39 051 6398 880
Fax: +39 051 6398 939
MAPPA
Dove siamo: l’Istituto di Scienze Polari occupa il piano 2 dell’edifico DELTA nel nuovo Campus Scientifico dell’Università Ca’ Foscari Venezia in via Torino 155, Venezia-Mestre. Il nuovo Campus Scientifico di Mestre è un moderno complesso edilizio composto da cinque nuovi edifici, da due edifici preesistenti e da una nuova residenza universitaria.
Come raggiungerci: coordinate GPS: Lat. 45°, 477790 - Long. 12°, 254480 - UTM 33N 285419-5039695 - MAPPA
- in treno: stazione di Venezia-Mestre, autobus Nr. 31H, fermata Torino-Università, oppure Nr. 43, fermata Torino-Università. Dall’Istituto verso la stazione di Venezia-Mestre autobus Nr. 32H oppure Nr. 43. Stazione di Porto Marghera poi 10-15 min a piedi;
- in auto: l’Istituto è raggiungibile in automobile con la possibilità di parcheggiare temporaneamente all’interno del campus. Provenendo da Padova, uscita per Venezia, 8 min, 5.3 Km;
- in aereo: l’aeroporto più vicino è l’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Dall’aeroporto autobus Nr. 15 (fino a Stazione FS), quindi autobus Nr. 31H, fermata Torino-Università, oppure Nr. 43, fermata Torino-Università.
L’atmosfera polare è caratterizzata da una forte stabilità e dalla forte inversione termica che si determina in tali regioni (la temperatura aumenta all’aumentare della quota rispetto al suolo, al contrario di quanto avviene nelle regioni a medie latitudini), entrambi fenomeni che sono conseguenza del suolo quasi perennemente congelato o coperto di neve e ghiaccio. Tale proprietà vale anche per la superficie del mare, quando ricoperta dal ghiaccio.
Un altro elemento importante dell’atmosfera polare è rappresentato dalla presenza del cosiddetto vortice polare, un moto vorticoso delle masse d’aria intorno al polo che tiene separate le masse d’aria fredda polari da quelle più calde alle medie latitudini. La conoscenza delle caratteristiche termodinamiche dell’atmosfera polare è fondamentale per poter studiare i cicli biogeochimici di specie naturali e i processi di trasporto a lunga distanza di componenti atmosferici dalle aree antropizzate.
Le attività di ricerca svolte presso ISP sono finalizzate ad approfondire la conoscenza dei processi e delle interazioni tra le diverse componenti del sistema climatico, in modo particolare alle interfacce aria-neve-suolo e aria-mare-ghiaccio marino.
Le regioni polari rappresentano un laboratorio a cielo aperto per studiare i cicli biogeochimici di specie naturali, le trasformazioni chimiche atmosferiche in un continente incontaminato, così come i processi di trasporto dalle medie e dalle basse latitudini. Diversi costituenti caratterizzano la composizione atmosferica, tra cui rivestono una notevole importanza i gas cosiddetti serra (quali il vapore acqueo, l’anidride carbonica ed il metano le cui concentrazioni sono influenzate da attività antropiche e da processi naturali), e gli aerosol. Questi ultimi costituenti hanno un impatto notevole nelle regioni polari perché contribuiscono fortemente ai processi di retroazione che amplificano i cambiamenti climatici.
L’aerosol atmosferico è composto da particelle in sospensione all'interno dell'atmosfera, che possono essere di origine naturale (tramite sollevamento ad opera dei venti di particelle da superfici denudate o desertiche, di spume marine e di particelle di origine vulcanica o legate a grandi incendi) o antropica (emissioni industriali e da combustibili). Lo studio della composizione chimica dell'aerosol antartico e artico è uno dei punti chiave nella ricerca polare. Questi studi sono eseguiti mediante l’utilizzo di specifici traccianti chimici, come ad esempio i componenti idrosolubili, gli acidi organici, gli zuccheri, i composti fenolici, gli amminoacidi, gli elementi in traccia o le terre rare. L’aerosol svolge un importante ruolo nella regolazione del clima interagendo con la radiazione solare e modificando le proprietà microfisiche delle nubi.
