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Ancoraggi strumentati Sud Adriatico - ULTIMO TITOLO Ancoraggio Strumentato Permanente Adriatico (ex) MSA AGGIORAMENTO 2023

Sistema osservativo del cascading di NAdDW in Adriatico Meridionale (Mooring Southern Adriatic, MSA)

Corsolini Simonetta Ricercatore confermato presso il Dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente dell’Università di Siena dal 1 novembre 2001. Attualmente è docente dei corsi: Ecotossicologia delle Aree Remote (Laurea Magistrale); Ecologia Marina (Laurea Triennale). E' responsabile del Curriculum Biology, Ecology, Biodiversity del Dottorato di Interesse Nazionale in Scienze POlari (sede Università ca' Foscari di Venezia); è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Scienze e Tecnologie Ambientali, Geologiche e Polari. Collabora con colleghi di università/enti di ricerca italiani e stranieri. Dal 1994 fa parte del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e ha partecipato a sette Spedizioni Antartide. Fa parte del programma internazionale TUNU-Programme: Euro-Arctic Marine Fishes—Diversity and Adaptation, coordinato dalla UiT The Arctic University of Norway a Tromsø, partecipando a sei spedizioni in Artide.
E' Presidente del Action Group "Input Pathways of Persistent Organic Pollutants to Antartide, ImPACT" del Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR). Dal 2019 è membro del Expert Group on POPs del Arctic Monitoring and Assessment Programme (AMAP).
E' responsabile del Laboratorio di Ecotossicologia e Aree Remote (ERRe LAB) del Dipartimento di afferenza. I principali interessi di ricerca includono l’ecotossicologia dei contaminanti organici persistenti (POPs) nelle Regioni Polari e l’ecologia marina, in particolare: flussi di POP tra comparti abiotici e biotici e tra i livelli tessuto-comunità; bioaccumulo in predatori e reti trofiche; valutazione del rischio (TEQ); studio di POP e contaminanti emergenti; POP in alimenti e rischio per l'uomo (TWI, EDI); ecologia di uccelli marini (1994-2005).

Pescatore Tanita Ha conseguito una laurea in Ecobiologia (LM) presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza e sta frequentando il Dottorato in Ecologia e gestione sostenibile delle risorse ambientali presso l’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo).
Le sue attività di ricerca sono focalizzate sulla dinamica e il destino di alcuni contaminanti organici (tensioattivi anionici e pesticidi) presenti nel suolo, in differenti scenari di esposizione e gli effetti che queste sostanze possono avere sulla comunità microbica naturale e sul comportamento di organismi terrestri (es. il lombrico E. foetida).
Ha inoltre acquisito esperienza nello studio della presenza e del destino di microinquinanti organici persistenti (es. IPA, PCB, NP) in diversi compartimenti ambientali e la loro possibile interazione con il biota, anche attraverso lo sviluppo e la validazione di metodologie analitiche selettive (es. GC-MS).

climrisk2020Conferenza annuale 2020
Il convegno, organizzato on-line, avrà una sessione specifica dedicata a:
Glaciers, ice sheets, sea–ice: climate of the past and future tipping points



GeoChem - lab overview Breve descrizione
Nel laboratorio di Geochimica Organica dell'ISP di Bologna ricercatori e studenti si occupano di processi moderni e ricostruzioni paleo accoppiando l’informazione fornita dai biomarcatori fossili e dagli isotopi stabili del carbonio/azoto. I biomarcatori e gli isotopi stabili, collettivamente chiamati proxy, sono infatti strumenti di indagine per la comprensione dei feedback tra clima e cicli biogeochimici. Il laboratorio è dotato di diversi sistemi per estrarre, purificare e analizzare una serie di biomarcatori tra cui composti terrestri (e.g. fenoli della lignina, lipidi a catena alifatica, prodotti derivati ​​dalla cutina) per comprendere lo scambio terra-oceano di carbonio (e.g. fusione del permafrost, piene fluviali, etc), alchenoni per indagini paleo sulla temperatura superficiale dell’oceano e isoprenoidi altamente ramificati per ricostruzioni paleo di ghiaccio marino. Inoltre, il laboratorio è dotato di un Preparative Fraction Collector (Agilent-Gerstel) per l'isolamento dei singoli composti. Questa tecnica, dedicata alle analisi al radiocarbonio dei biomarcatori, trova diversi impieghi come sviluppo di modelli di età per gli archivi climatici sedimentari e lo studio dei processi legati alla fusione del permafrost.

Strumentazione
Il laboratorio di Geochimica Organica è dotato di diversi sistemi gascromatografici per la quantificazione degli isotopi stabili del carbonio e azoto, per l’analisi elementale della sostanza organica (CHNS) e la quantificazione/isolamento di biomarcatori organici. La strumentazione disponibile include:
- Thermo Fisher Scientific FLASH 2000 Element Analyzer accoppiato ad uno spettrometro di massa DeltaQ (EA-IRMS)
- GC Agilent GC 7820-MSD EI 5977B
- GC Agilent 8860-FID G2790A
- GC Agilent 8890 integrato con un sistema di purificazione Gerstel PFC (Preparative Fraction Collector).
Per informazioni: Dott. Tommaso Tesi - tommaso.tesi AT cnr.it

The PhD programme in Science and Management of Climate Change is a joint initiative between Ca’ Foscari University of Venice and the Euro-Mediterranean Center on Climate Change (CMCC)
The programme is taught entirely in English. Duration: 4 years
Details

Il Dottorato ha sede presso le strutture del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Siena. Il Dottorato in Scienze e tecnologie ambientali, geologiche e polari ha una forte connotazione inter- e multidisciplinare (settori scientifico disciplinari delle aree CUN 03, 04, 05 e 07) e si propone di fornire una formazione post-laurea di alto livello nelle ricerche, sia di base che applicate, rivolte allo studio del funzionamento e delle interazioni tra i diversi comparti della Terra, le quali trovano una sintesi nella cosiddetta Earth System Science.

Pagina dettagli - Dottorato in Scienze e tecnologie ambientali, geologiche e polari

La Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI) e Unitelma Sapienza, d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed il CNR, organizzano il Master in Sviluppo Sostenibile, Geopolitica delle risorse e Studi Artici. L'obiettivo del Master è di sviluppare capacità e competenze nei settori della green economy, della geopolitica dell'energia e delle risorse con particolare attenzione all'eco-sostenibilità e all'utilizzo responsabile del territorio. Un focus approfondito sarà dedicato all'importanza geostrategica ed economica delle Regioni artiche.

Pagina dettagli del MASTER Universitario in Sviluppo Sostenibile, Geopolitica delle Risorse e Studi Artici

L'Ecosistema lagunare con Luigi Cavaleri, oceanografo all’ISMAR-CNR, Fabiana Corami, biologa, Istituto di Scienze Polari del CNR (CNR-ISP); e Beatrice Rosso, ricercatrice, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari.
Podcast disponibile a partire da venerdì 5 giugno, ore 16.00.

Agenda della manifestazione

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