12 Maggio 2023
Il mercurio, inquinante globale estremamente tossico per salute e ambiente, è al centro di un nuovo studio a guida italiana appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature Geoscience. Condotto dall’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con il CNR-ISP e altri partner internazionali, l'articolo mostra come i livelli di mercurio in Artico siano fortemente influenzati dal cambiamento climatico. I ricercatori hanno osservato, analizzando una carota estratta in Groenlandia nel contesto del progetto EastGRIP (East GReenland Ice core Project), la dinamica del mercurio tra 9.000 e 16.000 anni fa, durante la transizione tra l’ultimo periodo glaciale e l’attuale periodo climatico, l’Olocene. Secondo il lavoro, la fusione del ghiaccio marino a seguito dell’aumento di temperature durante l’ultima transizione glaciale-interglaciale ha causato un rilascio più elevato di mercurio in atmosfera. Inoltre, la sostituzione del ghiaccio marino pluriannuale con quello stagionale, favorisce complesse reazioni chimiche che promuovono la deposizione di questo elemento nelle regioni polari. Comunicato stampa CNR - DOI:10.1038/s41561-023-01172-9 - Andrea Spolaor (CNR-ISP)
12 Maggio 2023
Il mercurio, inquinante globale estremamente tossico per salute e ambiente, è al centro di un nuovo studio a guida italiana appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature Geoscience. Condotto dall’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con il CNR-ISP e altri partner internazionali, l'articolo mostra come i livelli di mercurio in Artico siano fortemente influenzati dal cambiamento climatico. I ricercatori hanno osservato, analizzando una carota estratta in Groenlandia nel contesto del progetto EastGRIP (East GReenland Ice core Project), la dinamica del mercurio tra 9.000 e 16.000 anni fa, durante la transizione tra l’ultimo periodo glaciale e l’attuale periodo climatico, l’Olocene. Secondo il lavoro, la fusione del ghiaccio marino a seguito dell’aumento di temperature durante l’ultima transizione glaciale-interglaciale ha causato un rilascio più elevato di mercurio in atmosfera. Inoltre, la sostituzione del ghiaccio marino pluriannuale con quello stagionale, favorisce complesse reazioni chimiche che promuovono la deposizione di questo elemento nelle regioni polari. Comunicato stampa CNR - DOI:10.1038/s41561-023-01172-9 - Andrea Spolaor (CNR-ISP)
10 Maggio 2023
Una review elaborata dai ricercatori del CNR-ISP di Messina, recentemente pubblicata sulla rivista Science of the Total Environment, ha preso in esame i dati relativi all’inquinamento causato da microplastiche nelle acque dolci dell'Artico, dell'Antartide e nell’altopiano in Tibet, un habitat denominato Terzo Polo che racchiude il 15% dei ghiacci di tutto il Pianeta. I risultati mettono in evidenza una crescente diffusione di questi polimeri, e la conseguente creazione di microecosistemi artificiali basati sulla plastica. Tale tipologia di inquinamento rappresenta, oggi, una minaccia a livello globale, anche in considerazione del grande aumento di produzione della plastica, che è passata da 1,5 milioni di tonnellate negli anni Cinquanta del secolo scorso, ai 359 milioni di tonnellate nel 2018.
Comunicato stampa CNR - DOI:10.1016/j.scitotenv.2023.161847 - Maurizio Azzaro (CNR-ISP)
Title: HALOarchaea as the source of novel enzymes for PHARMaceutics
Acronym: HALOPHARM
Principal investigator ISP: Violetta La Cono
Leading Institution: Institute of Polar Sciences (CNR-ISP)
Funding: Bilateral Agreement CNR/VAST
Period of activity: 2023 - 2024
EU-PolarNet 2 and the European Polar Board co-organise a webinar Governing and protecting the Antarctic and Southern Ocean taking place on 15 May 2023 at 14:00 CET (the webinar has been postponed since December 2022).
A policy briefing titled “Recent changes in the Antarctic and their impacts on Europe" is being organised in Brussels on the 3rd of May from 14:00 - 16:00.
The event takes place in the context of increasing pressure on the processes regulating ocean circulation, increased melting of Antarctic sea ice and ice shelves, and increasing scientific awareness of the importance of the region to Europe.
Anna Maria Fioretti si è laureata in Geologia presso l'Università degli Studi di Padova nel 1983. Nel 2007 ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza. Dal 1985 ha lavorato per il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso il Centro per lo Studio delle Alpi Orientali, poi entrato a far parte dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse. La sua attività scientifica si è concentrata sulla genesi ed evoluzione di magmi e rocce extraterrestri (meteoriti). Ha preso parte a tre spedizioni in Antartide nell'ambito del Programma Nazionale Ricerche in Antartide.
È stata membro del Comitato Ricerca Polare (CRP) del CNR e della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA). Nel 2017-2021 è stata nominata Addetto Scientifico presso l'Ambasciata d'Italia in Australia. Tornata in Italia, è stata distaccata presso la Direzione Generale per gli Affari Globali del Ministero degli Affari Esteri (MAECI) come esperta di questioni antartiche.
Dopo il pensionamento, continua la sua collaborazione volontaria con il MAECI e rappresenta il CNR nello Strategic Board della Fondazione Ice-Memory.
Title: Autonomous Multi-Format In-Situ Observation Platform for Atmospheric Carbon Dioxide and Methane Monitoring in Permafrost & Wetlands
Acronym: MISO
Principal Investigator ISP: Federico Dallo
Leading Institution: Norwegian Institute for Air Research (NILU)
Funding: Horizon Innovation Action (HORIZON-CL6-2022-GOVERNANCE-01) (GA ID: 101086541)
Period of activity: 2023- 2026
The organizing committee for SSC2023 will be The Research Council of Norway, The Norwegian Polar Institute, Norwegian Institute for Air Research, The Norwegian Meteorological Institute and Svalbard Science Forum.
Al via la spedizione del progetto Sentinel sul ghiacciaio Holtedahlfonna, con la partecipazione della Fondazione Ice Memory
Un gruppo internazionale di scienziati ha raggiunto il 1° aprile 2023 il ghiacciaio Holtedahlfonna, nell'arcipelago delle Svalbard, iniziando la preparazione di un campo remoto a 1.100 metri di quota nell'Artico (latitudine 79,15 Nord). La spedizione è guidata dal CNR-ISP e coinvolge scienziati del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs), dell'Istituto polare norvegese, dell'Università Ca' Foscari Venezia e dell'Università degli Studi di Perugia. L'obiettivo scientifico è raccogliere due carote di ghiaccio di 125 metri ciascuna per comprendere meglio il fenomeno dell' amplificazione artica ovvero del fenomeno dovuto alla riduzione della copertura del ghiaccio marino che ha tra le sue conseguenze il riscaldamento dell’oceano. (foto ©Riccardo Selvatico - CNR - Ice Memory Foundation)
Comunicato stampa CNR - Press Kit 2023 IceMemory Foundation
NOTA STAMPA di fine campagna: Missione riuscita nonostante una falda acquifera nel ghiacciaio (EN) 20 Aprile 2023
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide