Ha conseguito due lauree (Scienze Biologiche; Scienze Naturali) e un PhD in Scienze ed Ingegneria del Mare.
Le attività di ricerca di Maurizio Azzaro sono focalizzate principalmente sullo studio del funzionamento degli ecosistemi polari con un approccio interdisciplinare dedicato a varie temi che vanno dall’ecologia microbica e lo studio del microbial food web, allo studio della biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi marini e terrestri. Nell’arco della sua carriera ha affrontato temi inerenti lo sviluppo di nuove tecnologie in aree polari (aree marginali ai ghiacciai marini), gli effetti dell’inquinamento (metalli pesanti, petrolio, plastiche, etc.) e dei cambiamenti globali e il loro impatto sulle comunità microbiche marine e terrestri. Attenzione è stata posta anche alla conservazione e protezione degli ecosistemi terrestri e marini con particolare riferimento all’Antarctic Treaty Consultative Meeting (ATCM) e la Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources (CCAMLR).
Maurizio Azzaro in trent’anni di ricerche ha svolto una fervida attività in campo in un ampio spettro di ambienti marini e terrestri: permafrost, ghiaccio marino, laghi (temperati e ghiacciati), stretti, rade, golfi, porti, fiordi, aree di transizione, aree costiere, aree pelagiche (Epi-, meso- e bati-pelago), mari marginali e aree polari. Complessivamente ha partecipato nell’ambito di progetti di ricerca nazionali ed internazionali (> 50), a oltre 60 spedizioni scientifiche in Artide, Antartide (in 3 coordinatore scientifico della spedizione), Cina, Oceano Pacifico, Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo (in 7 come Capo Missione).
Durante la sua carriera ha pubblicato più di 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.
Dal 2019 è responsabile della sezione dell’Istituto di Scienze Polari di Messina.
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