Laureata in Scienze biologiche (2006) presso l'Università Sapienza di Roma, ha conseguito il Dottorato in Ecologia e gestione delle Risorse Naturali (2013) presso l’Università Tuscia di Viterbo.
È entrata recentemente come ricercatrice al CNR presso l’Istituto di Scienze Polari (2020) nella sede di Roma (Montelibretti) ed è docente di Telerilevamento e GIS per il Corso di Laurea Magistrale in Ecobiologia all’Università Sapienza di Roma.
Ha iniziato la sua attività scientifica con studi sugli impatti antropici in ambienti marini e costieri e nel 2011 è entrata a tempo pieno ed indeterminato nel team di collaboratori tecnici della ricerca dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale come esperta in ecologia ed applicazioni geospaziali ai monitoraggi ambientali. La sua ricerca spazia dalla sfera terrestre a quella acquatica ed include l’uso di principi e tecniche di telerilevamento e analisi spaziale nei campi dell’ecologia, geografia e scienze ambientali. Sviluppa modelli integrati per la valutazione dei servizi eco sistemici, la stima del capitale naturale ed il monitoraggio delle risorse naturali prendendo in considerazione le interazioni della bio-geosfera a diverse scale e considerando i pattern spaziali ed i processi temporali che caratterizzano il paesaggio. Ha esperienza in progetti di ricerca e di capacity building nazionali ed internazionali, nella realizzazione di pubblicazioni e nella divulgazione in contesti scientifici. Partecipa attivamente al gruppo di lavoro GEOBON Ecosystem Structure e a tavoli tecnici di supporto al programma Europeo Copernicus e Space Economy nazionale.
La sezione Amministrazione trasparente è organizzata secondo quanto indicato dal D.lgs 14 marzo 2013 n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi per pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni (GU Serie Generale n. 80 del 05/04/2013), come modificato dal D.lgs. 25 maggio 2016 n. 97 (GU Serie Generale n. 132 del 08/06/2016).
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per l’Istituto di Scienze Polari è la Dott.ssa Giuliana Panieri, Direttrice CNR-ISP (direttore.isp AT cnr.it)
Provvedimento di nomina (n.16 del 28/01/2025)
Bandi di gara e contratti
- Anno 2024
- Anno 2023
- Anno 2022
- Anno 2021
- Anno 2020
- Anno 2019
Direttori precedenti:
• Mauro Sclavo - direttore f.f. (1° maggio 2024 - 31 gennaio 2025) - Provvedimento di nomina
• Carlo Barbante - 1° direttore ISP (1° maggio 2020 - 30 aprile 2024) - Provvedimento di nomina
• Leonardo Langone - direttore f.f. (1° giugno 2019 - 30 aprile 2020) - Provvedimento di nomina
The third #PolarNightWeek for and with the #SIOS community will be held online, 11-15 January 2021.
Arctic Frontiers Science 2021 will take place on 1-4 February 2021
Arctic Frontiers 2021 goes digital!
Pubblicato sul sito web della rivista internazionale Environment International lo Special Issue Plastics in polar regions.
Guest Editor: Ilaria Corsi, Elisa Bergami, Gabriella Caruso (CNR-ISP), Simone Cappello
A special issue of Minerals (ISSN 2075-163X). This special issue belongs to the section Environmental Mineralogy and Biogeochemistry
This Special Issue welcomes contributions on all compositional (chemical, physical, biological) aspects of polar and subpolar carbonates in the marine domain, recent and past.
Deadline for manuscript submissions: 21 August 2021
Special Issue Editors: Paolo Montagna (CNR-ISP) and Marco Taviani (CNR-ISMAR)
Il Gruppo di lavoro Comunicazione è costituito da 10 componenti nominati dal Direttore e con i seguenti compiti:
Angelo Pietro Viola
( Coordinatore dal 2019 a marzo 2023 )
- Sviluppo e aggiornamento del sito web di istituto.
- Controllo aggiornamenti dei siti web associati alle attività polari nazionali.