Gli oceani e i mari polari sono studiati nelle loro proprietà chimico-fisiche, i loro movimenti, gli scambi energetici tra oceano e atmosfera, gli organismi che vi vivono (compresa la loro ecologia e origine) e la struttura geologica dei bacini oceanici, nonché i sedimenti che vi si depositano.
ISP possiede competenze su diversi aspetti dello studio dell’oceanografia polare.
Gli oceani polari sono uno dei motori che influenzano l’intero Sistema Terra. Ai poli infatti si generano delle acque che si diffondono per tutti gli Oceani fino al polo opposto "alimentando" la Conveyor Belt. Le masse d'acqua coinvolte trasportano sia energia che sostanze disciolte, gas e particelle insolute con la conseguenza di influenzare significativamente la composizione stessa delle acque e, da ultimo, il clima terrestre. Lo studio della geochimica delle masse d’acqua polari (mediante la determinazione di elementi in traccia, di composti organici e degli isotopi stabili e radiogenici) consente di valutare i rapporti che intercorrono fra le diverse masse d’acqua (di neoformazione e/o acque “vecchie” provenienti da latitudini più basse), di comprendere i processi in atto e, per finire, di fornire i dati necessari alla creazione e all’implementazione di modelli che consentiranno di comprendere l’interazione delle diverse masse d’acqua e, più in generale, l’evoluzione del sistema climatico terrestre.
Gli ambienti polari mostrano un’elevata biodiversità sia su scala spazio-temporale sia nei diversi livelli di organizzazione biologica, dalle molecole all’intero ecosistema. I recenti e rapidi cambiamenti climatici e ambientali rendono urgente la necessità di comprendere la risposta delle comunità biologiche e l’impatto su di esse a breve e lungo termine. In questo contesto, i ricercatori dell’ISP affrontano lo studio di diversi aspetti bio-ecologici nell’ecosistema marino e terrestre di entrambi i poli. La ricerca si sviluppa su quattro campi di indagine principali a volte interconnessi tra loro.
Le comunità biologiche polari sono generalmente sottoposte all’influenza di diversi fattori concomitanti alla bassa temperatura, quali essiccamento, copertura di ghiaccio, scarsa disponibilità di nutrienti, esposizione a radiazioni solari nocive (ad esempio radiazioni UV-B), fotoperiodi estremamente variabili e, in casi specifici, elevate salinità e stress osmotico. La biodiversità garantisce il funzionamento di tutti gli ecosistemi, per cui studiare le proprietà e l’evoluzione temporale degli ecosistemi polari costituisce uno strumento di fondamentale importanza per migliorare le nostre conoscenze sullo stato attuale e per predirne il futuro, anche in relazione ai cambiamenti climatici. L’analisi e il monitoraggio della biodiversità delle comunità biologiche e delle loro dinamiche ecologiche costituiscono il punto focale di questa tematica di ricerca. Di particolare interesse è anche lo studio dei meccanismi di adattamento morfologico-funzionale adottati dagli organismi polari per la sopravvivenza in condizioni estreme.
La fusione sempre più evidente delle calotte glaciali e dei ghiacciai in generale, il conseguente cambiamento del livello del mare, la distruzione delle piattaforme glaciali mettono in evidenza come questa parte della criosfera costituisca una porzione fragile del sistema Terra. I ghiacciai sono archivi climatici unici che ci offrono l'opportunità di indagare il clima del passato e di valutare i cambiamenti in atto nella prospettiva di lunghe scale temporali. Tali cambiamenti sono però resi evidenti anche dalla fusione del permafrost che ha un drammatico impatto nelle aree polari ma anche alle medie latitudini. In questo difficile contesto di cambiamenti climatici i ricercatori dell’Istituto di Scienze Polari affrontano, con attività di ricerca tra loro interconnesse, lo studio di neve e ghiaccio, della loro composizione chimica nonché dei principali parametri fisici, l’evoluzione del permafrost e l’impatto che la crescente fusione ha su atmosfera, biosfera e idrosfera sia a livello regionale che globale.
