Contenuti_italiano


01 - Andamento temporale di inquinanti organici persistenti ed emergenti e impatto ecologico nelle reti trofiche polari
02 - Non solo polo: composti organici negli speleotemi per ricostruire i paleofuochi dai tropici al Mediterraneo 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.PAL.16
03 - Biomarker lipidici in rocce e sedimenti lacustri antartici per lo studio delle comunità microbiche in ambienti estremi 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.BIO.ANT.17
04 - Studio di contaminanti emergenti in diverse matrici ambientali 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.METH.18
05 - Studio di scambio atmosfera-neve: l’Artico come caso studio 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.ATM.ART.19
06 - Mercurio ai Poli: la chimica e la biologia alla base dei processi di riduzione ossidazione e bioremediation 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.ECO.POL.20
07 - Sfruttare il potenziale dei dati in un ambiente di ricerca virtuale: integrare ERDDAP e machine learning per ottimizzare l'utilizzo dei dati provenienti dalla Climate Change Tower presenti sul portale dell’Italian Arctic Data Center
08 - Load e impatto ambientale di microplastiche, additivi plastici e altre componenti del microlitter nelle multisfere polari 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.VAR.POL.21
09 - Microplastiche, additivi plastici e altre componenti del microlitter: sorgenti, trasporto, flussi e impatti 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.METH.VAR.22
10 - Bioaccumulo di elementi in tracce e terre rare nelle penne di specie aviarie stanziali e di passo 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.ECO.INW.23
11 - Multiscale hyperspectral data for monitoring polar and Alpine cryosphere
12 - Fotodegradazione del bisfenolo A in acqua e ghiaccio: identificazione di prodotti utilizzando tre fotosensibilizzatori
13 - Livelli e trend temporali dei polibromodifenileteri (PBDE) nelle carote di sedimento campionate nel sistema marino Kongsfjorden-Krossfjorden (Isole Svalbard) 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.ECO.ART.24
14 - Dal locale al polare - Analisi di inquinanti normati e non 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.METH.POL.25
15 - Biophysical coupling structuring the larval and juvenile fish community of the Ross Sea continental shelf: a multidisciplinary approach - BIOCLEVER 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.BIO.ANT.26
16 - Environmental factors influencing deposition and preservation of laminated sediments in Edisto Inlet, western Ross Sea (Antarctica) 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.OCE.ANT.27
17 - Arctic ocean observations from CNR-ISP: overview of existing infrastructures and time series 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.OCE.ART.28
18 - Il Mare di Ross nell'Antropocene: analisi isotopiche su biominerali e particolato organico per la ricostruzione del ciclo dell'azoto e degli impatti sugli ecosistemi Antartici
19 - The EMSO-ERIC marine observing system in the southern Adriatic Sea: 13-years of uninterrupted oceanographic measurements with moorings BB and FF
20 - Improving the CNR-ISP Ocean Observing System in the Arctic Ocean: insights from the ITINERIS PNRR Project
21 - Multidisciplinary PRIN-PASS project integrates for the first-time high-resolution sequence stratigraphy with a quantitative assessment of modern sedimentary processes from the analysis of decadal time-series of EMSO shelf-slope observatory on the western margin of the Southern Adriatic
22 - Come il cambiamento climatico sta influenzando l’impronta antropica negli ecosistemi marini polari? 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.ECO.ART.29
23 - Organizzazione della conoscenza, terminologia multilingue, thesauri e metadati
24 - Studi in scala di laboratorio per valutare la persistenza e gli effetti ecotossicologici di contaminanti organici 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.VAR.POL.30
25 - Status and Development of the Italian Polar Repository
26 - Il Laboratorio Piramide sul Mt Everest (Nepal): 30 anni di ricerca sui cambiamenti climatici 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.VAR.MTG.31
27 - Dinamica della copertura nevosa e della vegetazione nei bacini lacustri della Brogger Peninsula (Svalbard)
28 - Infrastructure on Snow COver Reflectance and sEasonality (iSCORE)
29 - Area, volume and ELA changes of West Greenland local glaciers and ice caps over the last 35 years
30 - The Venetian Continuous Flow Analysis (CFA) system: Novel couplings with Cavity Ring-Down Spectrometry and Fast Liquid Chromatography Tandem Mass Spectrometry (FLC-MS/MS) for high-resolution analyses of water stable isotopes (δ18O, δ2H) and biomass burning tracers in polar and alpine ice cores 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.TECH.VAR.32
31 - Le regioni polari sono incontaminate? Alcuni casi di studi in Artico ed Antartide 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.ECO.POL.33
32 - Esplorare i livelli di mercurio in ultra-tracce: come migliorare la comprensione del comportamento biogeochimico del Hg in ambienti incontaminati attraverso l'analisi della concentrazione a ppt/sub-ppt mediante spettrometria di fluorescenza atomica a vapori freddi (CV-AFS) 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.VAR.POL.34
33 - Contaminanti persistenti ed emergenti in matrici polari: trasporto e trend temporali 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.VAR.POL.35
34 - Analisi di sostanze poli- e perfluoroalchiliche (PFAS) in matrici ambientali 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.METH.VAR.36
35 - L'analisi qualitativa per lo studio della contaminazione ambientale e dei metaboliti 10.53132/CNR-ISP.2024.POS.SCI.VAR.VAR.37
36 - Satellite observations of chlorophyll a variability around the Svalbard Archipelago in the last two decades

