Venerdì, 18 Settembre 2020 09:54

Special Issue: Plastics in polar regions

Pubblicato sul sito web della rivista internazionale Environment International lo Special Issue Plastics in polar regions.

Guest Editor: Ilaria Corsi, Elisa Bergami, Gabriella Caruso (CNR-ISP), Simone Cappello

 

A special issue of Minerals (ISSN 2075-163X). This special issue belongs to the section Environmental Mineralogy and Biogeochemistry 

This Special Issue welcomes contributions on all compositional (chemical, physical, biological) aspects of polar and subpolar carbonates in the marine domain, recent and past.

Deadline for manuscript submissions: 21 August 2021

Special Issue Editors: Paolo Montagna (CNR-ISP) and Marco Taviani (CNR-ISMAR)

 

Giovedì, 20 Agosto 2020 12:30

GdL Comunicazione

CNR-ISP Gruppo di Lavoro Comunicazione

Il Gruppo di lavoro Comunicazione è costituito da 10 componenti nominati dal Direttore e con i seguenti compiti:

  - Sviluppo e aggiornamento del sito web di istituto.
  - Controllo aggiornamenti dei siti web associati alle attività polari nazionali.
  - Aggiornamento delle attività di informazione attraverso i social media.
  - Organizzazione di seminari.
  - Comunicazione interna all’Istituto.
  - Raccolta e catalogazione Comunicazioni e Divulgazione ISP.
  - Collaborazione con il gruppo di lavoro del sito Outreach del CNR.
  - Collaborazione con Ufficio Stampa del CNR.
 
Contatto: isp.comunicazione AT isp.cnr.it
 
Il GdL Comunicazione dell'Istituto di Scienze Polari è costituito da :

. . . .
Daniela Beatrici
(Webmaster)
Warren Raymond Lee Cairns
Francesco De Biasio
Angelina Lo Giudice
Mauro Mazzola
Paolo Montagna
Maria Papale
Jasmin Rauseo
Francesca Spataro
Clara Turetta
(Coordinatore)
Giulio Verazzo

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Angelo Pietro Viola ( Coordinatore dal 2019 a marzo 2023 )

Giovedì, 06 Agosto 2020 12:36

Servizio Conto Terzi

L’Istituto può fornire prestazioni a pagamento, nel rispetto del vigente Regolamento per la Generazione, Gestione e Valorizzazione della proprietà intellettuale sui risultati della ricerca CNR, per le prestazioni in conto terzi (Ricerca contrattuale).

I laboratori dell’Istituto di Scienze Polari effettuano analisi chimiche, chimico-fisiche, microbiologiche, su varie matrici ambientali rilasciando il relativo attestato o relazioni tecnico/scientifiche.

Le analisi sono eseguite SOLTANTO DIETRO RICHIESTA inviata per email all’indirizzo del Referente di Laboratorio/Strumentazione e in cc al Direttore di Istituto (direttore.isp AT cnr.it) per la sede principale di Venezia e la sede secondaria di Padova e al Responsabile di Sede (responsabile_bo AT cnr.it; responsabile_me AT cnr.it; responsabile_rm AT cnr.it) per le sedi secondarie di Bologna, Messina e Roma, contenente nominativo, indirizzo e firma del Richiedente. Dovranno essere elencati le analisi da effettuare, il numero di campioni e tutto quanto si intende richiedere.

Per il solo fatto della presentazione della richiesta si intendono conosciute ed accettate dal Richiedente le norme e gli oneri conseguenti.

Successivamente al ricevimento della richiesta il Referente, ottenuto il nulla osta del Direttore/Responsabile di Sede, provvederà ad inviare un preventivo di spesa e ad indicare una data presunta di consegna dei risultati.

I campioni da analizzare dovranno pervenire, franchi di ogni onere, presso la sede del Referente secondo le modalità indicate nel preventivo.

Le tariffe che verranno comunicate si intendono al netto dell'IVA e comprendono l'esecuzione delle analisi e l’invio di una scheda contenente i relativi risultati. Non verrà fatta dal laboratorio coinvolto alcuna interpretazione e/o valutazione dei risultati delle analisi.