- Aggiornamento delle attività di informazione attraverso i social media.
- Organizzazione di seminari.
- Comunicazione interna all’Istituto.
- Raccolta e catalogazione Comunicazioni e Divulgazione ISP.
- Collaborazione con il gruppo di lavoro del sito Outreach del CNR.
- Collaborazione con Ufficio Stampa del CNR.
Contatto: isp.comunicazione AT isp.cnr.it
Il GdL Comunicazione dell'Istituto di Scienze Polari è costituito da :
.
.
.
.
Daniela Beatrici
(Webmaster)
Warren Raymond Lee Cairns
Francesco De Biasio
Angelina Lo Giudice
Mauro Mazzola
Paolo Montagna
Maria Papale
Jasmin Rauseo
Francesca Spataro
Clara Turetta
(Coordinatore)
Giulio Verazzo
------------------------------------------------------------------------------------
L’Istituto può fornire prestazioni a pagamento, nel rispetto del vigente Regolamento per la Generazione, Gestione e Valorizzazione della proprietà intellettuale sui risultati della ricerca CNR, per le prestazioni in conto terzi (Ricerca contrattuale).
I laboratori dell’Istituto di Scienze Polari effettuano analisi chimiche, chimico-fisiche, microbiologiche, su varie matrici ambientali rilasciando il relativo attestato o relazioni tecnico/scientifiche.
Le analisi sono eseguite SOLTANTO DIETRO RICHIESTA inviata per email all’indirizzo del Referente di Laboratorio/Strumentazione e in cc al Direttore di Istituto (direttore.isp AT cnr.it) per la sede principale di Venezia e la sede secondaria di Padova e al Responsabile di Sede (responsabile_bo AT cnr.it; responsabile_me AT cnr.it; responsabile_rm AT cnr.it) per le sedi secondarie di Bologna, Messina e Roma, contenente nominativo, indirizzo e firma del Richiedente. Dovranno essere elencati le analisi da effettuare, il numero di campioni e tutto quanto si intende richiedere.
Per il solo fatto della presentazione della richiesta si intendono conosciute ed accettate dal Richiedente le norme e gli oneri conseguenti.
Successivamente al ricevimento della richiesta il Referente, ottenuto il nulla osta del Direttore/Responsabile di Sede, provvederà ad inviare un preventivo di spesa e ad indicare una data presunta di consegna dei risultati.
I campioni da analizzare dovranno pervenire, franchi di ogni onere, presso la sede del Referente secondo le modalità indicate nel preventivo.
Le tariffe che verranno comunicate si intendono al netto dell'IVA e comprendono l'esecuzione delle analisi e l’invio di una scheda contenente i relativi risultati. Non verrà fatta dal laboratorio coinvolto alcuna interpretazione e/o valutazione dei risultati delle analisi.
Sono state osservate microplastiche negli oceani, nelle acque dolci, nei suoli, nei sedimenti, nelle acque potabili, e anche nelle aree polari. Nel lavoro pubblicato su Environmental Research, i ricercatori dell’Enea, dell’Università La Sapienza e dell’Istituto di Scienze Polari (CNR-ISP) hanno osservato la presenza di microplastiche ingerite da Gammarus setosus (Amphipoda), un crostaceo diffuso nelle Isole Svalbard e in altre aree dell’Artico.
Le microplastiche ingerite dal G. setosus sono state studiate con tecniche specifiche di colorazione e tramite spettroscopia infrarossa (Micro-FTIR). Le particelle di plastica ritrovate all’interno degli organismi analizzati avevano dimensioni comprese tra i 3 e i 370 µm (milionesimi di metro).
