Sistema osservativo del cascading di NAdDW in Adriatico Meridionale (Mooring Southern Adriatic, MSA)
MSA
L'Adriatico meridionale è la parte più profonda del Mare Adriatico con una profondità massima di 1200 m. Nella sua parte occidentale, le acque superficiali provenienti dall'Adriatico settentrionale scorrono verso sud lungo la costa italiana, mentre le acque ioniche scorrono verso nord lungo la costa croata. Sotto lo strato superficiale, l’acqua intermedia levantina modificata (MLIW), proveniente dal Mediterraneo orientale, entra nel mare Adriatico sul lato orientale dello Stretto di Otranto, ad una profondità compresa tra 200-600 m.
L'Adriatico meridionale è un sito di formazione di acqua densa, l'Adriatic Deep Water (AdDW). Essa viene generata attraverso una convezione verticale profonda di oceano aperto, causata dalla perdita di calore superficiale a seguito di eventi di vento freddo che si verificano nel tardo inverno. Occasionalmente, contribuiscono all'AdDW anche le acque dense che si formano in piattaforma nel Nord Adriatico (NAdDW), durante l'inverno prodotte anche in questo caso dalla perdita di calore superficiale e dall'evaporazione causate dalle tempeste di Bora. La NAdDW costituisce l'acqua più densa di tutto il Mediterraneo orientale, scorre principalmente lungo la piattaforma occidentale del Mar Adriatico centrale come corrente di fondo seguendo il gradiente topografico e arriva al promontorio del Gargano dopo 2-4 mesi da quando è stata prodotta. Recentemente sono stati osservati tempi di arrivo più brevi (3-4 settimane). Una volta arrivata al ciglio della piattaforma continentale sprofonda verso il centro dell’Adriatico Meridionale lungo la scarpata di fronte al Gargano o attraverso il canyon di Bari, trasportando ossigeno disciolto, nutrienti, particellato, ed inquinanti agli ecosistemi bentonici profondi.
Allo scopo di monitorare l’arrivo stagionale dell’acqua densa proveniente dall’Adriatico settentrionale e la sua variabilità interannuale e su lungo periodo per effetto dei cambiamenti climatici è stato posizionato un sistema osservativo basato su tre catene correntometriche: i moorings BB, EE e FF. Questo sistema è stato attivato e finanziato a partire dal 2004 da diversi progetti scientifici (EU_EuroSTRATAFORM, EU_HERMIONE, PRIN_OBAMA, EU_Perseus, EU_CoCoNet, Ritmare (SP5_WP5_AZ3) e Marine Strategy). Attualmente questi ancoraggi oceanografici fanno parte della rete osservativa italiana di punti fissi (IFON) e sono in parte supportati dall’Ufficio Programmazione e Grant Office del CNR.
I mooring BB ed FF sono inseriti inoltre nelle attività della Joint Research Unit di EMSO Italia, struttura che coordina la partecipazione delle istituzioni di ricerca italiane all’European Research Infrastructure EMSO-ERIC (European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory European-Research Infrastructure Consortium). Infine il mooring BB è parte della rete di Misurazioni in continuo a lungo termine della temperatura e salinità delle acque profonde del Mediterraneo (Programma Hydrochanges della CIESM).
L'ubicazione dei siti è stata scelta sulla base dell'integrazione di osservazioni morfo-batimetriche che definivano le aree in cui il passaggio delle acque dense era più probabile con previsioni basate sulla modellizzazione del deflusso delle acque dense. Il mooring BB è posizionato nel ramo settentrionale del canyon di Bari, il mooring EE è posizionato in un’area in erosione prospiciente il Dauno seamount, a circa 1200m di profondità, e il mooring FF è sulla scarpata continentale antistante il promontorio del Gargano.
I 3 mooring sono stati manutenzionati a cadenza semestrale utilizzando diverse navi da ricerca del CNR (R/V Urania, R/V Minerva Uno e N/O G. Dallaporta) o navi di opportunità nell’ambito delle attività sperimentali dei progetti sopracitati.
I sensori oceanografici sono fissati a diverse altezze nella parte più profonda della colonna d'acqua. L'elenco dei parametri misurati nei tre moorings è riportato nella tabella seguente.
I dati oceanografici sono scaricati in modalità delayed durante la manutenzione degli ormeggi, controllati per QA / QC e memorizzati nel data center interno di CNR ISP. Sul sito sono visibili metadati e i dati sono plottati verso il tempo. I dati sono disponibili previa richiesta.