Servizio erogato Laboratorio Sede ISP 
1 Servizi Base per analisi microbiologiche EcoBiM Messina
2 Rivitalizzazione/isolamento di ceppi batterici EcoBiM Messina
3 Caratterizzazione ceppi microbici EcoBiM Messina
4 Analisi della comunità microbica mediante fingerprinting molecolare MAMB Messina
5 Analisi del genoma microbico EcoBiM Messina
6 Analisi metagenomiche EcoBiM Messina
7 Analisi del trascrittoma EcoBiM Messina
8 Determinazione della biomassa procariotica MAMB Messina
9 Quantificazione di cellule con attività respiratoria MAMB Messina
10 Quantificazione di cellule vitali con membrane integre MAMB Messina
11 Determinazione dell’attività respiratoria microbica BiogeM Messina
12 Tassi di attività enzimatica extracellulare microbica BiogeM Messina
13 Determinazione del contenuto in pigmenti clorofilliani BiogeM Messina
14 Analisi dei nutrienti, pH e O2 HydroChem Messina
15 Sviluppo di metodi IC-MS Venezia
16 Sviluppo di metodi LC-MS Venezia
17 Interpretazione dei tracciati SPME/GC/MS Padova
18 Analisi di Mercurio Totale Venezia
19 Analisi di Carbonio totale (TC), Azoto totale (TN), Carbonio organico (OC) SpeM Venezia
20 Analisi elementare (a livello di ultra-tracce) di campioni ambientali SpeM Venezia
21 Analisi quantitativa ed identificazione di microplastiche MiP Venezia

Lunedì, 27 Luglio 2020 12:13

Artico - Microplastiche in un crostaceo

27 Luglio 2020

Sono state osservate microplastiche negli oceani, nelle acque dolci, nei suoli, nei sedimenti, nelle acque potabili, e anche nelle aree polari. Nel lavoro pubblicato su Environmental Research, i ricercatori dell’Enea, dell’Università La Sapienza e dell’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) hanno osservato la presenza di microplastiche ingerite da Gammarus setosus (Amphipoda), un crostaceo diffuso nelle Isole Svalbard e in altre aree dell’Artico.

Le microplastiche ingerite dal G. setosus sono state studiate con tecniche specifiche di colorazione e tramite spettroscopia infrarossa (Micro-FTIR). Le particelle di plastica ritrovate all’interno degli organismi analizzati avevano dimensioni comprese tra i 3 e i 370 µm (milionesimi di metro).

(Approfondimento...)

Lunedì, 27 Luglio 2020 10:30

Artico - Microplastiche in un crostaceo

27 Luglio 2020

L’inquinamento delle microplastiche è diffuso a livello globale tanto quanto lo è l’utilizzo delle materie plastiche. Le caratteristiche dei polimeri plastici che ne hanno decretato il successo (ad esempio la malleabilità, la durata, la resistenza alla corrosione, la versatilità nell’impiego, ecc.) sono le stesse che ne determinano la pericolosità a livello ambientale. Infatti, l’ubiquità e la persistenza delle materie plastiche rappresentano un pericolo per l’ambiente e per gli organismi. Si parla di plastic debris sin dagli anni ’70, ma il termine microplastiche entra nel lessico comune solo nel 2004, grazie al Professor Richard Thompson. Nel gennaio 2019 L’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (European Chemical Agency, ECHA) ha dato una definizione precisa delle microplastiche e ne ha definito il range dimensionale. Le microplastiche possono essere particelle, ma anche fibre, poiché molti tessuti sintetici, come il nylon o il poliestere, sono dei polimeri plastici.

26 Luglio 2020

Le misure della Amundsen-Nobile Climate Change Tower (CCT) del CNR confermano l'ondata di calore che ha investito le Isole Svalbard  e che ha avuto il suo picco nella giornata di sabato 25 luglio.

La temperatura misurata alla CCT ha superato i 18 °C, battendo il precedente record registrato dalla nostra torre pari a 16.9 °C, del 6 luglio 2019.