La neve, oltre ad influenzare il bilancio di massa dei ghiacciai e delle calotte polari, riflette la composizione chimica atmosferica ed interagisce in modo dinamico con tutte le altre componenti ambientali delle regioni polari. Rappresenta una porzione della criosfera estremamente reattiva dove molteplici processi post-deposizionali possono avvenire. Lo studio del manto nevoso in tali regioni diventa quindi indispensabile per comprendere i processi, le interazioni ed i cambiamenti che esso stesso sta subendo a seguito del cambiamento climatico in atto e per valutare le ricadute sul sistema globale. È inoltre fondamentale per la comprensione dei meccanismi di ri-emissione e rilascio di composti accumulatisi durante la notte polare e l’impatto non trascurabile che tale rilascio può avere sui cicli bio-geochimici polari.
Foto di Elena Barbaro (CNR-ISP)
Le attività di ricerca dell'ISP si svolgono principalmente in Antartide e in Artico dove neve e ghiaccio sono l’aspetto dominante del paesaggio. Queste regioni, più di altre, risentono dei cambiamenti climatici in atto e a causa di ciò il lavoro degli scienziati è diventato una vera e propria corsa contro il tempo per riuscire a conoscere al meglio la storia del nostro pianeta al fine di comprendere come le attività umane, dalle origini delle prime civiltà fino ai giorni nostri, abbiano impattato sugli ecosistemi, interagendo e modificando anche i delicati equilibri che governano il sistema climatico terrestre.
La missione dell’ISP è contribuire ad accrescere la qualità della ricerca scientifica e tecnologica dell’Italia nelle regioni polari e fornire un contributo alle conoscenze sui cambiamenti globali anche a sostegno delle politiche ambientali italiane ed europee e nello sviluppo di nuove tecnologie e metodologie di indagine.
L’Istituto si propone di essere un punto di riferimento:
- scientifico della ricerca polare del CNR, con ampie connessioni con le Università e con gli enti pubblici e privati nazionali ed internazionali, in grado di offrire competenze multidisciplinari e tecnologie essenziali allo studio ed alla salvaguardia dell’ambiente;
- tecnico–scientifico, in grado di fornire il più qualificato contributo al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, al Programma di Ricerca in Artico ed alla Commissione Europea attraverso lo sviluppo di attività di ricerca e di monitoraggio;
- per la cooperazione e la ricerca interdisciplinare polare anche attraverso lo sviluppo di incontri, pubblicazioni, opportunità di ricerche ed attività complementari, proponendosi come interfaccia con la società;
- per la standardizzazione della qualità delle misure e dei metodi di elaborazione, per lo sviluppo di misure coordinate e finalizzate a comuni piani di ricerca e/o a comuni obiettivi generali;
- per la formazione della futura generazione di ricercatori nelle scienze polari.
Ciò consentirà di comprendere meglio i cambiamenti climatici in atto negli ambienti Artici ed Antartici ed i possibili sviluppi futuri sia a livello polare che globale. Gli studi affrontano tematiche di ricerca inerenti sia aspetti chimici/geochimici che fisici in un approccio multidisciplinare per la salvaguardia di ambienti estremi vulnerabili. Le ripercussioni su tali dinamiche sono ancora poco conosciute e richiedono un approccio multidisciplinare e di lungo termine per ricerche integrate.