27 Luglio 2020
L’inquinamento delle microplastiche è diffuso a livello globale tanto quanto lo è l’utilizzo delle materie plastiche. Le caratteristiche dei polimeri plastici che ne hanno decretato il successo (ad esempio la malleabilità, la durata, la resistenza alla corrosione, la versatilità nell’impiego, ecc.) sono le stesse che ne determinano la pericolosità a livello ambientale. Infatti, l’ubiquità e la persistenza delle materie plastiche rappresentano un pericolo per l’ambiente e per gli organismi. Si parla di plastic debris sin dagli anni ’70, ma il termine microplastiche entra nel lessico comune solo nel 2004, grazie al Professor Richard Thompson. Nel gennaio 2019 L’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (European Chemical Agency, ECHA) ha dato una definizione precisa delle microplastiche e ne ha definito il range dimensionale. Le microplastiche possono essere particelle, ma anche fibre, poiché molti tessuti sintetici, come il nylon o il poliestere, sono dei polimeri plastici.
26 Luglio 2020
Le misure della Amundsen-Nobile Climate Change Tower (CCT) del CNR confermano l'ondata di calore che ha investito le Isole Svalbard e che ha avuto il suo picco nella giornata di sabato 25 luglio.
La temperatura misurata alla CCT ha superato i 18 °C, battendo il precedente record registrato dalla nostra torre pari a 16.9 °C, del 6 luglio 2019.
Curiosamente, questo è stato anche l'anno in cui abbiamo misurato la temperatura più bassa: -31.4 °C (11 marzo 2020).
(Mauro Mazzola CNR-ISP)
I dati in tempo reale dalla CCT
Ricercatore all’Istituto di Scienze Polari (ISP) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) da luglio 2020. In precedenza è stato ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari Venezia e presso l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA). Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali nel 2010 presso all’Università Ca’ Foscari Venezia, con una tesi dal titolo Modelli di distribuzione dell’habitat per la gestione di specie lagunari di interesse alieutico e conservazionistico. Il suo lavoro si è sviluppato nell’ambito di diversi progetti di ricerca internazionali (FP7, Horizon 2020, Interreg) e nazionali (PRIN) e i suoi principali temi di ricerca sono: 1) Analisi della distribuzione spaziale di specie vegetali ed animali in ambienti acquatici costieri; 2) ecologia delle comunità degli ambienti acquatici di transizione; 3) Indicatori di stato ecologico basati sulla fauna ittica; 4) modelli ecologici per l’analisi delle reti trofiche; 5) Impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi acquatici.
Google Scholar https://orcid.org/0000-0002-5431-6751 ResearchGate
Nel 2019, grazie ad un finanziamento dedicato da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca, l’Italia si è dotata per la prima volta di una nave da ricerca con capacità rompighiaccio per poter svolgere attività in aree polari. Alla nave è stato dato il nome Laura Bassi in onore della prima donna al mondo che, nel 18° secolo, ottenne una cattedra accademica all’Università di Bologna.
La nave, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste, è finanziata per svolgere le attività previste dal Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) ma è a supporto di tutta la comunità scientifica grazie a un accordo tra i principali Enti nazionali che studiano le aree polari e ne gestiscono le infrastrutture (OGS, CNR ed ENEA). L’utilizzo della N/R Laura Bassi è anche inserito nel piano strategico del Programma di Ricerca in Artico (PRA).
La nave ha effettuato la sua prima spedizione nel mare di Ross nell’estate australe 2019-20. Attualmente si sta procedendo ad un profondo programma di potenziamento strumentale dell’infrastruttura, anche con il contributo di personale dell’ISP, per trasformarla in una moderna piattaforma scientifica multipurpose per coprire i diversi ambiti della ricerca marina, dall’oceanografia fisica, chimica e biologica alla paleoceanografia, dalla geofisica e geologia marina alla chimica e fisica dell’atmosfera.
Per maggiori informazioni visita il sito OGS
Ministero dell'Universita e Ricerca
Programma Ricerche Artico
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
L'Italia e l’Artico
L’Italia e l’Antartide
CNR-ISP
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Scienze Polari
c/o Campus Scientifico - Università Ca' Foscari Venezia - Via Torino, 155 - 30172 VENEZIA MESTRE (VE)
Salvo diversa indicazione, il contenuto di questo sito è concesso in licenza : Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-NC-SA 4.0)
Privacy policy e Cookie policy - Amministrazione trasparente CNR