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22 Maggio 2024

Uno studio condotto dai ricercatori dell’ISP è stato recentemente pubblicato sulla rivista Annals of Glaciology, edita dalla International Glaciological Society (IGS). In collaborazione con ENEA, sono stati utilizzati dei droni per mappare la presenza di crioconite sulla piattaforma Hells Gate in Antartide Orientale. Lo studio fa parte del progetto BioGeoAlbedo, finanziato dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e coordinato da ISP. La crioconite è un sedimento scuro costituito di materiale organico e inorganico che si accumula sulla superficie dei ghiacciai di tutto il mondo, ma che non era mai stato documentato in questa zona dell’Antartide. Approfondimento.
Biagio Di Mauro e Giacomo Traversa (CNR-ISP) - DOI: /10.1017/aog.2024.20

Immagine - Figura. (a) Modello idealizzato del cryoconite-hole (CH); (b) foto di una crioconite scattata il 13 dicembre 2022 sulla piattaforma Hells Gate; (c) esempio di riflettanza della crioconite e del blue ice; (d) vista grandangolare di campo di blue ice in cui sono presenti diversi CH (foto scattata il 13 dicembre 2022 Crediti:Giacomo Traversa @PNRA)

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22 Maggio 2024

Uno studio condotto dai ricercatori dell’ISP è stato recentemente pubblicato sulla rivista Annals of Glaciology, edita dalla International Glaciological Society (IGS). In collaborazione con ENEA, sono stati utilizzati dei droni per mappare la presenza di crioconite sulla piattaforma Hells Gate in Antartide Orientale. Lo studio fa parte del progetto BioGeoAlbedo, finanziato dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e coordinato da ISP. La crioconite è un sedimento scuro costituito di materiale organico e inorganico che si accumula sulla superficie dei ghiacciai di tutto il mondo, ma che non era mai stato documentato in questa zona dell’Antartide. I ricercatori hanno utilizzato metodi di intelligenza artificiale per mappare in automatico ~33,000 cryoconite holes a partire da immagini raccolte da drone. I cryoconite holes sono delle pozzette circolari, di diametro variabile da 20cm a 1m, formate dal sedimento di crioconite. Questi cryoconite holes rappresentano un vero e proprio hotspot di biodiversità sulla superficie dei ghiacciai, poiché sono in grado di ospitare diversi organismi di tipo microbico. La crioconite è un sedimento scuro che tende ad annerire la superficie dei ghiacciai diminuendo così la loro albedo, ovvero la capacità di riflettere la luce solare. Per questo motivo i ricercatori hanno utilizzato dati di spettroscopia di campo per stimare quanta radiazione solare rimane intrappolata in queste strutture presenti sul ghiaccio e quanto contribuisca ad alterare il bilancio radiativo superficiale del ghiaccio.
Biagio Di Mauro e Giacomo Traversa (CNR-ISP) - DOI: /10.1017/aog.2024.20