DIRETTRICE - PANIERI GIULIANA - direttore.isp AT cnr.it - Tel:041-2348659
Contattare con nome.cognome AT cnr.it
ADEMOLLO NICOLETTA - Bologna - Ricercatore
ANTONELLI GIUSEPPE - Bologna - Collaboratore tecnico
ARGIRIADIS ELENA - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348658
AZZARO FILIPPO - Messina - Ricercatore - Tel:090-6015419
AZZARO MAURIZIO - Messina - 1° Ricercatore - Tel:090-6015415
BARBARO ELENA - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348504
BEATRICI DANIELA - Roma-Tor Vergata - Collaboratore tecnico
BECHERINI FRANCESCA - Venezia - 1° Ricercatore - Tel:041-2346761
CAIRNS WARREN RAYMOND LEE - Venezia - 1° Ricercatore - Tel:041-2348992
CARNIEL SANDRO - Venezia - Dirigente di Ricerca
CARUSO GABRIELLA - Messina - 1° Ricercatore - Tel:090-6015423
CASULA MARCO - Venezia - Collaboratore tecnico (assegnazione temporanea presso altra struttura)
CAVALIERE ALICE - Bologna - Tecnologo
CESTER VALENTINA - Venezia - Collaboratore tecnico - Tel:041-2348547
CIALLI PAMELA - Roma-Tor Vergata - Collaboratore di amministrazione - Tel:06-45488349
COLUCCI RENATO R. - Venezia - Ricercatore - Tel:040-3756876
CORAMI FABIANA - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348658
COSENZA ALESSANDRO - Messina - Collaboratore tecnico - Tel:090-6015439
COZZI GIULIO - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348935
CRISAFI FRANCESCA - Messina - Ricercatore
DALLO FEDERICO - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348937
DE BIASIO FRANCESCO - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348938
DE BLASI FABRIZIO - Venezia - Ricercatore
DECEMBRINI FRANCO - Messina - Ricercatore - Tel:090-6015413
DI FRANCO SABINA - Roma-Montelibretti - Tecnologo - Tel:06-90672394
DI LEO GUGLIELMO - Messina - Collaboratore tecnico
DI MAURO BIAGIO - Milano - Ricercatore - Tel:02-66173404
FILICIOTTO FRANCESCO - Messina - Ricercatore - Tel:090-6015420
GABRIELI JACOPO - Venezia - 1° Ricercatore - Tel:041-2348911
GIGLIO FEDERICO - Bologna - Ricercatore - Tel:051-6398904
GILARDONI STEFANIA - Milano - 1° Ricercatore - Tel:02-66173328
GIORDANO PATRIZIA - Bologna - Ricercatore - Tel:051-6398902
GREGORIS ELENA - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348937
IAKIMOV MIKHAIL - Messina - Dirigente di Ricerca
LA CONO VIOLETTA - Messina - Ricercatore
LA MESA MARIO - Bologna - 1° Ricercatore - Tel:071-2078838
LA SPADA GINA - Messina - Ricercatore
LANGONE LEONARDO - Bologna - Dirigente di ricerca - Tel:051-6398870
LO GIUDICE ANGELINA - Messina - 1° Ricercatore - Tel:090-6015414
LUPI ANGELO - Bologna - Ricercatore - Tel:051-6399588
MAIMONE GIOVANNA - Messina - Collaborare tecnico - Tel:090-6015423
MAZZOLA MAURO - Bologna - Ricercatore - Tel:051-6399592
MISEROCCHI STEFANO - Bologna - 1° Ricercatore - Tel:051-639880
MONTAGNA PAOLO - Bologna - Dirigente di ricerca - Tel:051-63988913
NOGAROTTO ALESSIO - Bologna - Collaboratore tecnico
PALADINI DE MENDOZA FRANCESCO - Messina - Ricercatore
PANSERA MARCO - Messina - Ricercatore
PAPALE MARIA - Messina - Ricercatore
PATROLECCO LUISA - Roma-Montelibretti - 1° Ricercatore - Tel:06-90672797
PESCATORE TANITA - Bologna - Ricercatore
PLINI PAOLO - Roma-Montelibretti - Ricercatore - Tel:06-90672392
PORCINO NUNZIATINA - Messina - Ricercatore
RAPPAZZO ALESSANDRO CIRO - Messina - Collaboratore tecnico
RAUSEO JASMIN - Roma-Montelibretti - Ricercatore
SACCHETTO ALESSIO - Padova - Collaboratore di amministrazione
SALERNO FRANCO - Milano - 1° Ricercatore (assegnazione temporanea)
SCALABRIN ELISA - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348938
SCIACCA VIRGINIA - Messina - Ricercatore