Curiosamente, questo è stato anche l'anno in cui abbiamo misurato la temperatura più bassa: -31.4 °C (11 marzo 2020). 

(Mauro Mazzola CNR-ISP)

I dati in tempo reale dalla CCT

 

Venerdì, 10 Luglio 2020 16:03

Zucchetta Matteo

Zucchetta Matteo Ricercatore all’Istituto di Scienze Polari (ISP) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) da luglio 2020. In precedenza è stato ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari Venezia e presso l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA). Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali nel 2010 presso all’Università Ca’ Foscari Venezia, con una tesi dal titolo Modelli di distribuzione dell’habitat per la gestione di specie lagunari di interesse alieutico e conservazionistico. Il suo lavoro si è sviluppato nell’ambito di diversi progetti di ricerca internazionali (FP7, Horizon 2020, Interreg) e nazionali (PRIN) e i suoi principali temi di ricerca sono: 1) Analisi della distribuzione spaziale di specie vegetali ed animali in ambienti acquatici costieri; 2) ecologia delle comunità degli ambienti acquatici di transizione; 3) Indicatori di stato ecologico basati sulla fauna ittica; 4) modelli ecologici per l’analisi delle reti trofiche; 5) Impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi acquatici.

Google Scholar    ORCID https://orcid.org/0000-0002-5431-6751    ResearchGate

Mercoledì, 08 Luglio 2020 11:42

N/R Laura Bassi

Nel 2019, grazie ad un finanziamento dedicato da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca, l’Italia si è dotata per la prima volta di una nave da ricerca con capacità rompighiaccio per poter svolgere attività in aree polari. Alla nave è stato dato il nome Laura Bassi in onore della prima donna al mondo che, nel 18° secolo, ottenne una cattedra accademica all’Università di Bologna.

La nave, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste, è finanziata per svolgere le attività previste dal Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) ma è a supporto di tutta la comunità scientifica grazie a un accordo tra i principali Enti nazionali che studiano le aree polari e ne gestiscono le infrastrutture (OGS, CNR ed ENEA). L’utilizzo della N/R Laura Bassi è anche inserito nel piano strategico del Programma di Ricerca in Artico (PRA). 

La nave ha effettuato la sua prima spedizione nel mare di Ross nell’estate australe 2019-20. Attualmente si sta procedendo ad un profondo programma di potenziamento strumentale dell’infrastruttura, anche con il contributo di personale dell’ISP, per trasformarla in una moderna piattaforma scientifica multipurpose per coprire i diversi ambiti della ricerca marina, dall’oceanografia fisica, chimica e biologica alla paleoceanografia, dalla geofisica e geologia marina alla chimica e fisica dell’atmosfera.

Per maggiori informazioni visita il sito OGS

Martedì, 07 Luglio 2020 10:13

Alghe rosse sul ghiacciaio del Presena

Alghe rosse sul ghiacciaio del Presena7 Luglio 2020

Il fenomeno delle alghe rosse sulla neve è noto da tempo. Alghe nivali come la Chlamydomonas nivalis colorano di rosso la neve durante la primavera e l'estate sia alle medie latitudini che ai poli. Esiste relativamente poca letteratura scientifica riguardo questo fenomeno, il quale ha il diretto effetto di accelerare la fusione delle neve e del ghiaccio. 

Quest'anno, la colorazione rossa è stata "avvistata" in varie zone delle Alpi Europee. In particolare, la neve al ghiacciaio del Presena (Trentino-AltoAdige) ha assunto una decisa colorazione rossa che ha destato l'attenzione degli escursionisti e degli operatori degli impianti di risalita. La presenza di queste alghe sulla neve provoca una diminuzione di albedo (o riflettività) della neve stessa, e induce un maggiore assorbimento di radiazione ed una fusione accelerata.  (Continua .....)

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ministero Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide

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   CNR-ISP
   Consiglio Nazionale delle Ricerche
   Istituto di Scienze Polari
   c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)

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