Immagine - Figura. (a) Modello idealizzato del cryoconite-hole (CH); (b) foto di una crioconite scattata il 13 dicembre 2022 sulla piattaforma Hells Gate; (c) esempio di riflettanza della crioconite e del blue ice; (d) vista grandangolare di campo di blue ice in cui sono presenti diversi CH (foto scattata il 13 dicembre 2022 Crediti:Giacomo Traversa @PNRA)

Ulgelmo Beatrice Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Ambientali (Università Ca' Foscari di Venezia) e successivamente la laurea magistrale in Scienze Ambientali seguendo il curriculum Monitoraggio e Risanamento dell'ambiente (Università Ca' Foscari di Venezia). Attualmente ha una posizione come assegnista di ricerca presso l'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) situato a Marghera (VE). Il progetto di ricerca che sta seguendo appartiene al programma Horizon-CL6-2023 INNOVATIVE COMMUNITY ENGAGEMENT FOR BUILDING EFFECTIVE RESILIENCE AND ARCTIC OCEAN POLLUTION-CONTROL GOVERNANCE IN THE CONTEXT OF CLIMATE CHANGE (ICEBERG) per l'indagine di inquinanti organici POPs e microplastiche all'interno delle matrici neve-oceano.

Casoli Edoardo Ha conseguito il dottorato di ricerca in Biologia Ambientale ed Evoluzionistica – curriculum Scienze Ecologiche (2017) ed è attualmente Ricercatore (RTDA) presso il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università degli Studi di Roma Sapienza. Le sue principali tematiche di ricerca abbracciano l’ecologia delle comunità bentoniche, la valutazione degli effetti delle attività antropiche e del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini, ed il restauro ecologico. In particolare, le sue attività sono finalizzate a:
• valutare la distribuzione, la composizione, la struttura e lo stato di salute delle comunità bentoniche mediterranee di interesse conservazionistico;
• studiare e definire i processi di biocostruzione e bioerosione su substrati naturali ed antropici, specialmente in relazione ai reperti archeologici sommersi;
• valutare gli effetti del disturbo antropico, delle ondate di calore e dell’acidificazione marina sulle comunità bentoniche, con particolare attenzione alla quantificazione dei processi di esistenza e recupero;
• definire metodiche per il restauro attivo e passivo degli ecosistemi marini e nuovi strumenti utili a valutarne gli effetti in termini di recupero e lo stato di salute.
Dal 2015 è Operatore Subacqueo Scientifico e dal 2018 è docente della Summer School di subacquea scientifica organizzata insieme a ricercatori provenienti da OGS e Università di Genova.
È autore o co-autore di più di 30 lavori indicizzati (SCOPUS) pubblicati su riviste internazionali.

Gambi Maria Cristina Laureata in Scienze Biologiche presso l’Università di Siena nel 1977, ha lavorato come ricercatrice biologa ed ecologa marina presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, presso l’attuale Ischia Marine Center, dal 1983 al 2021, coordinando la sede di Ischia dell’Ente per alcuni periodi. Dal 2021 è ricercatrice associata presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale - OGS di Trieste, è anche associata ad ISPRA-Roma (settembre 2023) e all’Istituto Scientifico Polare del CNR di Messina (maggio 2024). Ha lavorato nell’ambito dell’ecologia del benthos e degli ecosistemi bentonici costieri, con particolare focus per la tassonomia ed ecologia vermi marini policheti, e l’ecologia dei sistemi a fanerogame marine, soprattutto Posidonia oceanica. Ha lavorato in ambienti polari costieri, partecipando tra il 1989 ed il 2006 a 6 spedizioni oceanografiche in Antartide e sub-Antartide nell’ambito del PNRA e dei programmi tedesco e spagnolo, coordinando il gruppo di ricerca della sede SZN di Ischia. Da oltre 20 anni si occupa degli effetti del cambiamento climatico sul benthos, in relazione sia all’aumento della temperatura (onde di calore, specie aliene), che dell’acidificazione marina. In questo ultimo ambito sta studiando l’ecologia ed eco-fisiologia del biota bentonico, incluse le fanerogame marine, che vive in particolari sistemi idrotermali costieri caratterizzati da emissioni di CO2 dal fondale (vents) e naturale acidificazione delle acque, sia ad Ischia che nell’archipelago delle Eolie. E’ stata supervisore di circa 36 tesi di laurea magistrale, 11 dottorati di ricerca e 4 post-doc. E’ stata Editor-in-Chief del Journal Marine Ecology (Wiley; 2005-2013) ed ha pubblicato oltre 300 lavori scientifici e 4 libri. Appassionata di musica classica e popolare, ha compiuto studi regolari di flauto presso il conservatorio R. Franci di Siena.

ISP-NEWSLETTER


• ISP-Newsletter n.11  Maggio/May 2024 - (Ita - Eng)

In questo numero: In primo piano: Saluti al Direttore Carlo Barbante (GdL Comunicazione). Resoconti: 2° Workshop dell’Istituto di Scienze Polari (Referenti 5 aree tematiche). Qui Dirigibile Italia (Mauro Mazzola). Ricerca in evidenza: 1 - Progetto TEMPLE LIFE: Missione scientifica in Antartide a bordo della nave rompighiaccio Le Commandant Charcot (Francesco Filiciotto e Maurizio Azzaro). 2 - Studio delle firme microbiche nelle masse d’acqua del Mare di Ross (Filippo Azzaro e Alessandro Ciro Rappazzo). Cartoline dal ... workshop. Bibliografia ISP(Luglio-Dicembre 2023). Eventi.

In this issue: Under the spotlight: Greetings to Director Carlo Barbante (WG-Communication). Report: 2° workshop of Institute of Polar Sciences. News from Dirigibile Italia (Mauro Mazzola). Research Highlights: Project TEMPLE LIFE: Scientific Mission in Antarctica aboard the icebreaker ship Le Commandant Charcot (Francesco Filiciotto and Maurizio Azzaro). 2 - Study of microbial signatures in the water masses of the Ross Sea (Filippo Azzaro and Alessandro Ciro Rappazzo). Postcards from the … workshop. ISP Bibliography (July-December 2023). Events.

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Nicolai Alessandro Laurea triennale in Scienze per l'Ambiente e la Natura (Università degli Studi di Udine) e successiva Laurea magistrale in Biologia Marina (Università di Bologna). Posizione attuale: assegnista di ricerca presso l'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) sede di Bologna. La mia ricerca riguarda le contaminazioni da microplastiche e POPs nel continuum neve-oceano in Artico all'interno del programma di ricerca Horizon-CL6-2023 INNOVATIVE COMMUNITY ENGAGEMENT FOR BUILDING EFFECTIVE RESILIENCE AND ARCTIC OCEAN POLLUTION-CONTROL GOVERNANCE IN THE CONTEXT OF CLIMATE CHANGE (ICEBERG).

The European Space Agency (ESA) is organising an Earth Observation (EO) training course in collaboration with the NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL) and the Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System, SIOS. The course will be held for researchers, students, PhD students and young professionals who use EO technology within their research or work and want to improve their knowledge of remote sensing. In total 24 students can attend the summer school.

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L'Italia e l’Artico
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