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Miserocchi Stefano Laurea in Sc. Geologiche nel 1987 a Bologna. Ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine del CNR dal 1994 al 2019, si è occupato di ricerche biogeochimiche e sedimentologiche in ambiente marino e costiero. In organico al CNR-ISP con sede a Bologna.
I suoi interessi di ricerca sono attualmente: (a) flussi verticali di particelle e trasporto laterale di materiali dalla piattaforma continentale a bacini profondi nell'Artico e nel Mar Mediterraneo; (b) Metodi di logging non distruttivi di carote di sedimento inclusa la scansione XRF.
Ha partecipato a progetti EU e artici (Snow, Arca, Defrost). PI e/o WP Leader di progetti finanziati da ONR-USA e progetti nazionali.
Ha partecipato a oltre 75 campagne oceanografiche (in 20 campagne come capomissione) tra il 1990 e il 2019 per un totale di 525 giorni di esperienza a bordo.
Autore e coautore di oltre 158 pubblicazioni (+ 120 abstract) inclusi data-report e rapporti tecnici, di cui 62 pubblicazioni su Scopus, 1513 citazioni, indice H = 23.

Scopus - Author ID: 6602827994    Google Scholar

Montagna Paolo Dirigente di Ricerca presso CNR-ISP con sede a Bologna.
Laurea in Geologia (1999) e Dottorato in Scienze della Terra (2005) presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Australian National University.
L’attività di ricerca si concentra principalmente sullo sviluppo e l'applicazione di proxy geochimici per ricostruzioni paleoclimatiche e mira ad affrontare alcuni degli aspetti fondamentali dei meccanismi di biomineralizzazione degli organismi calcificatori (coralli di ambiente profondo, molluschi, alghe calcaree). In particolare, si occupa dell’analisi ed interpretazione degli elementi in traccia e degli isotopi stabili (11B/10B) e radiogenici (143Nd/144Nd, 87Sr/86Sr, 230Th/U) nei carbonati biogenici.
Ha lavorato per lunghi periodi presso diversi istituti stranieri (Australian Institute of Marine Sciences, Australian National University, Lamont-Doherty Earth Observatory, Laboratoire des Sciences du Climat et de l'Environnement, Università Parigi-Sud e University of Western Australia). Ha partecipato a 20 spedizioni oceanografiche nel Mar Mediterraneo, nell'Oceano Atlantico ed Indiano e nel Mare di Ross (in alcune come capo o co-capo missione) e ha svolto attività di campagna (SCUBA diving) nel Mediterraneo, nel Mar dei Caraibi e Mar Rosso, nell’Oceano Indiano e Pacifico. Autore o co-autore di oltre 90 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali ISI, 4 capitoli di libro, oltre 120 abstract e 20 seminari ad invito. Ha lavorato come revisore per NSF-USA, ERC-Advanced Grants, ANR-Francia, CNRS/INSU-Francia, NSERC-Canada, FONDECYT-Cile, DFG-Germania, ISF-Israele, Czech Science Foundation, EUROFLEET Plus, Swiss National Science Foundation Eccellenza Professional Fellowship, SCOR WG ​​e per 25 riviste scientifiche ISI.

ORCID http://orcid.org/0000-0001-5598-2214    Google Scholar

Nogarotto Alessio Laurea triennale in Scienze Geologiche (Università di Bologna, 2015) e magistrale in Geologia e Territorio (Università di Bologna, 2018).
Comincia a svolgere attività di ricerca nel 2018 presso ISMAR-CNR di Bologna come tirocinante e poi assegnista, occupandosi di analisi geochimiche e biogeochimiche su carote di sedimento provenienti dall’Adriatico.
Attualmente CTER VI livello presso ISP-CNR di Bologna, si occupa di analisi biogeochimiche e della gestione del laboratorio di geochimica organica.
Da settembre 2019 dottorando in Scienze Polari dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La sua ricerca si concentra su analisi biogeochimiche e sedimentologiche di carote di sedimento prelevate nella zona artica e subartica per lo studio della variabilità ambientale, del ciclo del carbonio e dei cicli glaciali-interglaciali durante il tardo Quaternario.

ORCID http://orcid.org/0000-0002-8034-6049

Paladini de Mendoza Francesco La ricerca del Dr. Francesco Paladini de Mendoza si focalizza principalmente sui processi dinamici che avvengono in corrispondenza dell’interfaccia acqua-sedimento innescati da correnti di fondo sia litoranee che profonde. Ha maturato nel corso del tempo un’elevata esperienza in attività di misura in campo e gestione di strumentazione e piattaforme per il monitoraggio delle proprietà chimico-fisiche dell’ambiente marino. Collabora attivamente alla gestione delle infrastrutture della rete osservativa EMSO-ERIC e SiOS. Ha pubblicato 21 papers scientifici in cui la misura e l’approccio multidisciplinare per lo studio dell’ambiente marino sono particolarmente enfatizzati. Ha partecipato a spedizioni oceanografiche e geologico-marine in Mediterraneo e Oceano collezionando più di 400 giorni operativi a mare.