SCLAVO MAURO - Padova - Dirigente di ricerca – Tel:049 8295907
SMEDILE FRANCESCO - Messina - Ricercatore
SPATARO FRANCESCA - Roma-Montelibretti - Ricercatore - Tel:06-90672852
SPOLAOR ANDREA - Venezia - 1° Ricercatore
TESI TOMMASO - Bologna - 1° Ricercatore - Tel:051-6398864
TURETTA CLARA - Venezia - 1° Ricercatore - Tel:041-2348947
VALENTINI EMILIANA - Roma-Montelibretti - Ricercatore
VARDE' MASSIMILIANO - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348938
VENIER CHIARA - Venezia - Tecnologo
VERAZZO GIULIO - Bologna - Tecnologo
VITALE VITO - Bologna - Dirigente di ricerca - Tel:051-6399595
ZANELLA JACOPO - Padova - Collaboratore tecnico - Tel:049-8295714
ZANGRANDO ROBERTA - Venezia - 1° Ricercatore - Tel:041-2348945
ZANOTTO EMANUELA - Venezia - Collaboratore tecnico - Tel:041-2348922
ZUCCHETTA MATTEO - Venezia - Ricercatore - Tel:041-2348937
ISP - Sede di Bologna
Responsabile
Dr Stefano Miserocchi
E-mail: responsabile_bo AT cnr.it
c/o Area della Ricerca di Bologna
Via P. Gobetti, 101 - 40129 Bologna (BO)
Tel: +39 051 6398 880
Fax: +39 051 6398 939
MAPPA
ISP - Sede di Roma
Responsabile
Dr.ssa Luisa Patrolecco
E-mail: responsabile_rm AT cnr.it
c/o Area della Ricerca di Roma 1
Via Salaria km 29,300 - 00015 Montelibretti (RM)
Tel: +39 06 9067 2797
Fax: +39 06 9067 2787
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ISP - Sede di Messina
Responsabile
Dr. Maurizio Azzaro
E-mail: responsabile_me AT cnr.it
Via S. Raineri 86 - 98122 Messina (ME)
Tel: +39 090 601 5420
Fax: +39 090 669 007
MAPPA
L’Istituto è altresì articolato nelle seguenti sedi secondarie senza Centro di Responsabilità:
Sede secondaria di Padova, c/o Area di Ricerca di Padova - Mappa
Sede secondaria di Roma Tor Vergata, c/o Area di Ricerca di Roma 2 – Tor Vergata - Mappa
Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP)
Direttrice GIULIANA PANIERI
Principali interessi sono lo studio degli ambienti marini estremi e le loro connessioni con i cambiamenti climatici nell'Artico e altrove.
Negli ultimi 12 anni è stata professoressa ordinaria di Geologia presso il Dipartimento di Geoscienze dell'Università Artica della Norvegia. Ha lavorato presso il CNR-ISMAR (Italia) e presso università internazionali negli Stati Uniti, in Spagna, Germania e Francia. Ha ricoperto il ruolo di Presidente della Divisione di Biogeoscienze e Segretario Generale dell'Unione Europea di Geoscienze (EGU), gestendo e coordinando numerosi progetti nazionali e internazionali. Ha pubblicato numerosi lavori scientifici, è stata editore di libri, e piu volte invitata come keynote in conferenze internazionali. Ha guidato numerose spedizioni in Oceano Artico. Ultimamente, si è dedicata con passione allo sviluppo di strumenti per l'Ocean Literacy e al supporto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, implementando compiti e risultati specifici nell'ambito di numerosi progetti nazionali e internazionali.
https://orcid.org/0000-0001-9411-1729 Scopus - Author ID: 56135838100 Loop profile: 835890
E-mail: direttore.isp AT cnr.it
c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia
Via Torino, 155
30172 VENEZIA MESTRE (VE)
Direttori precedenti:
• Mauro Sclavo - direttore f.f. (1° maggio 2024 - 31 gennaio 2025)
• Carlo Barbante - 1° direttore ISP (1° maggio 2020 - 30 aprile 2024)
• Leonardo Langone - direttore f.f. (1° giugno 2019 - 30 aprile 2020)
L’Istituto, costituito con provvedimento n.81 del 31/05/2019 del Presidente Inguscio, afferisce al Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente (DSSTTA) a far data dal 1° giugno 2019.
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide