Carniel Sandro

Carniel Sandro Laurea in Scienze Ambientali, Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali (tema oceanografia) presso l’Università di Venezia. Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR (Venezia), è Ricercatore CNR dal 1997. Dal 2019 a inizio 2025 ha ricoperto il ruolo di Direttore della Divisione di Ricerca del centro NATO STO CMRE di La Spezia, dove era stato collocato “fuori ruolo” (ai sensi della legge n. 1114 del 1962).
Già docente a contratto presso Università di Bologna, Ancona e Bocconi Milano, ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale come Docente di Prima Fascia nel Settore Concorsuale 04/A4 Geofisica. Insignito della medaglia Office of Naval Research Command Coin, è stato Deputy President della Ocean Science Division presso EGU (European Geoscience Union) nel periodo 2019-2024. Nel 2022 ha ricevuto il riconoscimento Tridente d’Oro per meriti scientifici e divulgativi e dal 2024 è stato ammesso come International Fellow nel The Explorers Club.
Affronta i temi dei rapporti tra oceani e clima con un approccio multi- e interdisciplinare. Il campo di interesse principale è legato all’oceanografia fisica e alle interazioni che si possono ingenerare tra atmosfera, acqua e sedimenti. La sua attività di ricerca si è rivolta alla comprensione e modellizzazione numerica del ruolo svolto da correnti, vento e onde sul trasporto di calore e sale negli oceani, e alla variabilità ad essi associata in un contesto di un clima in evoluzione, anche a fronte di forzanti antropiche. Il ruolo di straordinaria importanza nelle redistribuzione dell’energia tra masse oceaniche ed atmosferiche, e la determinazione del relativo trasferimento energetico lungo la colonna d’acqua, è stato al centro delle attività di ricerca, innervato da collegamenti con: aspetti biochimici e sedimentologici (trasporto di nutrienti e sedimenti associato); energie rinnovabili in ambiente marino; ordigni inesplosi in mare, e rischi legati a inondazioni ed erosione costiera. Ha promosso e sviluppato una serie di modelli numerici di circolazione 3D accoppiati a modelli meteorologici, a modelli di generazione e propagazione di moto ondoso (di terza generazione), e a moduli di trasporto di sedimenti non coesivi e a moduli biogeochimici.
L’approccio modellistico è stato validato con dati derivanti da satelliti e da osservazioni remote, oltre che da misure acquisite in situ in aree particolarmente vulnerabili in un contesto di riscaldamento globale. All’utilizzo di sonde CTD, ondametri, correntometri, turbidimetri, sono state affiancate tecniche innovative quali Maritime Unmanned Systems (MUS), oceanografia sismica e misure di turbolenza con profilatori a caduta libera. Autore e coautore di oltre 120 lavori su riviste ISI con Impact Factor, 2 brevetti CNR e 5 libri divulgativi, è Membro dell’Editorial Board di Scientific Reports (Nature group), Progress in Oceanography e Ocean Dynamics.

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