ORCID http://orcid.org/0000-0002-9495-3878

Pansera Marco Ha conseguito nel 2011 il titolo Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali: Ambiente Marino e Risorse (XXXIII Ciclo), presso l’Università di Messina (2011). I principali interessi di ricerca riguardano l’ecologia del meso/macroplancton in ambienti di transizione e marini e la gestione di siti fissi osservativi (boe e mede oceanografiche) rivolti all’acquisizione di parametri chimico fisici e alla caratterizzazione biologica delle comunità. Le principali capacità e competenze riguardano la conoscenza delle tecniche di campionamento e di analisi dello zooplancton, l’utilizzo e messa a punto di strumenti di misura e di campionamento sia della componente fisica che biologica. Ha partecipato a numerose campagne oceanografiche in Mar Mediterraneo e a programmi di monitoraggio e ricerca a lungo termine in ambienti marini e di transizione. E’ autore/coautore di oltre 20 pubblicazioni su riviste peer-reviewed e di numerosi rapporti tecnici. Attualmente si occupa dell’implementazione dell’osservatorio oceanografico alle Isole Svalbard.

Papale Maria Nata a Messina, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Ambientali presso l'Università di Messina (2016) presentando la tesi dal titolo PCB-oxidising bacteria from Arctic and Antarctic environments. Membro del gruppo eLTER H2020 Starting Communities project e del gruppo Association of Polar Early Career scientists APECS.
Attualmente, sta coordinando il progetto PNRA18_00194 Microbial response to human Pollutants in polAr lakeS - MicroPolArS ed il progetto INTERACT Mercury concentration and tolerant microorganisms in Arctic SNOW: new Bioremediation chALLenges – SNOW BALL. Partecipa attivamente a progetti di ricerca nazionali ed internazionali su tematiche inerenti l’ecologia e le biotecnologie microbiche in ambienti polari. Particolare interesse è rivolto all’uso di strumenti molecolari per lo studio della biodiversità e della funzionalità delle comunità microbiche, con attenzione alla capacità di degradare composti inquinanti. Nell’ambito di progetti focalizzati sulla microbiologia in ambienti polari, ha partecipato a campagne di prelievo in Artico e Antartide, nonché a crociere oceanografiche in Mediterraneo. 
È specializzata in: trattamento di campioni microbiologici di diversa origine; uso di strumenti molecolari per la biodiversità batterica e l'ibridazione di sonde DNA/RNA; analisi delle comunità microbiche (metagenomica) mediante sequenziamento di nuova generazione; espressione differenziale e validazione statistica dei dati RNA-seq; stima della biomassa microbica; screening di batteri per la produzione di molecole di interesse biotecnologico e per la capacità di degradare composti inquinanti. Ha avuto modo di perfezionare le proprie competenze bioinformatiche e di laboratorio anche grazie e numerosi soggiorni trascorsi in istituti stranieri tra cui il Sequentia biotech (Barcellona, Spagna), l'Università di Jyvaskyla (Finlandia) e l'Università di Valencia (Spagna). È autrice o coautrice di numerosi articoli su riviste peer-reviewed, tra cui Scientific Reports, Science of the Total Environment, Soil Biology and Biochemistry, PLOS One, Applied and Environmental Microbiology, Microbial Ecology, e più di 30 comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.

ORCID http://orcid.org/0000-0002-6013-4436    Research Gate

Patrolecco Luisa Ha conseguito la Laurea in Chimica nel 1993 presso l'Università di Roma La Sapienza.
Dal 1996 al 2019 è stata ricercatrice presso l’Istituto di Ricerca sulle Acque (CNR-IRSA), responsabile del laboratorio di Analisi di Microinquinanti Organici Prioritari ed Emergenti negli Ecosistemi Acquatici.
Dal 1° agosto 2019 è ricercatrice dell’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP), di cui è Responsabile della Sede Secondaria (RSS) di Roma (Montelibretti e Tor Vergata).
Interessi Scientifici:
studio del comportamento ambientale di micro- e macroinquinanti organici negli ecosistemi acquatici e terrestri in aree temperate e polari, dal riconoscimento delle sorgenti, alle dinamiche di diffusione, all’impatto ambientale. Particolare attenzione è stata rivolta ai contaminanti pericolosi e prioritari secondo la WFD (tra cui IPA, PCB, pesticidi organoclorurati e loro metaboliti, PBDE), alteratori endocrini (ormoni steroidei, metaboliti tensioattivi, plasticizzanti) e contaminanti emergenti (residui farmaceutici, antibiotici, prodotti per la cura personale, fragranze, composti perfluorinati, pesticidi di nuova generazione).
Le attività di ricerca sono finalizzate:

- messa a punto e validazione di metodologie analitiche avanzate (GC-MS, LC-MS e LC-MS/MS) per la caratterizzazione e il monitoraggio di classi di inquinanti organici nei diversi comparti ambientali (acque marine, fluviali, sotterranee, reflue, sedimento, particolato fluviale, marino e lacustre, suolo, organismi);

- studio delle dinamiche di diffusione di contaminanti organici normati ed emergenti in ecosistemi marini polari (Artide, Antartide) e loro distribuzione nei comparti atmosfera/ghiaccio/mare/sedimento/biota in funzione dei cambiamenti stagionali e climatici;

- studi di ripartizione di tali contaminanti (speciazione e biodisponibilità); accumulo/bioaccumulo/biomagnificazione; persistenza e trasformazione (degradazione abiotica e biotica), interazione e possibili effetti sulla sfera biologica a diversi livelli trofici (microrganismi, organismi); effetti ecotossicologici dovuti alla contaminazione multipla;

- circolazione e caratterizzazione chimica e fisica della sostanza organica in ambienti marini e di transizione.

Ha partecipato a oltre 25 campagne oceanografiche e di campionamenti in ambiente mediterraneo e artico.
Autrice di 60 pubblicazioni internazionali ISI, 70 pubblicazioni/contributi con ISSN o ISBN, oltre 50 Relazioni Tecniche/Rapporti di Progetti nazionali e internazionali.

Scopus - Author ID: 6507972161    Research Gate

Pescatore Tanita Ha conseguito una laurea in Ecobiologia (LM) presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza e sta frequentando il Dottorato in Ecologia e gestione sostenibile delle risorse ambientali presso l’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo).
Le sue attività di ricerca sono focalizzate sulla dinamica e il destino di alcuni contaminanti organici (tensioattivi anionici e pesticidi) presenti nel suolo, in differenti scenari di esposizione e gli effetti che queste sostanze possono avere sulla comunità microbica naturale e sul comportamento di organismi terrestri (es. il lombrico E. foetida).
Ha inoltre acquisito esperienza nello studio della presenza e del destino di microinquinanti organici persistenti (es. IPA, PCB, NP) in diversi compartimenti ambientali e la loro possibile interazione con il biota, anche attraverso lo sviluppo e la validazione di metodologie analitiche selettive (es. GC-MS).

Plini Paolo Laureato in Scienze Naturali nel 1984.
Ricercatore CNR dal 1994 presso l'Istituto Tecnologie Biomediche (ITBM). Dal 2002 all'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico (IIA). Dal 2019 all'Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) - Area della Ricerca di Roma - Montelibretti.
Macroaree CNR di riferimento: Terra e Ambiente.

Interessi di ricerca:
- organizzazione della conoscenza ambientale e geografica
- analisi qualitative e quantitative della vertebratofauna
- sistemi Informativi Geografici
- geoscienze militari.

Attualmente svolge attività di ricerca sullo sviluppo concettuale e sull’innovazione tecnologica nel settore dell’organizzazione della conoscenza, della terminologia controllata e dei thesauri multilingui per l'ambiente.
Ha collaborato tra l'altro con il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), con l'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA), con l'Agenzia Americana di Protezione Ambientale (US EPA).
E' coautore dei Thesauri UNEP-Infoterra, GEMET, GEneral Multilingual Environment Thesaurus e EARTh, Environmental Applications Reference Thesaurus.

Scopus - Author ID: 25121723300    ORCID http://orcid.org/0000-0001-7315-3364

Porcino Nunziatina Ha conseguito la laurea in Chimica nel 2004 ed il dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche nel 2008 presso l’Università degli Studi di Messina. Ricercatrice del CNR dal 2011. Fino al 2017 si è occupata della sintesi di radiofarmaci marcati con 11C, 18F, 64Cu e 110In in accordo con le NBP e le GMP. Nel 2012, ha collaborato allo sviluppo di nuovi traccianti presso l’UMCG-University Medical Center Groningen (The Netherlands). Dal 2017 i suoi principali interessi sono la chimica e la problematica delle microplastiche negli ambienti polari. È autrice di 18 pubblicazioni internazionali peer-reviewed, tra cui articoli in riviste e un libro. Ha partecipato a spedizioni scientifiche su navi oceanografiche nel Mar Mediterraneo e nel Mar del Nord.

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ministero Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide

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   Istituto di Scienze Polari
   c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)

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